Sorpresa più bella, a Pasqua, il Napoli non poteva riceverla: gli azzurri soffrono ma battono a domicilio il Monza e agganciano l’Inter, fermata a Bologna dalla prodezza di Orsolini in pieno recupero, riaprendo totalmente la corsa scudetto.
Non è stata una partita semplice, quella di Sabato Santo, a dispetto dei 53 punti che separavano le due squadre in classifica prima del calcio d’inizio: orfani nuovamente di Neres e Buongiorno, nel primo tempo i partenopei hanno faticato ad alzare i ritmi e a trovare giocate di qualità, nonostante l’utilizzo di Gilmour al posto di Anguissa avesse proprio questo scopo.
Evidentemente la tensione e la consapevolezza di non poter sbagliare ha appesantito le gambe degli uomini di Conte, che si sono resi pericolosi solo con un paio di inserimenti del solito McTominay e con un’incornata di Rrahmani da corner.
Oltre alle dichiarazioni della vigilia, francamente inopportune per la tempistica, con cui il tecnico salentino ha messo in discussione la sua permanenza a Napoli la prossima stagione, ha lasciato perplessi anche la scelta di schierare titolare come esterno d’attacco Spinazzola, che ha fatto ovviamente fatica a supportare la manovra offensiva.
L’ingresso, tardivo ma provvidenziale, di Raspadori ha cambiato la partita: l’attaccante della Nazionale ha prima trovato una grande imbucata per Politano, che solo davanti alla porta si è fatto ipnotizzare da Turati, e poi servito l’assist decisivo per McTominay, che sfruttando la dormita di Caldirola e l’uscita a vuoto dell’ex portiere del Frosinone ha siglato di testa il gol vittoria a poco più di un quarto d’ora dal termine.
Il weekend, sofferto ma perfetto per il Napoli e i suoi tifosi, si è concluso con la sconfitta dell’Inter a Bologna, che ha riportato gli azzurri in testa alla classifica, seppur in condominio con la squadra di Inzaghi, a sole 5 giornate dal termine del campionato.
Il rush finale, sempre più emozionante, vivrà un’altra tappa probabilmente decisiva oggi, quando (ore 15) l’Inter, che in settimana ha visto sfumare il sogno triplete subendo una…tripletta dal Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, ospiterà la Roma a caccia di punti Champions, e il Napoli riceverà al “Maradona” (ore 20:45) un Torino senza grosse motivazioni di classifica ma in un ottimo momento di forma.
Conte non recupera né Neres, che dovrebbe rientrare per il finale di campionato, né l’ex di turno Buongiorno; anche se Rafa Marin, al debutto in quel di Monza, non ha demeritato, l’ex allenatore dell’Inter sembra orientato a utilizzare Olivera da centrale, con Spinazzola esterno basso e Raspadori titolare.
Il Napoli ha perso solo 8 volte in casa in Serie A nei 70 precedenti tra le due squadre, ma il risultato più frequente è il pareggio, arrivato ben 32 volte, l’ultima delle quali nella scorsa stagione: l’8 Marzo 2024 fu una spettacolare rovesciata di Sanabria a vanificare il vantaggio azzurro, arrivato pochi minuti prima con Kvaratskhelia.
Il successo più recente dei partenopei risale alla stagione precedente, quella del terzo scudetto: il 1 Ottobre 2022 fu Anguissa, con una doppietta, il protagonista nel 3-1 finale.
I granata non vincono a Fuorigrotta dal 17 Maggio 2009, quando Bianchi e Rosina ribaltarono il risultato dopo il vantaggio napoletano siglato da Pià.
Il ritorno in vetta alla classifica, due mesi dopo il k.o. di Como, rende di nuovo il Napoli padrone del proprio destino, visto che 5 vittorie nelle ultime 5 partite garantirebbero ai ragazzi di Conte quantomeno lo spareggio tricolore.
E’ proprio in questo momento, però, che non bisogna abbassare la guardia, anche perché più il traguardo si avvicina e più la tensione rischia di fare brutti scherzi a una squadra che, probabilmente, sta andando anche oltre i propri limiti.
Serviranno quindi concentrazione e cattiveria agonistica ai massimi livelli, per “matare” anche il Toro e continuare la rincorsa a un sogno, oggi, un po’ più vicino.