Apple mette al bando le applicazioni per il “mining“, cioè per la produzione delle criptovalute, su iPhone, computer Mac e tutti i dispositivi della casa di Cupertino. La società ha stabilito che le uniche applicazioni accettate per produrre bitcoin e altre valute digitali sono quelle che lo fanno fuori dai dispositivi, ad esempio nel cloud.
Le nuove regole non vietano la presenza di app che fungono da ‘portafoglio elettronico’ delle criptovalute, purché offerte da sviluppatori iscritti come organizzazioni. Inoltre le applicazioni che facilitano il sistema con cui le startup raccolgono fondi distribuendo monete virtuali devono provenire da banche o altre istituzioni finanziarie approvate.
Fonte: Ansa