Ieri sera, presso il Teatro Bellini, è andato in scena lo spettacolo: “Be Quit Talent Show – Christmas Edition” a cura del collettivo di artisti del Be Quiet. Uno show divertente, esilarante, ben costruito, che ha allietato per un ora e mezza la platea del Teatro Bellini.
Uno show che, volendolo analizzare, risulta singolare per quello che è il filo conduttore (un talent devoto alla bocciatura perenne di ogni singolo artista) ma che catalizza l’attenzione sul messaggio latente del libero pensiero. “Cosa sta dicendo” penserete voi? Ve lo spiego subito. Quelli esibiti (eccezion fatta per gli ospiti Enzo Fischetti e Tony Tammaro) sono tutti artisti giovani che fanno del libero pensiero la loro arte attraverso la trasposizione dei loro pezzi (siano essi gruppi musicali o attori teatrali); l’unica vera forza motrice è la libertà di potersi esprimere nel modo a loro più congeniale. A questo unite l’idea di ricreare un talent dove potersi esibire con dei “giudici” che tutto sono tranne che esperti dell’arte in generale. Fashion Blogger, squallidi venditori da quattro soldi, personaggi pubblici dalla dubbia moralità, che dal loro sediolino giudicano ciò che può essere il talento di un ragazzo. E’ stato bello vedere dei giudici onestamente scorretti…gente a cui non frega nulla dell’arte ma dediti solo al prodotto finale e a come poterlo vendere meglio. A tutto questo aggiungete un presentatore troppo onesto per poter competere con dei volponi dell’inganno ed ecco che vi sarà chiaro lo spettacolo rappresentato.
Ridere, per quanto assurdo possa sembrare, non è mai stato così divertente; un lavoro sartoriale dedito all’arte della risata e della spensieratezza, che non dimentica di lanciare messaggi importanti per gli spettatori e per gli stessi artisti.
Un plauso va a Giovanni Block, artista del collettivo e presentatore della serata per quello che ha saputo creare nel tempo a lui concesso.
Concludo ringraziando il Be Quiet nella veste di Gabriella Diliberto che ci ha invitati e con un pensiero sviluppatosi durante la visione dello spettacolo: Questo è stato l’unico talent che rende meno famosi di prima e l’unico talent dove davvero si apprezzano i talenti.