Trama: Un romanzo che ha il ritmo e l’andamento di una ballata. Un racconto che parte dall’interno di un penitenziario per ripercorrere la storia di Calvin fra la musica, il rimpianto per gli affetti persi e un possibile riscatto. Avete mai avuto un brano musicale che vi si è fissato nella mente ma non riuscite a ricordare il verso successivo? O una poesia che conoscevate a memoria e ora vi sfugge? Blue Summer è proprio questo: un musicista che insegue il tempo passato come una melodia jazz, le estati azzurre, la giovinezza, le perdite e il potere magico della musica e dell’amore. Fra Tobias Wolff ed Elizabeth Strout, una nuova voce del Maine.
1997, Penitenziario di Bolduc, Maine. Calvin Shaw, un musicista fallito quarantenne, decide di raccontare la propria storia come solo lui la conosce. La sua versione. E nell’unico modo in cui lo sa fare, seguendo le note.
Una storia di ascese e cadute, di salvezza, ma anche di estati, affetti e musica, tanta musica, che si intreccia con il passato e con le sue perdite. Una melodia che diventa il titolo del libro, Blue Summer.
Così dal passato vengono rievocati il fratello, Alvin, l’amata sorella Julia, la piccola città di Baxter nel Maine, quegli anni che lasciavano presagire una vita felice; e poi il fatale Quattro Luglio, con la città in festa, le bandierine rosse, bianche e blu, i ferri di cavallo, i barbecue, le cavalcate sui pony, quel Quattro Luglio in cui il padre di Cal, Jack, uscì per andare a giocare a poker con gli amici e non tornare mai più. E cambiare all’improvviso la storia.
Quanto è possibile tornare indietro? Quanto le circostanze fortuite riescono a deviare il corso delle nostre vite?
In uno stile dolcissimo, denso, accattivante, Jim Nichols ci guida in un viaggio di redenzione, partendo ancora una volta dal suo Maine per arrivare fino in Florida. Un viaggio umano e una storia comune che potrebbe essere la storia di chiunque.
Nutrimenti
Recensione: Calvin è nel penitenziario di Bolduc, nel Maine, perché ha commesso il crimine di aver ucciso il suo patrigno. Ma come? Perchè?
Il suo racconto parte da quando era appena adolescente, la musica, soprattutto quella jazz ha sempre scandito la sua vita. Una vita fatta di diversi intoppi: la morte del padre, il matrimonio di sua madre, donna algida e decisamente poco affettuosa, con un personaggio viscido e crudele, la morte della sorella…
Calvin si conforta con la musica, la sua tromba, le lezioni di musica, affetto e sicurezza del finto zio Gus, gli amici e la determinatissima Becky.
Le vicende seguono il ritmo blues di Blue Summer, un pezzo composto dal protagonista che in uno spartito riassume ciò che ha vissuto negli anni.
Tornare dov’era cresciuto lo fa stare male, ma deve farlo: lo zio è in fin di vita e ci sono cose che non è possibile nascondere come polvere sotto il tappeto, altre, che invece vanno chiarite o essere scoperte. Il suo viaggio verso casa, coincide con un viaggio a ritroso di ciò che ha vissuto.
La narrazione non è lineare, continue anacronie ci portano avanti ed indietro con gli anni, ma il complesso risulta armonico e trascinante.
E’ una storia di perdite, ma anche di riconquiste, prosegue in maniera circolare, tanto che il finale si riallaccia con il prologo.
Blue Summer è un libro doloroso, ma anche confortante, un viaggio nell’animo umano scandito dalla musica. La storia viene vissuta con empatia da parte del lettore, un libro che fa decisamente centro.
Jim Nichols è nato e cresciuto a Freeport, nel Maine. Si è interessato alla scrittura creativa mentre lavorava alla biglietteria di una compagnia aerea. Ha lavorato anche come barista, pilota, tassista, operaio, raccoglitore di arance. I suoi scritti sono apparsi in numerose riviste fra cui Esquire, Narrative, American Fiction. Ha vinto due volte il Maine Award Fiction Prize (2012 e 2021). È stato nominato più volte per il premio Pushcart.