Iniziamo subito con le presentazioni!
Ciao a tutto il mondo magico dei cosplayer, mi chiamo Catia Fucci in arte Lady Murasaki , poiche’ insegno danza giapponese e faccio esibizioni da ben 14 anni.
Da quanto fai cosplay?
Faccio cosplay da circa 5 anni, quindi pochissimo, all’inizio devo essere sincera, mi vergognavo, e non capivo il significato, ma poi frequentando le fiere ho capito che mondo magico fosse, e mi e’ presa una smania incredibile jajaja 😉
Come hai scelto il tuo nickname?
Lady Murasaki l’ho scelto per via della danza giapponese, era una famosa scrittrice del periodo Heian ( tra i suoi libri piu’ famosi Genji monogatari e il diario di Lady Murasaki), successivamente, ho scoperto che voleva dire viola che è il mio colore preferito.
Che cosplay hai realizzato fino ad oggi?
Da quando ho iniziato ho fatto alcuni cosplay, pochi come dicevo all’inizio, fra i miei preferiti c’e’ ovviamente La regina Anna Bolena, poi l’ultimo Elton John vestito col chiodo bianco e le piume di struzzo che nessuno ha ancora mai realizzato.
Crei da sola i tuoi cosplay o li compri/commissioni?
Cerco di realizzare quanto piu’ possibile da sola, io e mio marito con l’oggettistica e gioielli ce la caviamo bene, per il resto mi affido ad una brava sarta; non comprerei mai articoli in plastica da 30 euro.
Hai un “dream cosplay” o un progetto che hai particolarmente a cuore che non hai ancora realizzato?
In realtà ne ho 6 da realizzare, ovvero gran parte degli outfit che indossava Taron Egerton, quando interpretava Elton John.
In quale cosplay invece, non ti vedresti proprio?
Oddio io il cosplay devo sentirlo, ci deve sempre essere una parte di me. C’è bisogno che lo sappia interpretare, altrimenti sei solo una bella figurina da guardare che stai lì solo per farti fare i complimenti.
Secondo te che impatto hanno avuto i social network nella diffusione del cosplay?
Positivo e negativo perchè dipende dalla gente. Chi guarda il tuo lavoro deve usare il cervello , non tutti lo fanno dato che guardano per primo il fisico( tette, gambe e posteriore) e solo dopo poi cosa indossi. Chi come me ha
problemi di salute e non riesce ad essere 50 kg, viene fin troppe volte offeso. Ricordo che per il miei 50 anni, portai Harley Quinn, non mi erano arrivati i pantacollant lunghi blu e rossi, e fui costretta ad optare per uno nero.
Sui social la maggior parte delle ragazze o signore della mia eta’ furono entusiaste per il mio coraggio, ci furono però alcuni che misero l’ emoticom della risata. Addirittura un ragazzo mi disse che non mi ci vedeva e che se si era dimostrato gentile e non offensivo solo perchè avevo chiesto di essere “clemente”. Un’altra persona mi paragonò a
Chuky la bambola assassina…evidentemente non si è mai vista senza trucco (ahahah). Mi chiedo perche’ certe persone devono offendere quando potrebbero dare consigli o fare critiche costruttive. Da queste cose si vede la natura di una persona e quindi del cosplayer.
A quali eventi hai partecipato fino ad ora?
Il Romics che devo dire è la fiera che mi entusiasma di piu’: e’ tutto contenuto, non e’ dispersivo. Lucca per me è mal gestita, troppo cara e troppa gente “se la tira troppo”. Mi piace Volterra Mistery e fantasy dove io e mio marito abbiamo vinto come coppia con Anna Bolena e Enrico VIII, poi il festival dell’unicorno a Vinci e il
S. Vincenzo Comics dove fecero solo 1 edizione dove però vincemmo anche li come coppia. Poi ho partecipato a MassaE TenebriS e Scandicci Comics vestiti da Steampunk.
La tua fiera preferita?
Romics per sempre 🙂
Hai qualche aneddoto particolare che ti è successo in ambito cosplay che vuoi raccontarci?
Un aneddoto simpatico fu’ quando io e mio marito Cristiano interpretammo Frida Kahlo e Diego Rivera (nessuno li ha mai portati). Quando ci hanno riconosciuto frotte di ragazzine di hanno riconcorso e abbracciato; e’ stato molto emozionante.
Da diverso tempo ti occupi di danza tradizionale giapponese, puoi parlarci di questa tua passione?
Danzo da 14 anni, continuo a studiare sia qui che in Giappone dove ho 2 sensei (maestri n.d.r.). Ho avuto il privilegio di conoscere vere Maiko e Geisha e ho avuto l’onore di danzare con loro: un ricordo ed esperienze meravigliose!
Nel 2020 hai partecipato al programma televisivo Italia’s Got Talent, come reputi questa esperienza?
Per me Italia’s Got Talent e’ uno show da cestinare perchè è fatto per umiliare le persone, soprattutto quando non si capisce l’esibizione che un concorrente porta. Non mi sarei mai aspettata che Joe Bastianich e Federica Pellegrini fossero cosi’ cattivi, un’esperienza da cancellare.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Continuare a portare la danza sui palchi dei teatri, e nelle fiere dove posso fare workshop e mostrare questa arte bellissima.
Ecco, infine, gli spazi social dove è possibile seguire Catia:
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