TABU’
performance site-specific
concept e coreografia Marianna Moccia
performers Maria Anzivino, Sara Lupoli, Paolo Rosini, Viola Russo e i partecipanti di FUNAlab
musicista Julia Primicile Carafa
aiuto regia Alessio Aronne
disegno luci Simone Picardi
produzione FUNA
con il sostegno di Casa del Contemporaneo, Teatro della Tosse, Art Garage
In Sala Assoli, “Maggio Appiso”: 400 metri di corde rosse per uno spettacolo di danza aerea metafora del bradisismo dell’anima
Sabato 25 maggio ore 20.30 in Sala Assoli – nell’ambito di Maggio Appiso, rassegna di danza aerea e teatro-danza immersivo a cura di Funa Performings Art e Casa del Contemporaneo – va in scena Tabù, performance site-specific, a cura di Marianna Moccia, con Maria Anzivino, Sara Lupoli, Paolo Rosini, Viola Russo e con la musicista Julia Primicile Carafa. Il progetto della Compagnia Funa, andato in scena ad ottobre in forma studio al Teatro della Tosse di Genova per il Festival Resistere e Creare ’23, in questa seconda tappa, realizzata con il sostegno di Casa del Contemporaneo e Art Garage, coinvolgerà i partecipanti del laboratorio FUNAlab, ospitato dal 20 al 26 maggio dalla Sala di vico Lungo Teatro Nuovo. 400 metri di corde rosse invaderanno lo spazio scenico, dando vita a nuove strutture circensi, evocative e non convenzionali, dando vita ad un lavoro sulla sospensione che diventa metafora della perenne condizione di rischio tipica di chi vive tra i vulcani. Lo spettacolo sarà una vera e propria esplosione di energia e di vita. Costo del biglietto: 14 euro (intero) e 10 euro (ridotto). Info e prenotazioni: 345 467 9142 – assoli@casadelcontemporaneo.it
Vivere tra i vulcani è un perenne confronto con la paura dell’esplosione, ma anche una tacita accettazione della condizione di rischio costante. Questa realtà trasforma l’esistenza in un Tabù, una fusione tra la precarietà continua dovuta alla morfologia del nostro territorio e la sua energia esplosiva, che è al contempo motore della vita. Avvicinandoci alle viscere della nostra terra e sentendoci in simbiosi con essa, in un continuo bradisismo dell’animo umano, emerge come una eco incessante la parola “eruzione”.
La compagnia FUNA basa la sua ricerca sulla commistione dei linguaggi della danza, del teatro fisico, della sospensione aerea e della musica. Durante la seconda fase di residenza, la Compagnia Funa si propone di ampliare la ricerca attraverso la condivisione e l’apertura del proprio immaginario, coinvolgendo i partecipanti di FUNAlab, che prenderanno parte alla performance. Il teatro sarà trasformato in un ambiente multisensoriale, in cui oggetti, suoni, luci e profumi si fonderanno armoniosamente e permetteranno allo spettatore di immergersi completamente nel mondo artistico che si sviluppa intorno a sé.