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© 2022 Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri
NerdangoloVideogiochi

Elden Ring [PLAYSTATION 4/5 – RECENSIONE]

Danilo Battista
Danilo Battista 3 anni fa
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10 Min Lettura
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ANTEFATTO 

Elden Ring è un videogioco action RPG sviluppato dalla software house giapponese FromSoftware e pubblicato da Bandai Namco. Il videogioco, diretto da Hidetaka Miyazaki, è stato realizzato in collaborazione con George R. R. Martin, autore  di fantasy noto soprattutto per il ciclo di romanzi Cronache del ghiaccio e del fuoco, il quale ha contribuito alla realizzazione della storia e la lore del gioco.

Miyazaki, appassionato dei lavori di Martin, lo contattò offrendogli di lavorare insieme ad un progetto, dandogli piena libertà creativa nella scrittura del background del gioco. Miyazaki ha usato il contributo di Martin per  la base della narrativa, paragonando l’autore americano a un dungeon master di un gioco di ruolo da tavolo.

Annunciato durante l’E3 2019,   lo sviluppo di Elden Ring è cominciato all’inizio del 2017, in seguito al lancio di The Ringed City, espansione di Dark Souls III e in concomitanza con lo sviluppo di Sekiro. Miyazaki ha definito Elden Ring come l’ evoluzione naturale della serie Souls, con la presenza di un mondo aperto e di nuove meccaniche di gioco come il combattimento a cavallo.

E’ un souls like,  un termine che sta ad indicare giochi estranei alla saga dei Souls di  FromSoftware, ma pesantemente influenzati da quest’ultima  presentando un gameplay punitivo. Questa tipologia di giochi include titoli come Sekiro,  Lords of the Fallen, Salt and Sanctuary, Nioh, The Surge, Code Vein e Bloodborne.

TRAMA

Elden Ring è ambientato nel mondo immaginario dell’Interregno; le vicende del gioco iniziano poco dopo la distruzione dell’Anello ancestrale , i cui frammenti, denominati rune maggiori, sono ormai sparsi per tutto il territorio. Il regno è stato benedetto in passato dall’Anello ancestrale e dall’Albero Madre , un gigantesco albero di luce che simboleggia la presenza dell’Anello stesso; le terre sono rette dai figli semidivini della Regina Marika l’Eterna, ciascuno dei quali possiede un frammento dell’Anello che ne ha esaltato i poteri, ma anche corrotto l’anima. Il personaggio giocabile è un Senzaluce, ovvero un abitante delle Terre esiliato poiché aveva perso la benevolenza dell’Anello. Tornato dopo la dispersione dei frammenti, dovrà viaggiare attraverso il Regno e provare a raccogliere i frammenti dell’Anello e ripristinarlo, per divenire il Lord ancestrale.

UN OPEN WORLD PER TUTTI (O QUASI…)

Una delle novità di Elden Ring è la struttura “aperta”. I termini di paragone quando si parla di open world fino ad oggi sono stati Skyrim e The Legend of Zelda: Breath of The Wild. Skyrim è un titolo che propone  una mappa di gioco davvero immensa, ma poco densa. Breath of The Wild, invece, ha rivoluzionato il genere rendendo l’esplorazione del protagonista un gioco  a parte e ogni  enigma da risolvere può essere affrontato  nella libertà più assoluta, questo però in una mappa relativamente limitata. Il nuovo gioco diretto da Hidetaka Miyazaki, invece,  riesce a essere la via di mezzo tra i due giochi  proponendo una mappa immensa, ma  densa e ricca di  sfide e prove da affrontare.

Elden Ring è la summa di tutte le meccaniche souls che gli appassionati hanno  imparato a conoscere nel corso degli anni. Chi ha già giocato a qualsiasi titolo della saga souls, si sentirà immediatamente a suo agio dato che  il gameplay è molto simile: tornano backstab, parry, statistiche, barra della vita, della stamina e del mana, oltre al combat system Il gioco introduce diverse novità interessanti come il salto e la possibilità di usare un cavallo.

Queste due novità cambiano, e non di poco, il gameplay del gioco. Il salto introduce una verticalità che in un souls non si era mai vista: saltare per salire su un precipizio può concedere  una postazione di vantaggio; questo nuovo approccio aggiunge libertà al giocatore che affronta il gioco.

Usare il cavallo rende sicuramente più veloce e meno frustrante il passaggio da un luogo all’altro dell’Interregno e, allo stesso tempo, può essere sfruttato in combattimento. In Elden Ring potremo combattere in groppa al nostro destriero ( che si chiama Torrente n.d.r.)  nelle zone aperte. Il combattimento a cavallo, però,  non sembra particolarmente  riuscito perchè, se è vero che un lato permette una gestione più sicura e tattica dello scontro grazie alla velocità di Torrente,  dall’altro la varietà degli attacchi è veramente scarsa, rendendo questo  tipo di combattimenti monotoni e noiosi.

I DUNGEON

Una volta scesi da cavallo in  Elden Ring si potranno affrontare  due diverse tipologie di dungeon: quelli classici composti da caverne con boss finale e i Legacy Dungeon.

I dungeon  classici sono sparsi in vari punti della mappa e ricordano i Chalice Dungeon di Bloodborne. Non mancano di una certa ripetitività, sono però  molto importanti  in quanto assicurano al giocatore tesori e rune da spendere per aumentare di livello o acquistare nuovi oggetti.

I Legacy sono dungeon molto vasti; dei veri e propri microcosmi,  che stupiscono per varietà e segreti. Un Legacy Dungeon è paragonabile ad un’intera area di gioco di un capitolo di Dark Souls, con la differenza però che in Elden Ring il Legacy è contenuto all’interno dell’area di gioco. I boss finali dei Legacy Dungeon sono davvero riusciti:  alcuni di questi sono da considerare tra migliori boss dell’intero catalogo FromSoftware.

LA “LORE”

Si tratta del  contesto, del background narrativo e ambientale che si celano dietro le avventure del protagonista. La lore ,  scritta da George R. R. Martin si ispira alla mitologia celtica per quel che riguarda l’importanza del rapporto con la natura, a quella finlandese per la complessità degli intrighi e delle azioni dei vari personaggi e a quella norrena per il tipo di creature e crudezza. Nelle fasi più avanzate del gioco è possibile seguire e completare alcune quest che sembrano uscite direttamente dal mondo de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”. Le motivazioni che guidano gli NPC sono più che plausibili  e le quest sono quasi sempre di alto livello.

TECNICAMENTE PARLANDO

 In modalità performance su Ps5  i 60 FPS  sono quasi  sempre stabili con una risoluzione che oscilla tra i  2160p  e i 1620p. In modalità qualità, con una risoluzione 4K, il framerate oscilla tra i 40 e i 45 FPS. Su PS4 il gioco gira con una risoluzione di 1080p con un framerate di 30FPS (35 su PS4 Pro).

A livello grafico su  PlayStation 5 il titolo può vantare una densità della vegetazione di qualità  superiore, con  tanti effetti visivi che su console old gen non potrebbero essere presenti per via di molte limitazioni tecniche. Nella versione Ps4 va segnalato il pop-up di alcune texture. Va comunque segnalato  che Elden Ring è un gioco cross-generation: la qualità dei modelli poligonali non è paragonabile a quella di titoli pensati esclusivamente per la next-gen. Infine su  Ps5 i tempi di caricamento sono praticamente inesistenti, mentre su Ps4 sono abbastanza lunghi e fastidiosi.

Per quanto riguarda il comparto sonoro non è un caso che lo stesso Miyazaki ha affermato di essersi ispirato alle atmosfere di Shadow of the Colossus ; il richiamo al capolavoro di Fumito Ueda è calzante e coerente. Proprio come l’opera di Ueda, anche la colonna sonora di Elden Ring ama concedersi una musica  epica  esclusivamente durante le boss fight, nel resto del gioco la musica sarà un sottofondo costante fatto di piccoli suoni interrotti dal rumore delle spade e degli zoccoli di Torrente.

Nota finale per il comparto multiplayer la cui struttura è pressoché identica a quella di Dark Souls III. Comparto da rivedere, dato che non offre nessuna novità e non è particolarmente stabile, sopratutto in Pvp.

CONCLUDENDO

Elden Ring è il miglior gioco open world attualmente disponibile sul mercato: rappresenta  la perfetta via di mezzo tra l’immensità della mappa di gioco di Skyrim e la giocabilità della Hyrule di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Come souls-like Elden Ring è la summa di tutte le opere scritte e dirette da Hidetaka Miyazaki e saprà conquistare i fan dell’autore giapponese. La lore è  una delle migliori dei giochi FromSoftware, con alcune tra le migliori quest  viste in un  action RPG. Tecnicamente è limitato dal fatto che si vede che è un gioco cross-gen, ma rimane un  titolo da avere assolutamente.

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Pubblicato da Danilo Battista
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Appassionato sin da piccolo della cultura giapponese, è stato rapito tanti anni fa da Goldrake e portato su Vega. Tornato sulla Terra la sua viscerale passione per l'universo nipponico l'ha portato nel corso degli anni a conoscere ed amare ogni sfumatura della cultura del Sol Levante. Su Senzalinea ha cominciato a scrivere di tecnologia e di cosplay. Da diverso tempo gestisce la sezione "Nerdangolo" ma ha promesso che un giorno, neanche tanto lontano, tornerà su Vega...
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