Chi ha in mente di redigere un testamento solidale con l’obiettivo di aiutare un ente di beneficenza o qualunque altra organizzazione impegnata nel solidale ha la possibilità di scegliere tra forme testamentarie differenti, ovviamente facendo riferimento alle opzioni che la legge mette a disposizione. Una di queste è rappresentata dal testamento olografo, che è quello che viene scritto direttamente dal testatore a mano. In alternativa si può optare per un testamento pubblico, vale a dire un documento che viene redatto da un notaio. La terza scelta possibile consiste nel testamento segreto: esso viene compilato e poi affidato a un notaio in busta chiusa; il professionista lo dovrà conservare ben sigillato affinché possa essere assicurata la sua segretezza nel corso del tempo.
Medici Senza Frontiere e il testamento solidale
Tra le tante organizzazioni che possono beneficiare di un testamento solidale c’è Medici Senza Frontiere: che si tratti di donare tutto il proprio patrimonio o solo una parte dello stesso, il gesto che viene compiuto è decisamente semplice e al tempo stesso di assoluta semplicità. Per sapere come procedere, per altro, si può andare direttamente sul sito web di MSF per richiedere una guida al testamento. E non è tutto, perché ulteriori informazioni possono essere richieste contattando il numero di telefono 06 888 06 455 oppure scrivendo una mail a laura.coccinigalli@rome-msf.org.
Un gesto di solidarietà
Come si è potuto capire, compiere un gesto di solidarietà con un lascito solidale è un atto alla portata di tutti e che chiunque può effettuare. Un testamento solidale permette di lasciare dei beni specifici o tutto il proprio patrimonio a Medici Senza Frontiere o, più in generale, a qualunque altro ente del terzo settore. Ferma restando la necessità di evitare di ledere le quote ereditarie che sono stabilite dalla legge, il testatore ha l’opportunità di disporre dei propri beni come meglio crede, scegliendo di destinare a un ente di solidarietà o ad altre organizzazioni denaro o altro.
Che cosa si può donare
Cosa donare attraverso un lascito solidale, dunque? Per esempio dei beni mobili: un quadro prezioso, dei gioielli o perfino un veicolo. Oppure una o più polizze assicurative sulla vita, ma la lista è davvero lunga e include anche il TFR, cioè il trattamento di fine rapporto. Si possono citare, poi, i beni immobili, quali i terreni, i box, dei fabbricati o una casa. Per quel che riguarda gli importi in denaro, poi, si può trattare di fondi di investimento, di buoni postali, di libretti postali, di obbligazioni, di azioni, di titoli o di conti correnti.
Un atto non vincolante
In pratica, redigere un testamento solidale vuol dire ricordare uno o più enti, una o più organizzazioni o una o più associazioni nel proprio testamento. È evidente che si tratta di un gesto che non comporta vincoli di alcun genere, e che soprattutto non va a ledere i diritti dei familiari. Gli enti beneficiari, d’altro canto, hanno la possibilità di fruire di tutto ciò che viene donato loro, e quindi del lascito nella sua interezza, in quanto viene sancita l’esenzione dalle tasse di successione.
A chi destinare il lascito
Abbiamo visto che il testamento solidale permette di lasciare una parte o la totalità dei propri beni a un ente non profit, cioè un’organizzazione che si occupa di attività di ricerca, scientifiche, sanitarie, culturali, sociali o umanitarie. Medici Senza Frontiere è una di queste realtà, operativa sin dai primi anni Settanta e oggi presente in circa 70 Paesi in tutto il mondo: il suo compito è quello di garantire cure e prestazioni sanitarie a chi ne è escluso.