Trama: Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene.
Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.
Anzi: benissimo.
Garzanti Editore
Recensione: E’ il romanzo che ha svettato per mesi, in cima a tutte le classifiche, non c’era bookstagrammer che non ne parlasse. Un libro che ha sbaragliato qualsiasi nuova uscita da maggio 2017 fino a Natale, sette ristampe in otto mesi e solo a giugno se ne contano tre.
Di solito non mi approccio mai alle nuove uscite che suscitano tanto clamore per paura di venirne influenzata e magari restarne delusa, quindi ho atteso che si calmassero un po’ le acque.
E’ un libro sulla solitudine di una donna, una solitudine voluta e ben amministrata perché è una scelta, ma anche dettata da avvenimenti passati. Eleanor vive nella sua bolla ed è un personaggio unico nel suo genere, una Forrest Gump con (quasi) tutte le rotelle funzionanti: una donna senza filtri che dice quello che pensa anche se questo la fa apparire un po’ bizzarra agli occhi degli altri, ma lei non se ne accorge. E’ pura ed originale che vive in maniera eccessivamente regolare tagliando dalla sua esistenza il superfluo che con calma e per alcuni accadimenti comincerà ad apprezzare. Vive un amore immaginario dal quale avrà una delusione, si farà degli amici che l’aiuteranno ad approdare nel mondo reale ed affrontare un passato in parte sopito, ma che ogni mercoledì torna a galla. Viene spesso schermita dai colleghi di lavoro perché è diversa e le differenze spesso incutono timore, ma lei è menefreghista ed il giudizio altrui le scivola addosso. Ha un’ironia innata data dalla sua spontaneità spesso imbarazzante.
Stento a credere che questo sia il libro di esordio di Gail Honeyman perché ha un ritmo ed uno stile che raramente si ritrovano negli scrittori primipari. E’ divertente, fa commuovere e strutturato benissimo e riesce sempre a tenere alta l’attenzione del lettore non solo per le vicende ma anche per come sia ben studiato il personaggio principale. Finalmente una storia originale, niente di già letto, un caso editoriale che si merita tutto il successo ricevuto.
Gail Honeyman ha scritto un capolavoro. Un libro che secondo la stampa internazionale più autorevole rimarrà negli annali della letteratura. Un romanzo che per i librai è unico e raro come solo le grandi opere possono essere. In corso di pubblicazione in 35 paesi, è il romanzo d’esordio più venduto di sempre in Inghilterra, dove è da più di un anno in vetta alle classifiche. Ha vinto il Costa First Novel Award e presto diventerà un film. Una protagonista in cui tutti possono riconoscersi. Una storia di resilienza, di forza, di dolore, di speranza. Un grande romanzo con una grande anima.
Gail Honeyman è nata e cresciuta in Scozia, ora vive a Glasgow, e fin dai tempi della scuola la scrittura per lei è stata non solo un’attitudine ma un sogno. Un sogno che ha custodito e coltivato per anni. Un sogno che è diventato un progetto a cui ha dedicato tutto il suo tempo: dalle pause pranzo alle notti di ispirazione. Quel progetto è Eleanor Oliphant sta benissimo, che oggi è un caso editoriale eccezionale, un bestseller venduto in 35 paesi.