Yoseba è un nuovo talento del rap contemporaneo con una carriera tutta in ascesa. In occasione dell’ evento La forza delle donne ho incontrato Yoseba (al secolo Giuseppe Cirillo) in procinto di pubblicare il suo primo album, dopo una serie di singoli di successo. Alle spalle tanta volontà, tenacia ed un manager importante come Enzo Chiummariello (l’uomo che c’è dietro al successo di Geolier ndr)
Ciao Yoseba, tu sei partito subito con un pezzo di successo e sei entrato nella scuderia di Facchinetti, come è stata questa esperienza?
Come in tutte le relazioni ci sono stati alti e bassi, ogni passo del mio percorso è stato utile per il passo seguente. Oggi mi trovo nella scuderia di Chiummariello supportato da Donato (parte dello staff di Chiummariello ndr) e mi hanno trasmesso quella giusta grinta che un po’ mi mancava. Arriveranno tante cose belle.
Come nasce un tuo pezzo?
Un mio pezzo nasce spesso quando sono giù di morale, quando sono nella versione di me più riflessiva e nostalgica. Mi piace scrivere pezzi che parlano di me nella versione malinconica.
Hai aperto i concerti di Sfera Ebbasta e di Gue Pequeno, che esperienza è stata?
Un’esperienza importante, per osservare chi ne sa più di me e avere una visibilità di un pubblico vasto, anche se non lì per me.
Il gesto più bello di una fan?
Ho una fan ch sono anni che mi regala emozioni, e si fa personalizzare con la mia immagine quadri, magliette, bracciali. E questo mi da tanta forza per continuare questo percorso. Anche se c’è solo una persona che mi apprezza, capisco che non è stato tempo perso.
Torre Annunziata ti ha influenzato nelle tue composizioni?
Un posto pieno di arte che ti ispira, ti tocca in senso positivo ma anche in negativo. Spetta alla persona decidere da cosa farsi condizionare. Per me sono state più le cose belle che quelle brutte.
Progetti nuovi?
Lavoro al primo disco, con impegno e dedizione per non sbagliare nemmeno una virgola.