Parlaci di te
Mi chiamo Alberto e ho 30 anni. Amo il cosplay e il nostro bellissimo mondo “nerd”. Adoro videogiocare, partecipare alle fiere del fumetto e dare pieno spazio alla mia creatività. Amo alcuni sport come il calcio, grande tifoso del lanerossi e fiero vicentino, tennis e tiro con l’arco. Sono un patito di storia e adoratore delle lego. Al momento lavoro come magazziniere.
Da quanto tempo fai cosplay e quali hai realizzato fino ad ora?
Il tutto ha inizio nel 2015 con la prima fiera qui in città, il Vicomix. Già da bambino adoravo carnevale e halloween, travestendomi o decorando ciò che mi circondava. Crescendo questa fiamma si era affievolita, ma come nelle braci, è bastata quella fiera per riaccenderla e farla divampare costantemente. Il Vicomix per me è un anniversario.
Fino ad ora ho realizzato Dante, da Dante’s inferno, una personale fanart di Green Arrow, un original da Skyrim e vari Assassins Creed.
Hai un nickname?
Non ho ancora trovato un nickname che ritengo adatto
A quale cosplay che hai realizzato sei più legato?
Dante’s inferno, per le tematiche occulte, mitologiche e il design del personaggio, che ho sempre adorato. Assassins Creed per l’ideologia di fondo del credo e lo stile dei personaggi. Green arrow per il profondo amore per l’arceria lo stile e il carattere del personaggio. Skyrim o i vari souls per il profondo amore per lo stile e il mondo medioevale.
Realizzi da solo i tuoi cosplay o preferisci comprarli/commissionarli?
Amo realizzare autonomamente in tutto e per tutto, imparando a cucire, lavorare il foam e ora il cuoio , da autodidatta. Non mi ritengo mai arrivato e man mano che apprendo nuove tecniche cerco sempre di migliorarli, fino a che non mi soddisfano pienamente. Amo creare cosplay conosciuti ma inaspettati, non quelli iconici o da copertina, ma quelli che rispecchiano il mio essere giocatore e identificarsi.
Cosa pensi si chi ha fatto una scelta diversa dalla tua?
Non è sbagliato comprarli o commissionarli, l’importante è viverli nel modo giusto. Non come un semplice vestito per farsi notare, ma come un vero omaggio a quel personaggio, e all’artista che lo ha creato o alla storia che vive, identificandosi e vivendo il momento come fosse una seconda pelle e non un semplice vestito che cammina.
Hai un “dream cosplay” o un progetto che hai particolarmente a cuore?
Riuscire a rendere al meglio tutti i personaggi che ho nel cuore, che siano Dante’s inferno, Green Arrow, i vari Assassin’s Creed, I Dunedaìn o Skyrim e i vari Souls. Voglio realizzarli e viverli al meglio, rendendogli il giusto omaggio.
In quale cosplay invece, non ti vedresti proprio?
Non mi ci vedo proprio nello stile anime e manga, non mi attira per nulla.
Secondo te è giusto guadagnare con il cosplay?
Non ci vedo nulla di male se la realizzazione lo merita. L’importante è che sia il risultato dell’amore per l’opera o il personaggio e non un semplice fine o mezzo.
Secondo te ci sono dei casi dove non lo sia?
Non lo è quando si snatura ciò che è il cosplay e la sua intrinseca bellezza. Non lo è quando da una passione profonda che quell’opera rappresenta, e quindi una parte di noi, diventa un semplice contorno, quando perde di importanza diventando un mero strumento o mezzo per un fine molto diverso.
Argomento scottante: i cosplay “original”; secondo alcuni snaturano il senso del cosplay, tu come la pensi?
No, tanto che anche io ne ho almeno uno in programma. L’importante è che l’original mantenga mantenga lo stile e l’essenza dell’opera da cui è tratto. Se perde quell’aspetto fondamentale si snatura, perdendo di senso e significato.
Ogni original che rispetta il proprio mondo di origine è il benvenuto
Secondo te che impatto hanno avuto i social network nella diffusione del cosplay?
Lo ha diffuso all’ennesima potenza. Da quando ho iniziato ho visto un cambio netto sia nella quantità che notorietà di chi lo pratica. Da pochi e spesso sconosciuti, tanto che spesso ci chiedevano cosa facevamo e dove, ora praticamente chiunque, almeno da una certa soglia di età sa cosa siamo e cosa facciamo. Questa diffusione ha portato tante migliorie in alcuni ambiti, ma nel contempo ho visto anche tanta perdita di valore e senso di quello che è il vero cosplay, facendolo diventare mero mezzo per altri scopi.
A quali eventi hai partecipato fino ad ora?
Ne ho vissuti molti, non saprei contarli o dire quali precisamente, compreso i vari Lucca.
Qual è la tua fiera preferita?
Le amo tutte, ma il Vicomix è quella del cuore. Sia perché è quella di casa sia perché ha riacceso quel fuoco che avevo dentro e poi la settimana di Lucca, una vera vacanza.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Non ho un calendario preciso e sicuro, non so dire quale sarà la prossima, dipende dalle disponibilità e opportunità.
Ho in programma di completare Dante, sia Alexios che Eivor una classe guerriero di Elden Ring, un ramingo della grigia compagnia e l’original di Skyrim.
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