Dal 16 aprile è presente su tutte le piattaforme il primo, intenso, singolo di Jaboni, al secolo Simone Iaboni, cantautore romano che con la sua arte nella scrittura (autore di brani in italiano e in inglese) e attraverso la sua voce, ci porta in un mondo in cui anche un amore impossibile crede di potercela fare alla fine. Un amore che torna indietro, che ricambia il sentimento dato, con la stessa intensità e forza. Una visione fatalista e speranzosa, in cui tutti vogliamo credere. Questo il tema di “Loves come back to me”, primo singolo di Jamboni, che ci preannuncia un giovane con una lunga carriera davanti.
Il videoclip, diretto da Stefano Teofili, che accompagna il singolo vede la scelta stilistica del bianco e nero. Ambientato in parte nella Riserva Naturale della Marcigliana (Roma), Jaboni emerge dall’oscurità che lo avvolge, racconta il suo amore che lo illumina e che in un crescendo lo porta a viaggiare con l’anima verso terre aperte, un viaggio di ritorno verso quell’amore che lo salverà dal buio.
Ciao Simone, innanzitutto complimenti per la tua musica e benvenuto a Senza Linea. Come nasce la volontà di cantare il tuo primo singolo in inglese?
Ciao! Ti ringrazio, mi fa molto piacere! Ho sempre ascoltato musica internazionale, ho iniziato ad amarla dall’adolescenza, quando passavo i pomeriggi ad ascoltare i R.E.M., Alanis Morissette, the Cranberries.. e grazie alla musica ho imparato l’inglese. Così quando ho capito che avevo bisogno di scrivere musica ho iniziato a farlo in inglese in maniera naturale. Così è nata Love comes back to me!
Il tuo brano “Loves comes back to me” parla di un amore che è capace di attendere perché sa che alla fine vedrà insieme i due protagonisti. Credi nel destino?
Il messaggio della canzone è quello di credere nell’amore, di abbandonarci senza farci prendere dalle paure, perché l’amore ci salva, ci libera dalle costrizioni e ci viene alla fine reso. Credo che mettersi nell’atteggiamento giusto e positivo verso le cose ci aiuta in qualche modo a governare il destino, o perlomeno a vederlo con occhi diversi.
Scrivi testi sia in italiano che in inglese, ma quale lingua ti appartiene di più?
L’italiano è e sarà sempre la lingua che mi fa sentire a casa. Ma per la musica è un discorso diverso: le sonorità che mi hanno sempre influenzato, le mie ispirazioni, sono tutte legate al contesto internazionale e quindi alla lingua inglese, che si sposa maggiormente ai suoni e alle linee melodiche che cerco di produrre.
A quali artisti ti ispiri?
Sono tanti, cerco ispirazione quasi sempre nelle novità, nell’internazionale. Gli artisti che ascolto maggiormente sono James Blake, Sigur Ros, Bon Iver, Lykke Li, FKa Twigs… ma sono sempre in cerca di nuove voci e nuovi suoni.
Parlaci un po’ del video: la scelta del bianco e nero, da chi è stato girato, da chi nasce l’idea.
Il video è stato diretto da Stefano Teofili, con il quale abbiamo cercato di rappresentare in immagini il messaggio di Love comes back to me. Partendo da un’ambientazione buia, dove predomina l’oscurità, si arriva nelle scene finali ad un’esplosione di luce, volando sul paesaggio sconfinato delle campagne romane. È l’amore che ci preleva dal buio e ci fa viaggiare per panorami aperti e luminosi. Il bianco e nero danno maggiore forza a questo contrasto.
A breve potremo ascoltare un intero album?
Me lo auguro! Con Giorgio Lorito, produttore di GIL Produzioni, stiamo lavorando ad un progetto che comprende, oltre a Love comes back to me, altri brani in lingua inglese dalle sonorità elettro pop. Spero di riuscire a pubblicarlo entro la fine dell’anno e magari a proporlo live.
Ancora complimenti Simone e a presto!
Biografia
Simone Iaboni, in arte Jaboni, classe 1982, cantautore, interprete, architetto. Nato a Frosinone, si trasferisce a Roma a 20 anni, qui frequenta l’Accademia di musica Scarlatti, concorre a diversi concorsi locali e nazionali, tra cui il Tour Music Fest nel 2017, anno in cui partecipa al Tour Music Camp presso il CET di Mogol. Nel 2018 entra a far parte del coro romano gospel “All Over Gospel Choir” con il quale si esibisce nei teatri e palcoscenici della capitale. Lo stesso anno diventa membro del coro “Le Mani Avanti” diretto dal maestro Gabriele D’Angelo, con cui partecipa a diverse manifestazioni canore a Roma e in Italia, come il “Vokal Fest” all’Auditorium Parco della Musica. Con loro, durante il lockdown, partecipa alla realizzazione di una cover a cappella del brano di Des’ree “You gotta be” andato in onda su Rai1 nel programma “Musica che unisce”, Scrive testi in italiano e in inglese e collabora attivamente alla composizione di brani con la GIL produzioni, del produttore artistico Giorgio Lorito.
LOVE COMES BACK TO ME
Il brano, prodotto da GIL produzioni, di Giorgio Lorito, racconta un amore fatto di attese e distanze ma anche capace di fiorire nella lontananza e fortificarsi a ogni nuovo incontro. Racconta un amore che libera dalle costrizioni, trae in salvo, fuori dal buio. Un amore che dona e nel suo donarsi senza riserve pretende di essere ricambiato. Pretende che l’amore donato torni indietro, dove sarà accolto, ogni volta come sempre. E’ un amore che sa aspettare perché è un amore che sa. Sa che anche se costretto in case e città diverse verrà sempre riconosciuto e che gli sarà sempre aperta la porta.