Marie Kondo è una graziosa maestra giapponese divenuta famosissima per il metodo KonMari. Nel suo libro Il magico potere del riordino spiega come evitare di diventare accumulatori seriali buttando tutto quello che non provoca “una scintilla di gioia”. Da libro si è passati alle serie di otto puntate su Netflix e fin qui niente di speciale, ma l’orrore e lo sgomento mi è partito quando ho letto che la cara signorina si riferiva anche ai libri.
La giapponesina dichiara di possederne solo trenta in casa sua, il resto è solo carta da buttare e se si è affezionati ad un romanzo, propone un modo per non rinunciarvi del tutto: strappare la pagina più significativa e deporla in un raccoglitore. La mia rabbia sale sempre di più. Deturpare un libro, io? Giammai. Il resto dei libri va dritto dritto nel pattume. Ok, sono definitivamente furiosa.
Naturalmente la mia è stata una reazione provata da tutti i bibliofili e ringrazio la scrittrice Anakana Schofield di aver risposto per le rime alla Kondo, suggerendo di non darle ascolto e di continuare a riempire la casa di libri fino a farla scoppiare. Tra le altre cose, la BBC propose una lista con i cento libri che andrebbero letti almeno una volta nella vita, molti dei quali sono capolavori indiscussi della letteratura e noi dovremmo cestinarli o tagliuzzarli perché i trenta canonici non sono neanche un terzo dei cento? La signorina dagli occhi a mandorla folleggia.
Personalmente avrei una domanda da porre a Marie, vorrei sapere se quei trenta titoli selezionati potranno essere sostituiti nel tempo da altri. No, perché a volte i gusti cambiano, le uscite editoriali propongono sempre cose nuove e la curiosità c’è. Immagino già la sua risposta sottolineata dalla sua grazia: “Basta che ti diano gioia e che non siano più di trenta”. Ma noi lettori ossessivi compulsivi proviamo gioia ad averne sempre di più, cosa ne può capire lei della scintilla nei nostri occhi quando guardiamo una libreria ben fornita, del piacere tattile a toccare una copertina. Però un’idea ce l’ho, si potrebbe cominciare buttando via solo un libro, giusto per capire cosa si prova, il suo!
Che sia una trovata di marketing (poco) geniale da parte dei produttori Kindle o Kobo? Un messaggio (sempre poco) subliminale che ripete come un mantra “butta la carta e compra in digitale, butta la carta e compra in digitale, butta la carta e compra in digitale” ?
Sia quel che sia i libri non si toccano.