Fate/Samurai Remnant: un intrigante musou in salsa anime
La lunga storia della serie Fate, che inizia con la visual novel del 2004 “Fate/Stay Night,” ha accumulato nel corso degli anni un vasto seguito di appassionati. Questo universo ha incantato i fan attraverso videogiochi, manga, anime, film e serie TV. Tuttavia, con l’ultima aggiunta, Fate/Samurai Remnant, sembra che si stia cercando di espandere l’audience di questa saga piuttosto che soddisfare solo i seguaci più devoti.
Sviluppato da Koei Tecmo, in particolare dalla famosa divisione Omega Force nota per la serie Dynasty Warriors (e la sua influenza è chiaramente visibile), il gioco offre numerosi riferimenti all’universo di Fate, incluso il famigerato personaggio Saber, che si unisce al protagonista nelle sue avventure. Tuttavia, Fate/Samurai Remnant si discosta notevolmente dalla vasta narrazione precedente. Questo aspetto è un vantaggio per chi sta esplorando il mondo di Fate per la prima volta, poiché nulla viene dato per scontato.
Dopo un’esperienza di gioco coinvolgente nel genere hack and slash, i giocatori hanno la possibilità di esplorare ulteriormente le storie e le mitologie presentate in modo più profondo.
L’ambientazione storica Fate/Samurai Remnant ci trasporta nel Giappone del quarto anno dell’era Keian (1651), durante la Rivolta Keian. Questo periodo di pace segue il tumultuoso e sanguinoso periodo Sengoku e vede la città di Edo (l’antica Tokyo) finalmente in pace. Tuttavia, sullo sfondo di questa tranquillità si sviluppa la Guerra del Santo Graal, un conflitto segreto che attraversa tutti i capitoli dell’universo di Fate. Questa guerra coinvolge i “master,” individui che combattono per realizzare un desiderio, e i “servitori,” spiriti eroici evocati dai master.
Quello che rende Fate/Samurai Remnant unico è la possibilità di interagire con figure storiche reali, tra cui il leggendario ronin Miyamoto Musashi (noto per la sua tecnica di combattimento a due spade) e Takao Dayu, una famosa cortigiana del teatro Kabuki. Il protagonista, Miyamoto Iori, è anch’esso basato su un personaggio storico ed è il figlio adottivo di Miyamoto Musashi. Nel gioco, si ritrova coinvolto nel Rituale della Luna Crescente, un torneo in cui sette master e sette servant combattono per ottenere l’adempimento di un desiderio.
Dopo l’incontro con Saber, il vostro servant, inizierete a esplorare Edo, affrontare nemici e scoprire ulteriori dettagli sul Rituale. Ogni partecipante al torneo ha il proprio servant, tra cui arcieri, lancieri, cavalieri a cavallo, maghi, berserker, assassini e spadaccini, come la vostra Saber. Potrete anche reclutare dei “rogue servant” durante l’esplorazione, che diventeranno vostri alleati in battaglia.
Questi momenti di combattimento sono intervallati da sezioni di visual novel, con dialoghi in giapponese e sottotitoli in inglese, dove potrete approfondire il funzionamento del torneo, dei poteri e dell’universo narrativo, oltre a sviluppare le relazioni con i personaggi, in particolare con Saber, la vostra principale alleata.
Dettagli visivi e narrativa coinvolgente Fate/Samurai Remnant offre una combinazione perfetta tra elementi anime e videogioco. Non dovreste saltare l’animazione introduttiva con una canzone originale che accompagna l’avvio del gioco, in quanto crea un’atmosfera simile all’inizio di un episodio di un anime in cui controllate il personaggio principale.
Esplorazione e combattimento Nel gioco Fate/Samurai Remnant, vi troverete principalmente a compiere due attività al di fuori delle sezioni di visual novel: l’esplorazione e il combattimento. L’esplorazione dei quartieri di Edo non è particolarmente ispirata e risulta piuttosto monotona, con strade che sembrano più dei percorsi lineari per collegare le arene di combattimento.
Tuttavia, durante l’esplorazione, potrete interagire con molti gatti e cani diversi, il che potrebbe essere apprezzato dagli amanti degli animali giapponesi. Saber vi terrà compagnia e potrete dialogare con lei per recuperare la salute in modo economico, oltre all’uso di medicine acquistabili da specifici venditori.
Il combattimento in Fate/Samurai Remnant è estremamente vario e cambia costantemente. Le schiere di nemici comuni possono essere abbattute con combo di base, senza l’uso di poteri, che colpiscono simultaneamente molti nemici.
Tuttavia, gli scontri con boss sono la norma, e questi avversari sono particolarmente pericolosi, soprattutto quando dovete affrontare i partecipanti al Rituale della Luna Crescente. La sincronia tra il master e il servant in battaglia è ben realizzata e vi farà sentire parte di un team imbattibile.
In combattimento, controllerete principalmente Miyamoto Iori, che utilizza le sue spade gemelle e può assumere diverse posizioni, ognuna con caratteristiche uniche ispirate agli elementi. Per le prime ore di gioco, la posizione dell’acqua è consigliata, poiché permette di contrastare facilmente lo stato “infuriato” dei nemici. Oltre alle spade, Iori dispone di magia elementale utilizzabile attraverso gemme raccolte durante l’esplorazione.
Durante la maggior parte delle battaglie, Saber sarà controllata dall’intelligenza artificiale e attaccherà insieme a voi. Potrete anche ordinarle di eseguire attacchi speciali, inclusa un’abilità finale che infligge danni considerevoli. In situazioni specifiche, avrete la possibilità di prendere il controllo di Saber durante le battaglie, sfruttando le sue spade di livello superiore rispetto a quelle di Iori.
Il gioco presenta un sistema di livelli, un albero delle abilità per Iori e Saber, e la possibilità di potenziare le vostre spade per aumentare il danno inflitto. Il sistema di progressione è semplice e intuitivo, con spiegazioni dettagliate durante il prologo.
Nel corso del gioco, avrete anche l’opportunità di reclutare i rogue servant menzionati in precedenza, che diventeranno un terzo alleato controllato dall’intelligenza artificiale in battaglia. Prima di ogni scontro, dovrete pianificare attentamente lo stile di combattimento elementale di Iori, le sue magie e quali attacchi speciali far eseguire a Saber e al rogue servant più adatto. I nemici metteranno alla prova la vostra abilità, con barriere e schemi di attacco che richiederanno concentrazione e strategia.
Conclusioni Fate/Samurai Remnant offre una vasta gamma di attività, combattimenti e narrazione coinvolgente. I fan della serie Fate saranno soddisfatti, mentre coloro che amano l’estetica e il sistema di combattimento saranno introdotti gentilmente a questo universo, senza dover conoscere in anticipo la storia precedente.
Le sezioni narrative possono durare a lungo, fino a dieci minuti se si ascoltano tutti i dialoghi, ma sono facilmente saltabili o accelerabili. Le scene di intermezzo sono ben curate, lo stile artistico è ispirato e la trama è ricca di colpi di scena tipici delle narrazioni giapponesi. L’esplorazione potrebbe risultare monotona e poco gratificante, tranne che per gli amanti degli animali giapponesi, mentre il combattimento offre azione stratificata e personalizzabile.
Chi apprezza il genere musou o hack and slash troverà in Fate/Samurai Remnant molte ore di divertimento in un’ambientazione feudale giapponese ben realizzata.
Punti di forza:
- Storia ben scritta e recitata
- Combattimento stratificato e personalizzabile
- Stile artistico ispirato e variegato
Punti deboli:
- Momenti narrativi prolissi
- Esplorazione poco stimolante e ripetitiva
- Assenza della lingua italiana
In definitiva, Fate/Samurai Remnant è un’esperienza coinvolgente che offre un mix eccellente di narrativa avvincente e azione frenetica. Se siete fan di Fate o appassionati di giochi musou, questo titolo merita sicuramente un posto nella vostra libreria di giochi.
Con una storia ben sviluppata, personaggi affascinanti e combattimenti emozionanti, Fate/Samurai Remnant è una delizia per gli amanti dell’anime e del genere musou. Nonostante alcune imperfezioni nell’esplorazione, questo gioco offre una straordinaria avventura che vale la pena vivere.