Quello tra gioco d’azzardo ed economia è un rapporto in costante sviluppo nel nostro mercato, dove non mancano certamente le valutazioni incoraggianti sul presente e le prospettive di crescita sul futuro a breve termine del settore.
Alcuni numeri di riferimento possono peraltro ben tracciare la direzione assunta dal comparto, fungendone da ideale biglietto da visita.
Si consideri, ad esempio, che secondo il Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il valore totale della spesa per il gioco d’azzardo in Italia nel 2022 (il 2023 latita ancora di dati ufficiali) è ammontato a oltre 136 miliardi di euro di giocate, con un incremento piuttosto considerevole rispetto all’anno precedente (circa 25 miliardi di euro), che sembra essere favorito dal contenimento del gioco illegale.
C’è però anche un altro numero che risulta essere particolarmente interessante: il boom della spesa totale del gioco d’azzardo è stato infatti spinto da un sorprendente numero di conti gioco aperti, che ha superato i 12 milioni di unità, il 10% dei quali aperto da giovani under 25.
Si tratta dunque di un mercato ampio e in costante crescita, in cui gli afflussi di capitale non fanno felici solamente le risorse finanziarie di un centro scommesse, quanto anche il Fisco: su un totale di giocato fisico / telematico in Italia pari a 136 miliardi di euro, infatti, l’ADM stima per l’Erario un incasso di circa 10,2 miliardi di euro, di cui 9,2 miliardi di euro dal giocato fisico e circa 1 miliardi di euro dal giocato telematico.
Il gioco d’azzardo online, un business in forte crescita
Anche se per l’Erario la quota incassata tramite il giocato online è ancora minoritaria, le cose potrebbero cambiare nel medio termine.
D’altronde, già nel periodo 2016 – 2020, il mercato dell’iGaming legale in Italia è più che raddoppiato, con il 65% del giro d’affari rappresentato dai casino sul web: alle scommesse sportive va comunque attribuita una quota ragguardevole, pari al 27,40% del totale della spesa lorda.
Il boom del gaming online ha poi subito una corposa accelerazione dal 2020 in poi. Il merito è in questo caso attribuibile anche alle note restrizioni imposte dal governo per arginare l’epidemia da Covid-19, che ha agevolato la migrazione del gioco di molti appassionati di gaming dai luoghi fisici a quelli digitali.
Questa migrazione non ha, però, determinato una nuova direzionalità nel momento in cui le restrizioni hanno subito un allentamento: chi infatti ha provato le piattaforme online difficilmente ha fatto a meno delle stesse una volta che i luoghi fisici hanno riaperto i battenti, preferendo semmai ricorrere a una sorta di multicanalità che conferma come le due alternative non siano vicendevolmente cannibalizzabili.
E così, dal + 260% delle scommesse sportive online dal periodo pandemico al + 113% dei giochi da casinò, le piattaforme di iGaming hanno subito una forte impennata non transitoria, che ha confermato le loro prerogative anche negli ultimi due anni.
Dati che, in fin dei conti, ben evidenziano il ruolo in costante crescita del gioco online nel panorama dell’intrattenimento in Italia, riflettendo altresì il sempre maggiore interesse degli italiani per i giochi online e la sempre più dinamica disponibilità di titoli di qualità su diverse piattaforme.
Prospettive per il futuro
E per quanto concerne il futuro? Secondo una recente ricerca condotta da Bain & Company, la crescita del settore non sembra essere destinata ad interrompersi, con il settore che dovrebbe svilupparsi nei prossimi cinque anni in doppia cifra anno su anno.
Sul lungo termine, evidentemente, le previsioni si fanno un po’ più aleatorie. Rimane tuttavia certo il consolidamento del ruolo del gioco online nel complessivo business del gaming, così come il fatto che sarà l’innovazione tecnologica a guidare l’industria del gioco d’azzardo.
Dalle esperienze sempre più personalizzate all’integrazione con l’intelligenza artificiale, dalla realtà mista a quella virtuale, non saranno certamente poche le novità che finiranno con il rivoluzionare un settore dal quale, ben inteso, gli italiani non sembrano certamente volersi allontanare.