Nella soleggiata mattina di Domenica 30 settembre 2018 si è tenuto il primo Distinguished Gentlman’s Ride nella città di Napoli.
L’evento mondiale, dedicato agli appassionati di moto d’epoca, è caratterizzato dal binomio tra motociclisti e gentiluomini, sia nell’aspetto, regolamentato da un dresscode elegante e a volte stravagante, che nel cuore:
Promossa dal DGR è infatti la raccolta fondi dedicata alla ricerca andrologica e alla cura psicologica contro il suicidio.
In giacca e cravatta, partendo dall’area della concessionaria Triumph di Agnano, circa 2’000 motociclisti hanno attraversato la città, dalla collina di Posillipo al Castel dell’Ovo, passando per Via de Mille, dopo una breve sosta alla fontana del Sebeto.
Nello spazio esterno della concessionaria è stata allestita un’ Area Stand, un Barber Corner ed un mercatino dedicato, dove i partecipanti hanno potuto gustare, durante il light-lunch buffet, un panino gourmet appositamente creato per l’evento dallo Chef Ettore Vivo accompagnati dalle note del gruppo “swinginnapoli”.
Molte realtà napoletane hanno voluto sponsorizzare l’evento e partecipare all’iniziativa per la raccolta fondi dimostrandosi vicini alla causa promossa.
Abbiamo avuto l’occasione di incontrare, prima della partenza, Vincenzo Daniele, il fondatore del club Triumph napoletano e organizzatore di questo evento, al quale abbiamo potuto porgere alcune domande:
1) Vincenzo Daniele, fondatore del Triumph Club Napoli ed organizzatore del DGR Napoli, un evento già realizzato in tante città del mondo ma per la prima volta qui da noi, quali motivazioni ti hanno spinto ad intraprendere questa complessa iniziativa
Le stesse motivazioni che hanno reso il popolo di Napoli famoso in tutto il mondo: passione, amore per la propria terra ed un pizzico di follia.
La città ed i bikers napoletani chiedevano un evento del genere ed ho trovato assurdo che, in 6 anni di vita del DGR, nessuno avesse richiesto l’autorizzazione per trasportare questa iniziativa nella nostra città.
Lo ammetto non è stato facile ma con il cuore e l’impegno si può tutto.
2) I riscontri in termini di partecipazione sono superiori alle aspettative e certamente incoraggianti.
Secondo te una manifestazione del genere, oltre ai risultati attesi in termini di raccolta fondi e di spettacolarità, può comportare ulteriori effetti quali, ad esempio, modificare l’immagine negativa che viene abbinata ai bikers, spesso ritenuti utenti della strada arroganti ed indisciplinati?
L’intento del DGR è proprio questo: comunicare alle persone che i motociclisti possono distinguersi ed allontanare l’immagine negativa a cui spesso sono legati.
L’intera manifestazione prevede la partecipazione dei bikers con vestiti vintage ed eleganti.
Questo è il nostro modo di attirare l’attenzione con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla ricerca per la cura del cancro alla prostata e sulla salute mentale dell’uomo.
3) Napoli è una città da vivere su due ruote tutto l’anno, sono in programma ulteriori iniziative?
Assolutamente si.
Per quanto riguarda il successo della manifestazione: in questo momento Napoli è la seconda città italiana in termini di partecipazione, superata solo da Milano, e terza come donazioni.
C’è bisogno di un punto di attrazione per tanti bikers cha abbiano voglia di fare gruppo, socializzare e scoprire che sulle due ruote, in compagnia, la strada è leggera.
Il Triumph Club Napoli dopo il DGR renderà pubblico un calendario di uscite in moto dedicato alla scoperta del territorio campano, così ricco di luoghi meravigliosi perfetti per il moto-turismo.
4) Alla luce dell’esperienza del DGR, hai un messaggio da trasmettere ai motociclisti partenopei?
Prima di tutto è doveroso ringraziare il cuore e l’affetto di tutte le persone che attivamente hanno preso parte all’evento e che nei giorni precedenti mi hanno dimostrato quanto questa iniziativa fosse sentita e voluta.
Il mio messaggio è quello di andare oltre i club, le marche, i colori e di considerarsi tutti fratelli in strada, sempre pronti a sostenerci l’uno con l’altro.
A volte prevalgono le manie di protagonismo e le fazioni ma la mentalità sta cambiando e il successo di un’evento privo di colore, marca o fazione come il DGR ne è la dimostrazione.
5) Hai un suggerimento da dare a chi istituzionalmente si occupa della gestione del traffico e della viabilità cittadina?
I problemi di una grande città come Napoli sono gli stessi in tutte le città d’Italia: traffico congestionato, manutenzione del manto stradale, poche regole e tanta indisciplina al volante.
Sento di dare un suggerimento ai guidatori piuttosto semplice e veloce: pensate e guardate sempre due volte poiché spesso la nostra vita è nelle vostre mani.
Invece mi sento di ringraziare le istituzioni prima di tutto per la concessione del patrocinio del Comune di Napoli da parte del Sindaco De Magistris, il supporto operativo ed organizzativo dell’Assessorato ai Giovani nella persona dell’assessore avv. Alessandra Clemente e la Polizia Locale del Comune di Napoli.
L’esperienza del primo DGR a Napoli porta quindi a concludere che non si è gentiluomini solo
nell’aspetto o con la donazione, ma tutti i giorni, nel rispetto di quello che si rivela essere il codice del motociclista, come uomo di buon cuore.