Diceva il poeta Benedetto Croce riferendosi alla città di Napoli: “E’ un paradiso abitato da diavoli”…e non sbagliava. Nel caso specifico di ieri sera: il traffico, gli automobilisti incauti che si spingono ovunque e, ancor più incautamente, si infilano dovunque, i semafori più spenti che accesi, la polizia che non sa più come contenere la gente…la storia di tutti i giorni che ci vede sempre più di fretta correndo ovunque e dimenticandoci che la vita va assaporata con calma…ecco, tutto questo clamore (ovviamente in termini positivi) porta un solo nome: Gigi D’Alessio.
Ieri sera si è tenuto il primo dei due concerti del cantante napoletano presso il Complesso Palapartenope e quelle su citate sono solo le prime note di una serata che porta con se davvero tante aspettative. Avevamo letto e sentito molte notizie ma la principale era una: Due serate che avrebbero ripercorso l’intera carriera dell’artista per salutare il pubblico di casa prima di congedarsi e dedicarsi alla creazione di nuove sorprese. Con queste premesse come potevamo non rimanere incuriositi? Napoli ama la musica ed ancor di più ama Gigi D’Alessio, così, noi di Senza Linea, ci siamo attivati ed abbiamo avuto la fortuna (e non scherzo considerando che erano serate SOLD – OUT) di essere stati tra gli invitati al primo concerto. Il complesso non era pieno, di più…gente che arrivava da ogni parte della regione (e qualcuno anche da fuori), orde di ragazzine che non vedevano l’ora di assistere al loro primo concerto…l’aria era davvero pregna di eccitazione tanto da non riuscire a rimanere fermi…la frenesia prendeva chiunque. Alle 21:30 si spengono le luci e in un boato assordante partono le prime note. La gente è in visibilio anche se dell’attore principale si sente solo la voce. Pochi attimi dopo è bastata l’ombra del cantante a fare scoppiare “letteralmente” la bolgia; in teoria sarebbe dovuto essere un concerto con posti seduti ma dopo un po’ anche gli addetti alla sicurezza hanno capito che “seduto” non ci sarebbe rimasto nessuno. Nonostante questa piccola considerazione è doveroso affermare che la sicurezza è stata presente e vigile al fine di dare maggiore tranquillità agli accorsi. La serata promette bene, il clima è quello giusto e Gigi sa come ci si comporta tra persone di famiglia: ride, scherza, si concede a qualche piccolo sfottò con la band e non fa mancare la propria musica. Un concerto davvero ben fatto con pezzi alternati che ripercorrono la carriera dell’artista e quì menzioniamo la prima (ed unica) ospite della serata; se la forza dei duetti è l’espressa esecuzione in due, “Un nuovo bacio” non può essere cantata senza ANNA TATANGELO. L’artista sorana sale sul palco in punta di piedi, quasi a non voler dar fastidio ma al pubblico piace e la incita a dare di più. Non sono un gran sostenitore di queste due voci ma è innegabile la bravura e la qualità tecnica del brano. Ovviamente è giusto menzionare chi per due ore e mezza ha dato vita e nuovo lustro a questi brani nelle persone di Alfredo Golino (Batteria), Pippo Seno (Chitarra), Giorgio Savarese (Tastiere), Roberto D’Aquino (Basso), Lorenzo Maffia (Tastiera) e Maurizio Fiordiliso (Chitarra).
Ecco la scaletta eseguita in questa prima serata, composta da 40 brani (non è cosa da tutti farne così tanti).
- Il cammino dell’età,
- Fotomodelle un po’ povere,
- Quanti amori, Insieme a lei
- Primo appuntamento
- Sotto le lenzuola
- Guagliuncè
- Liberi da noi
- Sei importante
- Scusami
- Tu che ne sai
- L’amore che non c’è
- Spiegame che re
- Benvenuto amore
- O’ Sarracino
- Dove sei
- Non dirgli mai
- Una notte al telefono
- Miele
- Un nuovo bacio
- Annarè
- Anna se sposa
- San Valentino
- Cumpagna mia
- Di notte
- Te voglio bene ancora…
- La prima stella
- Como suena el corazon
- Mon amour
- Cient’anne
- LLe vulute tu
- L’ultimo gettone
- Comme si femmena
- Mezz’ora fa
- Na canzona nova
- 30 Canzone
- Chiove
- Buongiorno
- Napule
- Non mollare mai
- Ora
E così finisce la prima delle due serate, in programma, in compagnia con Gigi D’Alessio. La platea è contenta e si è visto di tutto: gente che ballava, ragazzine che cantavano a squarciagola, innamorati che si dedicavano i versi dell’artista guardandosi negli occhi…posso avere ragione di credere che tutto sia andato nel verso giusto. Napoli ha sempre offerto tanto sotto il punto di vista dell’amore verso i proprio beniamini ed è bello quando questo amore viene ricambiato sin nel profondo. Una bellissima performance, tanto tanto talento da parte dei singoli musicisti e ancor più emozioni sprigionate libere di volare nell’aria del Complesso Palapartenope.
Infine, e lo dico davvero come ultima cosa, siamo stati salutati tutti con una data…..21 GIUGNO…mo, cita il detto: “A buon intenditor poche parole”.