INTRODUZIONE
Il 31 agosto del 2006, ben 16 anni fa, esordiva in Giappone, esclusiva Playstation 2, Kamiwaza. Si trattava di uno stealth sviluppato da Acquire, studio giapponese noto per aver creato giochi come Tenchu e Way of the Samurai. I videogame stealth erano un genere discretamente popolare al tempo; non mancarono seguiti e spin off e altri titoli simili realizzati da altre software house.
Kamiwaza che al tempo non venne distribuito in Occidente, arriva nel 2022 con il sottotitolo Way of the Thief; Si tratta dell’ennesima remastered, che davvero abbondano in queste ultime due generazioni di console, di un titolo “minore” ma, a suo tempo, abbastanza divertente e vario. Avrà un senso averlo pubblicato nel 2022? Potrà attrarre i giovani giocatori che vivono di online, contenti a pagamento e giochi con milioni di statistiche e personalizzazioni?
Ambientato durante il periodo Edo in Giappone, in Kamiwaza: Way of The Thief il giocatore vestirà i panni di Ebizu, ladro alle prime armi e membro del clan Aizo. Questa attività avrà però vita breve. Durante la sua prima missione – affiancato dal suo sensei Ainosuke assiste ad un brutale omicidio di massa commesso dai membri del suo stesso clan per motivi ignoti. Nella fuga, il giovane Ebizu incontra una bambina, Suzuna, l’unica superstite al massacro.
Dieci anni dopo ritroviamo Ebizu, che lavora come artigiano padre adottivo di Suzuna, Questa situazione è tuttavia destinata a non perdurare dato che la ragazzina si ammala di una rara malattia. L’unico modo per Ebizu di trovare i soldi per pagare una costosa e risolutiva medicina sarà quello di tornare a rubare.
La storia di Kamiwaza: Way of the Thief è semplice ma allo stesso tempo coinvolgente; sebbene le prime ore di gioco, sulle otto complessive, facciano pensare a una sua banale conclusione, ad un certo punto ci sarà uno scossone alla narrazione e al gameplay.
GAMEPLAY
Per recuperare il denaro necessario a pagare le medicine di Suzuna, Ebizu sarà costretto a rubare tutto ciò che troverà nelle case dei ricchi e in alcuni negozi e magazzini sparsi per le vie della città.
Spogliati delle loro ricchezze, le persone cadranno a terra, come stordite dalla vergogna per aver subito il furto. Quando si avrà raggiunto il massimo carico , Ebizu farà ritorno in un edificio delle terme, vero e proprio quartier generale . Qui si potrà scambiare il bottino in cambio di denaro, attivare nuove missioni o comprare gadget utili ed acquisire nuove abilità.
Si potrà anche donare parte di quanto rubato alle persone povere del villaggio, ottenendo così la loro fiducia ma sacrificando la salute della piccola Suzuna, a cui dovremo consegnare una medicina almeno una volta al giorno. Ebizu dovrà seguire il credo del clan o dedicarsi alla salvezza di Suzuna. Per quanto il gioco inviti il giocatore a trovare un equilibrio fra le due attività, la bilancia penderà sempre verso Suzuna: senza il farmaco, infatti, la bambina morirà.
Ed è proprio su questo aspetto che Kamiwaza mostra una prima criticità: lo spostamento rapido esiste ma consentirà solo di muoversi da un qualsiasi punto della mappa verso la casa o le terme ma non è utilizzabile durante un incarico. Il ritmo della partita risente notevolmente di questa scelta voluta probabilmente per generare quell’ansia derivante dalla eventualità di perdere quanto rubato. In realtà basterà correre senza voltarsi indietro per superare incolumi le guardie, indipendentemente dal livello di allerta generato.
TECNICAMENTE PARLANDO
Per quel che riguarda il lato tecnico gli anni si fanno sentire, Acquire però, è stata capace di rimasterizzare discretamente il titolo. Buoni gli effetti di illuminazione che rendono la città più viva e realistica di prima. Le espressioni facciali invece sono rimaste le stesse di sedici anni fa, un vero peccato se consideriamo l’ottimo doppiaggio in lingua giapponese (il gioco non è localizzato in lingua italiana). Data la (scarsa) mole poligonale non ci sono cali di frame rate e i caricamenti si sono praticamente istantanei.
CONCLUDENDO
Kamiwaza: Way of the Thief, malgrado gli anni, è piacevole dal punto di vista tecnico e capace di offrire una storia emozionante e commovente. Chiaramente il gameplay è figlio del suo tempo e le meccaniche finiscono per scontrarsi con la filosofia stealth dell’avventura in modo abbastanza evidente.
Kamiwaza: Way of the Thief