Il kaijū, tradotto in italiano “strana bestia” è un tipo di mostro tipico del filone di fantascienza giapponese. Il termine si è diffuso negli anni 1950 grazie ai kaijū eiga (trad:film di mostri giganti), pellicole che avevano per protagonisti questo tipo di creature. Il capostipite ti tutti i kaijū è Gojira, Godzilla in Occidente, protagonista di una lunga serie di film. Recentemente il fenomeno è esploso anche in Occidente grazie ad alcuni film Hollywoodiani di successo dedicati a Godzilla e alla saga di Pacific Rim; che conta 2 film, una serie animata prodotta da Netflix ed una lunga serie di merchandising dedicato tra cui videogiochi e action figure.
I kaijū sono nati dalla fantasia di autori giapponesi a partire dal dopoguerra, sconvolti dalle bombe atomiche lanciate su Hiroshima e Nagasaki. Bisogna inoltre tenere presente che si trattava di un periodo storico particolare fatto di guerra fredda e corsa agli armamenti nucleari. Nelle pellicole dedicate ai kaiju quasi sempre le radiazioni nucleari procurano mutazioni genetiche responsabili della nascita di mostri.
Kaiju No.8 è la terza opera di rilievo di Naoya Matsumoto, mangaka classe 1982. ed è un ambizioso manga di genere tokusatsu (trad. effetti speciali) i cui capitoli sono stati pubblicati tre volte al mese gratuitamente sul sito Manga Plus di Sueisha. Negli ultimi mesi la sua popolarità è cresciuta vertiginosamente, vendendo più di un milione e mezzo di copie fisiche, diventando una delle serie dalla crescita più rapida su Shonen Jump+ , il manga è stato nominato per il 14° Manga Taishō nel 2021 e si è piazzato 6°, ha poi vinto il Next Manga Award 2021 nella categoria web. Successivamente alla pubblicazione online i capitoli sono stati raccolti i e pubblicati in tankōbon dalla stessa Shūeisha.
La campagna di promozione è stata massiccia: per pubblicizzare la serie è stato mostrato un video promozionale presentato a fine dicembre 2020 come un telegiornale sul grande schermo di Yunika Vision nella stazione di Seibu-Shinjuku. Anche in Italia, come abbiamo visto, StarComics ha fatto le cose in grande ( QUI e QUI).
Kaiju No.8 colpisce fin da subito per l’ incipit intrigante ma non totalmente originale: la storia è ambientata in un Giappone moderno e fantascientifico, colpito da frequenti attacchi di colossali kaiju e difeso da piloti a comando di enormi mecha che combattono con armi e super poteri.
Kafka Hibino, il protagonista, è un trentaduenne che lavora per un’azienda di pulizia dei resti dei Kaiju. Si tratta di un’occupazione umile all’ombra dei soldati delle forze di difesa anti-Kaiju.
Il membro più famoso di questa divisione dell’esercito, è Mina Ashiro, un’amica d’infanzia di Kafka, con cui il protagonista aveva stretto la promessa di entrare entrambi nelle forze di difesa della Japan Defense Force.
Kafka riesce a superare le prove di ammissione ed ha una possibilità di realizzare il suo sogno. Improvvisamente, però si trasforma egli stesso in un kaiju e viene inserito nella lista di neutralizzazione della Defense Force con il nome in codice Kaiju No. 8.
Kafka Hibino è un personaggio particolare per un manga shōnen, è un protagonista di una certa età rispetto all’ età media dei protagonisti del genere, una persona che si è accontentata di una vita normale e i cui sogni sono stati infranti dopo aver tentato più volte l’esame di ammissione nell’esercito.
Il manga che, almeno all’inizio, ha delle affinità con Pacific Rim e L’Attacco dei Giganti, stupisce il lettore con un’occhiata “dietro le quinte” dell’ormai familiare lotta tra uomini e mostri.
Sfortunatamente l’eccitante novità del protagonista che pulisce la città dalle viscere dei mostri, una scelta che avrebbe portato una ventata di aria fresca nell’ormai ripetitivo panorama shōnen, viene ben presto sostituita dalla trasformazione in mostro di Kafka, che porta il manga sulla direzione molto classica.
Kaiju No.8 è un manga promettente, creato su fondamenta solide e familiari ai lettori; l’opera gioca su scelte narrative consolidate ma rinuncia all’innovazione per conquistare una fetta di pubblico più ampia.
Per tutte le info si può consultare la PAGINA che l’editore StarComics dedica al primo numero del manga.