Di cosa si tratta?
L’ action-sandbox targato Square-Enix è arrivato da pochi giorni in Occidente dopo essere sbarcato lo scorso dicembre in Giappone. Le premesse per sperare in un eccellente capitolo dello spin-off targato da Square Enix e “caratterizzato” dalla grand mangaka Akira Toriyama, il papà di Dragonball, c’erano tutte. Fortunatamente sotto ogni punto di vista, il titolo migliora quanto di buono è stato fatto dal predecessore, limandone anche alcuni difetti.
Dove eravamo rimasti?
Dragon Quest Builders 2 si pone cronologicamente dopo lo storico Dragon Quest II , così come il primo Dragon Quest Builders era il sequel del primo capitolo della saga. Fortunatamente non serve aver giocato ai primi due Dragon Quest per godersi la trama di Dragon Quest Builders 2; anche se ci sono numerosi riferimenti agli eventi accaduti precedentemente. la trama si concentra sul costruttore, personalizzabile tramite un editor. Editor che, ahimè, non è stato ampliato, il che è un peccato, considerando che la serie, come detto, gode da sempre del design del maestro Akira Toriyama. Anche la storia è poco più che un pretesto, si tratta di un intreccio godibile, ma messo in secondo piano dal gameplay. Ottimi i dialoghi che vantano la classica verve comica della serie.
Gameplay
La struttura di gioco è molto simile a quella del primo capitolo. Dopo una breve tutorial, saremo catapultati nella prima isola, dove conosceremo il nutrito cast di personaggi che ci proporranno diverse quest da completare. Quest che richiederanno, quasi sempre, la raccolta di certi materiali e/o la costruzione di una qualche tipologia di edificio, cosa che già accadeva nel primo capitolo. Questo potrebbe far storcere il naso a chi già conosce le meccaniche del genere, ma evidentemente Dragon Quest Builders 2 cerca di proporre un compromesso, tendendo una mano che potrebbe essere spaventato dall’eccessiva libertà del gioco, inoltre verranno in nostro soccorso alcuni NPC che ci daranno una mano nelle nostre attività. Una volta che avremo terminato le quest principali, potremo decidere se rimanere sull’isola a completare quelle secondarie o spostarci verso la successiva, dove troveremo ad attenderci nuove quest. Una gradita novità sono le isole, ognuna di esse è unica: la prima isola, per esempio, si concentra sull’agricoltura, la seconda sulle attività minerarie e così via. Ogni isola gode di oggetti esclusivi, che non potranno essere trovati altrove. A differenza del primo episodio, è possibile spostarsi a piacimento tra le isole anche dopo aver completato le varie missioni, sfortunatamente non potremo trasportare con noi i materiali dell’isola precedente visitata.
Tante interessanti novità e miglioramenti
Fortunatamente, una volta che dovremo affrontare un nuovo livello, avremo l’impressione di affrontare un vero e proprio nuovo capitolo della storia. In ogni isola ci saranno molteplici attività opzionali, come le quest secondarie, i mini-boss e i tesori nascosti, questo l’esplorazione più utile rispetto al primo capitolo, dove non si poteva tornare sui propri passi. In Dragon Quest Builders 2 esiste anche un’isola in cui potremo costruire liberamente; quest’isola, non disponibile all’inizio, ci permetterà di dare libero sfogo alla nostra fantasia e di utilizzare oggetti provenienti dalle altre isole. Cosa che potremo fare anche con i nostri amici, aggiunta anche la possibilità di poter poter sviluppare le proprie costruzioni in verticale., features aggiunte grazie alle richieste dei fan.
Questi nuovi elementi oltre le numerose modifiche rendono Dragon Quest Builders 2 estremamente più piacevole da giocare rispetto al primo capitolo. L’ inventario non sarà più limitato come nel primo episodio, e non saremo costretti a numerosi viaggi tra le isole grazie ad un sistema di viaggio rapido estremamente più semplice e funzionale: basta accedere alla mappa per spostarci verso i checkpoint già raggiunti. Anche il combattimento è stato migliorato: il nostro avatar non subirà più danno al semplice contatto con i nemici. Gli attacchi sono più veloci da eseguire e, graditissima novità, potremo craftare nuove armi ed armature.
Multiplayer
Nella modalità multigiocatore è possibile ospitare partite online o accedere a quelle già disponibili, anche se solo l’host manterrà tutti i progressi e il materiale raccolto, al momento, non è disponibile il multiplayer locale e il cross play (è possibile scambiare con i possessore di Nintendo Switch solo le foto scattate).
Concludendo
Dragon Quest Builders 2 ha molto da offrire rispetto ad un semplice sandbox. L’ avventura principale, i personaggi comprimari e i combattimenti sono il fulcro del gioco, le meccaniche sandbox sono il collante di tutti gli altri elementi. Il titolo rappresenta un nuovo termine di paragone per questo genere di giochi , le meccaniche del primo capitolo sono migliorate notevolmente, le novità tante ed interessanti. Un gioco da provare assolutamente.
PRO
+ Giocabilità ampliata e migliorata
+ Tante novità interessanti
+ Un nuovo metro di paragone per il genere
CONTRO
– La trama è solo un pretesto
– Potrebbe non piacere ai puristi del genere Sandbox
– Il multiplayer è un pò “deboluccio”.