INTRODUZIONE
Uscito lo scorso anno su Nintendo Switch e, solo in Giappone, sei mesi prima su PlayStation 4, il gioco Disgaea 6: Defiance of Destiny è stato considerato un mezzo passo falso per la nota serie di strategici targati Nippon Ichi Software. Pur essendo un ottimo gioco, il gioco cercava di attrarre un pubblico più ampio introducendo una serie di semplificazioni eccessive agli occhi degli appassionati che hanno seguito il franchise sin dai suoi esordi su PlayStation 2, e il comparto tecnico appena sufficiente non ha certo aiutato.
E poco più di un anno dopo anche per Disgaea 6 arriva una versione Complete, cioè una riedizione che include tutti i DLC (….ma con nuovi contenuti a pagamento n.d.r.) e qualche miglioria estetica per le versioni PlayStation 5 e PC.
STORIA
Prima considerazione: la trama non è mai stata il punto forte del franchise; sono deliranti e spesso si arriva alla fine de gioco senza aver capito bene che cos’è successo e perché. Non bisogna aspettarsi chissà quale picchi di scrittura e i dialoghi sono quasi esclusivamente gag dal sapore marcatamente nipponico. Il protagonista di questo capitolo, Zed, è uno zombi che dà la caccia al Dio della Distruzione, alcuni personaggi, sono davvero esilaranti, ma il gioco manca di quella dissacrante genialità che caratterizzava i precedenti episodi. Zed è un po’ troppo stereotipato , se si conosce l’inglese qualche risata è assicurata, dato che il gioco non è stato localizzato in italiano.
IL GIOCO
Disgaea 6 è stato pensato come un punto d’inizio per nuovi giocatori, e non è un caso che lo sviluppatore giapponese Nippon Ichi Software sia passato al 3D, abbandonando gli sprites bidimensionali che si muovevano su mappe isometriche. La scelta, che gli affezionati non vedranno di buon occhio, è però più convincente del previsto. Ai fan mancherà la pixel art, ma i nuovi modelli tridimensionali, grazie all’ottimo cel shading ed alle animazioni, danno il meglio di se quando si effettuano incantesimi e attacchi speciali.
Il resto, purtroppo, è deludente: Disgaea 6 consente di scegliere tra tre diverse impostazioni grafiche (Graphics, Balanced e Performance). Su PlayStation 5 le tre modalità sono superflue, dato che, più o meno restituiscono la stessa immagine.
Comunque spiegare una saga come quella di Disgaea è un’impresa titanica, soprattutto per le dinamiche di gioco che sono numerosissime e dipendono le une dalle altre. È sempre stato questo il punto di forza della serie Nippon Ichi, che può essere giocata e goduta senza approfondirla troppo; ma chi adora la gestione di oggetti e statistiche potrebbe trascorrere centinaia di ore su un titolo la cui campagna principale necessita di una trentina di ore per essere completata.
GAMEPLAY
Disgaea è un GDR strategico dedicato ai giocatori che hanno molto tempo da investire nella personalizzazione delle proprie unità e che vogliono pianificare una serie di lunghe e organizzate battaglie.
Altra semplificazione: nei titoli precedenti per infliggere moltissimi danni era necessario impegnarsi per molto tempo. Disgaea 6 , invece, accelera enormemente questo processo e nel giro di poche ore e senza molto sforzo si faranno moltissimi danni gli avversari. Questa soluzione semplifica in modo eccessivo la complessità dei titoli precedenti anche se Nippon Ichi ha voluto insistere su questo aspetto per distinguere Disgaea 6 da qualunque titolo simile sul mercato. Questo non significa che il gioco dia meno soddisfazioni: Nippon Ichi ha per questo aumentato il livello massimo raggiungibile a 99.999.999.
Oltre ai punti esperienza, che servono a crescere di livello, ogni unità guadagna anche Mana, una risorsa necessaria a potenziare incantesimi, tecniche speciali e imparare abilità passive. Questo paramento serve anche a convocare la Dark Assembly, un minigioco in cui si scommette sul consenso dei senatori del Netherworld in merito alle nostre richieste. Questa funzione torna con una miriade di opzioni.
Il Juice Bar è invece una funzionalità che permette di distribuire a piacimento i punti esperienza e il Mana guadagnati in eccesso dai personaggi che già hanno raggiunto il level cap. Questa funzionalità però richiede una quantità esorbitante di fondi
Infine c’è la Demonic Intelligence che automatizza alcuni comportamenti in battaglia. Alla fine si potranno completamente le battaglie organizzando completamente personaggi. È un’operazione complicata che richiede tempo e pazienza, ma che potrebbe diventare una preziosa risorsa per alcuni tipi di giocatori.
Lo scontro vero e proprio alterna i turni del giocatore e quello dei nemici. Il giocatore può spostare i suoi personaggi, farli attaccare o compiere altre azioni, senza seguire un ordine preciso come succede in molti altri strategici.
Oltre a essere straordinariamente versatile, il sistema di combattimento di Disgaea 6 include una varietà incredibile di meccaniche e funzionalità. Ci sono gli attacchi multipli e quelli combinati; i personaggi si possono sollevare a vicenda per lanciarsi da un punto all’altro della mappa e guadagnare terreno, oppure formare torri umane per raggiungere posizioni sopraelevate altrimenti inaccessibili. Torna anche il Geo Panel: in pratica una parte della mappa cerrà influenzata da manufatti chiamati Geo Symbol che conferiscono alle unità sopra di essa vantaggi o svantaggi. Il giocatore può manipolare il Geo Panel, intervenendo sui Geo Symbol, per appropriarsi di quei vantaggi o indebolire i nemici nei modi più fantasiosi e creativi. Seppur semplificato rispetto al passato, il sistema di combattimento di Disgaea 6 non ha nulla da invidiare ai precedenti episodi.
CONCLUDENDO
Tra la campagna principale, le missioni DLC incluse gratuitamente nella versione Complete e mappe procedurali , Disgaea 6 è un titolo che non deluderà gli appassionati degli strategici a turni. E’ un ottimo strategico a turni per i nuovi giocatori mentre i veterani potrebbero trovare eccessivamente semplificati alcuni aspetti della serie. Al netto di un comparto tecnico ereditato da una versione Switch che già non brillava per la grafica , Disgaea 6 Complete appassionerà ed intratterrà molti giocatori.