Se il tempo delle vacanze per noi comuni mortali è ormai finito, si vede che i dampyr amano viaggiare fuori stagione. Infatti il numero di questa settimana, Cuba Libre, è ambientato, indovinate un po… a Cuba.
Chi l’avrebbe mai detto?
A dire il vero è più un viaggio di lavoro, dato che a quanto pare sull’isola è ri-comparsa una famosa cantante degli anni 50 che non è invecchiata di un giorno. L’attendibile fonte di questa apparentemente incredibile informazione? Youtube… Ora, mentre cerchiamo di capire cosa c’è di sbagliato in questa frase, lancio ufficialmente il consueto:
ALLARME SPOILER
Torniamo per un attimo all’incipit del volume, quando un coraggioso gruppo di conquistadores spagnoli sta, con sprezzo del pericolo oltre che di decenza, massacrando uomini donne e bambini in un classico villaggio di capanne della Cuba del XVI secolo. Un topos classico della letteratura più o meno disegnata, insomma. Ma dato che questa è in teoria una storia dell’orrore, i conquistadores devono finire puniti (strano come la frase si possa applicare altrettanto bene ad una favola). A questo pensa Huracan (sic…), potentissima divinità india evocata per l’occasione, che è chiaramente un maestro caraibico (nel senso di un Maestro vampiro che vive ai Caraibi, non di un laureato in limbo).
Siccome il Maestro è piuttosto pigro, dice ai suoi protetti che sì vabbé questi soldati qui li ammazza, ma comunque gli altri invasori finiranno per vincere, prendersi l’isola e uccidere tutti i suoi abitanti. Evitare l’inizio del colonialismo sudamericano è evidentemente troppo sbatti per Huracan, che vorrebbe soltanto starsene in pace nella sua facienda al centro dell’isola. Oh ma che volete? Ognuno ha i fatti suoi a cui pensare.

Previsione quanto mai accurata, ad ogni modo. Che il maestro di limbo leggesse nel futuro?
Torniamo ora alle vicende post-titoli di testa. Indagando sulla ricomparsa di questa ex-cantante cubana, ora youtubers/immortale, Harlan si ritrova in una Cuba notturna, piena di vampiri e giornalisti di riviste musicali stranamente accondiscendenti. Forse perché farsi macellare da un non-morto va vagamente oltre l’etica di un giornalista di settore; non lo so, non ne ho mai incontrato uno…
Pare comunque si tratti di un affare di santerìa, ma siccome a quanto pare non si può chiedere consiglio a Baron Samedi (religione sbagliata, isola sbagliata), entra in gioco la politica: a quanto pare un antico e mistico potere fa patti con tutte le istituzioni dell’isola, dagli indios alla dittatura di Batista, passando per il governatorato spagnolo, fino al…governo rivoluzionario Castrista!!

Ahhh Fidel, ma che combini? Stringi patti con mostruose e oscure divinità pre-colombiane assetate di sangue? Pensavo che il tuo governo fosse diverso da tutti gli altri… Menzion d’onore alla comparsata di un certo Comandante… che però non ricorda nulla del suo incontro con una nuvola assassina gigante/serpente volante/sedicente divinità… Ma in effetti sono cose che in una vita intensa possono passare di mente.
Alla fine tocca andare a stanare sto faciendero immortale nella sua casetta coloniale nel mezzo della foresta. Il quale li accoglie in vestito bianco e panama in testa. Mazzzate di fine episodio. Fuitina di fine episodio. La questione non è finita.
Fine episodio.
Sigla