Parlaci di te:
Mi chiamo Francesca, ho 29 anni e sono di Bari. Sono laureata in Disegno Industriale e in Moda&Design, con specializzazione in Costume per lo Spettacolo. Sono un’artigiana, una sarta e una cosmaker e inoltre lavoro nell’organizzazione di eventi d’intrattenimento nerd come le fiere del fumetto.
Da quanto tempo fai cosplay e quali hai realizzato fino ad ora?
Ho iniziato a fare cosplay nel lontano 2009! Mi sono avvicinata a questo mondo per puro caso, quando nella mia zona c’erano pochi eventi e pochi cosplayers. Sbirciando un po’ online ho scoperto che si poteva vestire i panni dei propri personaggi preferiti durante raduni e fiere con altri appassionati e da lì mi sono incuriosita e informata su quali fossero gli eventi simili in zona. E’ così che ho scoperto l’esistenza di un’intera community!
Da allora avrò realizzato circa 25 cosplay diversi. Non sono tanti per aver cominciato allora, ma ho sempre preferito la qualità alla quantità. Alcuni abiti mi hanno portato via mesi e mesi di lavoro quindi mi fa piacere portarli anche più volte agli eventi, senza vivere la pressione di dover portare un cosplay nuovo ad ogni fiera. Alcuni dei personaggi che ho realizzato sono Dentolina da “Le 5 Leggende”, Card Captor Sakura, la Sorellina rossa di BioShock 2 e la bambola Ambra Angelica da “Kingdom Hearts 3”.
Come hai scelto il tuo nickname?
“Iridiel” era il nome del mio primo personaggio in una campagna di Dungeons&Dragons. Era un’elfa con dei poteri legati alla luna, alla notte e all’iridescenza di alcuni materiali. Cambiando qualche lettera, da lì, “Iridiel”.
A quale cosplay che hai realizzato sei più legata?
Per quanto mi piacciano i cosplay elaborati, il mio personaggio del cuore resta Alice nel Paese delle Meraviglie. E’ un abito semplice ma comodo, tra i miei primissimi cosplay, ma continuo ad indossarlo volentieri. Lo hanno realizzato mia nonna e mia madre quando ho cominciato a fare cosplay e non sapevo davvero dove mettere mani per confezionare un abito. Dopo tutti questi anni è ancora lì, ogni tanto ha bisogno di un piccolo restauro, ma è ancora perfetto!
Realizzi da sola i tuoi cosplay o preferisci comprarli/commissionarli?
Realizzo tutti i miei cosplay da sola. Ho cominciato facendomi aiutare da mia nonna e mia madre agli inizi. Man mano mi sono “intromessa” io imparando un metodo fino a quando non ho continuato per la mia strada da sola. Da essere un passatempo, il cucito è diventato parte anche del mio percorso di studi, sia al triennio che al biennio dell’università, quindi alla fine mi sono specializzata in quello!
Me la cavo però anche con tutti i prop e con la modellazione/stampa 3D. Qualcosa per cui invece alzo le mani perchè sono davvero negata, sono le parrucche. Ammiro tantissimo chi sa acconciarle!
Cosa pensi di chi ha fatto una scelta diversa dalla tua?
Chi compra cosplay non è meno cosplayer di chi se li realizza da solo e per questo non giudico assolutamente chi acquista o commissiona abiti. Io, per esempio, quasi preferisco tutta la parte di realizzazione a quella del dover indossare e posare per le foto, ma c’è chi riesce meglio in quest’ultima fase e realizza dei bellissimi set fotografici con cosplay acquistati e non. Alla fine della fiera siamo tutti cosplayer in ogni caso.
Hai un “dream cosplay” o un progetto che hai particolarmente a cuore?
Si, sogno di realizzare un giorno il Bubble Dress di Glinda, dal musical “Wicked” basato sulla storia del Mago di Oz, ma prima di cimentarmi dovrò capire dove conservarlo poi quando sarà finito viste le dimensioni! Sogno anche di migliorarmi nella moda storica, che è un’altra mia grande passione: vorrei realizzare un abito almeno per ogni periodo storico.
In quale cosplay invece, non ti vedresti proprio?
Non mi sentirei molto a mio agio con abiti molto scoperti o provocanti. Non è proprio lo stile di cosplay che mi interessa seguire o che fa per me.
Secondo te è giusto guadagnare con il cosplay?
Certo, perchè no? C’è comunque del lavoro dietro l’abito, dietro il make up e dietro la ricerca delle reference per le pose e mosse da eseguire durante gli shooting, ecc. Poi dipende sempre da caso a caso e da quale sia la fonte di guadagno, ma in generale penso sia giusto.
Secondo te ci sono dei casi dove non lo sia?
Non credo ci sia davvero un caso in cui non è addirittura “giusto”. Se devo però esprimere un parere personale, allora si, non apprezzo molto chi snatura dei personaggi e li relega ad un completo intimo per guadagnarci di più. Funziona, ma per i miei gusti, non è quello a cui penso quando mi dicono la parola “cosplay”.
Argomento scottante: i cosplay “original”; secondo alcuni snaturano il senso del cosplay, tu come la pensi?
Io stessa ne ho realizzati alcuni. Non penso che snaturino nulla, anzi, a loro modo ti danno la possibilità di esprimere la tua fantasia e creatività al meglio quando i personaggi canonici iniziano a starti “stretti” e vuoi spaziare un po’, ma non trovi nessun character design noto che ti convinca. Il concept di un original può partire davvero da qualsiasi cosa, penso sia questo l’aspetto più bello e stimolante!
Secondo te che impatto hanno avuto i social network nella diffusione del cosplay?
Penso che i social abbiano fatto esplodere il fenomeno del cosplay esponenzialmente. C’è chi fa cosplay anche solo sui social al giorno d’oggi! TikTok in particolare ha una community tutta sua con un suo modo di esprimersi totalmente diverso da quello che può essere il linguaggio di Instagram, per esempio.
A malincuore ammetto di aver notato un po’ un calo nella qualità dei costumi, come se pur di realizzare il contenuto per i social, basti improvvisare qualsiasi personaggio con abiti casuali e una parrucca in testa, cosa che nessuno vieta ma che purtroppo sembra quasi più apprezzata perchè più veloce, “immediata”.
Ammetto di trovare un po’ frustrante questo risvolto della medaglia, ma perlomeno il pubblico grazie ai social si è ampliato e, soprattutto post-lock down, c’è stato un incredibile ricambio generazionale con tantissimi ragazzi che si sono appassionati!
A quali eventi hai partecipato fino ad ora?
Un po’ tutti in Italia a dire il vero, mi manca solo qualche evento importante come La Festa dell’Unicorno che mi piacerebbe davvero molto visitare! Non sono mai stata neanche al Romics, ma presto rimedierò in un modo o nell’altro. In Puglia invece, in ambito più locale, ho visitato tutte le fiere e, se non le organizzo io personalmente, presenzio alle altre come standista facendo parte del direttivo di un’associazione di collezionisti di Lego pugliesi.
Qual è la tua fiera preferita?
Nonostante tutte le modifiche subite negli anni, la mia fiera preferita resta Lucca Comics & Games. Amo la fiera, la città e soprattutto la stagione in cui si svolge. Poi ogni anno è un po’ come tornare a casa per una settimana!
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Quest’anno ho deciso di tornare a gareggiare dopo tanto tempo che mi ero ritirata dalle scene (circa dal 2017). Gareggerò in coppia con una mia amica e bravissima cosplayer, Domadraghi, che mi ha spronato e convinto a provare con lei le selezioni per il World Cosplay Summit.
Quest’anno quindi sarà dedicato totalmente a questo grande progetto che, comunque vada, mi porterà un po’ fuori dalla mia comfort zone, cosa che apprezzo tanto perchè tendo un po’ a rintanarmi nei miei progetti senza lanciarmi troppo alle volte. Inoltre, da organizzatrice di eventi, sarà un anno molto pieno perchè abbiamo sotto mano l’organizzazione di diverse fiere in Puglia e non. Penso che il 2023 sarà un anno pieno di sorprese!
Hai mai partecipato a qualche contest cosplay?
Si, ma non gareggio da qualche anno perchè sono passata dall’altro lato delle fiere cosplay, ovvero nell’organizzazione, quindi soprattutto in ambito locale, mi è difficile trovare qualche fiera a cui poter prendere parte alla gara cosplay. Ho gareggiato però fino al 2017 vincendo diversi titoli tra cui Miglior Cosplay Femminile al Pescara Comix e al BGeek di Bari.
Hai mai partecipato come giurata a qualche manifestazione?
Assolutamente si, spesso mi chiamano proprio perchè posso valutare soprattutto l’aspetto sartoriale. E’ un’esperienza sempre faticosa, che si porta dietro critiche e commenti, ma cerco sempre di svolgerla al meglio, con oggettività tenendo conto di tutti gli aspetti, soprattutto la scenetta proposta, che è un aspetto da non sottovalutare o da mettere in secondo piano rispetto all’abito.
Hai mai presentato un evento cosplay?
No, purtroppo non credo di essere abbastanza spigliata per poterlo fare.
Hai mai partecipato ad eventi all’estero?
No mai, anche se mi piacerebbe molto soprattutto da organizzatrice di fiere, per dare uno sguardo al mondo delle fiere estere.
Hai un profilo dove offri contenuti o chiedi di essere supportata per i tuoi progetti?
No, ma ho uno shop Etsy online dove vendo i miei prodotti e miei prop per cosplay.
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