I circuiti sono dei sistemi chiusi creati per distribuire ed utilizzare l’energia elettrica. Sono formati da un generatore, da un conduttore e da un apparecchio utilizzatore. Per fare un esempio, il generatore può essere una pila o una dinamo, il conduttore può essere il filo elettrico e l’apparecchio utilizzatore può essere una lampadina.
Per mantenere costante e stabile la tensione all’interno di un circuito vengono utilizzati degli appositi dispositivi elettronici, ovvero i regolatori di tensione. Come si può intuire dal nome, il loro compito è quello di regolare in modo automatico la tensione per portarla ai valori impostati. La presenza del regolatore è necessaria in tutti i circuiti che richiedono la gestione o la regolazione della tensione.
Come scegliere tipologia e modello di regolatore di tensione
Esistono diverse tipologie di regolatori di tensione: si possono infatti distinguere i regolatori switching buck-boost, le pompe di carica, i regolatori di tensione lineare ed i regolatori di tensione a caduta minima (o LDO). Quando si sceglie la tipologia ed il modello di regolatore bisogna considerare diversi fattori, tra cui la tensione e la corrente di uscita.
Navigando nel sito di RS Components, realtà leader nel campo della fornitura per industrie ed aziende, è possibile trovare la sezione dedicata ai semiconduttori (qui puoi acquistare regolatori di tensione).
In catalogo ci sono più di seimila prodotti che rientrano nella categoria. È sufficiente impostare le caratteristiche ricercate per selezionare gli articoli che le presentano. I regolatori di tensione possono essere selezionati in base alla tipologia, alla funzione, alla corrente in uscita massima, alla precisione, alla polarità, al numero di uscite, alle dimensioni, alle tensioni ed alle temperature minime e massime e così via.
La funzione dei regolatori di tensione
I regolatori di tensione sono in grado di convertire la tensione di ingresso in una tensione di uscita fissa. Questo significa che anche se la tensione di entrata dovesse cambiare, quella di uscita rimarrà costante, grazie proprio al lavoro svolto dal regolatore. Il dispositivo infatti rileva la tensione di entrata e la paragona con il valore di riferimento, regolando di conseguenza il dispositivo di passaggio.
La presenza di un regolatore di tensione garantisce un valore di uscita costante: in questo modo i circuiti ed i vari apparecchi utilizzatori potranno funzionare al massimo e nella massima sicurezza (non c’è infatti il rischio di “bruciare” lo strumento utilizzato). Il regolatore di tensione deve essere sempre presente nei circuiti elettronici che necessitano di una regolazione o di una gestione della tensione.
Possibili applicazioni
Sono quindi elementi indispensabili nell’alimentazione della apparecchiature elettroniche più sensibili, come ad esempio processori, alimentatori, elettrodomestici, mixer audio e così via. I regolatori di tensione hanno un campo di applicazione sconfinato che va dalle apparecchiature professionali agli strumenti domestici di ogni giorno.
Uno degli utilizzi più noti di questo dispositivo elettronico è quello nel settore dei motori. Si tratta infatti di una parte fondamentale dell’impianto elettrico di scooter e motociclette: il suo compito in questo caso è quello di regolare la corrente che arriva dall’alternatore, in modo da fornire alla moto la corrente continua di cui ha bisogno.
Un’altra applicazione tipica dei regolatori di tensione è rappresentata dall’impiego nei circuiti di alimentazione delle schede elettroniche. In questo caso la loro funzione principale è quella di stabilizzare le tensioni continue, portandole a valori più bassi. Attenzione: i regolatori di tensione non possono convertire la tensione da corrente alternata a corrente continua: per fare questo è necessario un convertitore.