Il Teatro Bellini di Napoli ha vibrato ieri sera delle fragorose risate di un pubblico numeroso, accorso per assistere all’irresistibile spettacolo di Maurizio Lastrico, “Sul Lastrico”. Il comico genovese ha mantenuto fede alla sua fama, inanellando per due ore racconti e aneddoti con quella sua inconfondibile ironia e l’originale cifra stilistica degli endecasillabi, che si sono rivelati un vero e proprio lasciapassare per la comicità più genuina.
La serata è stata un crescendo di ilarità, tanto che al momento dei saluti finali, l’evidente desiderio del pubblico di ascoltare ancora le sue storie era il più eloquente degli apprezzamenti. L’ironia poetica di Lastrico non è mai abbastanza, e il segreto del suo successo risiede forse in quel tono di voce perfettamente modulato, nella genuinità con cui dipana i suoi racconti e nella scelta accurata di termini mai banali, neanche quando il registro comico lo richiederebbe.
Maurizio Lastrico si conferma una certezza per chi desidera abbandonarsi a una serata all’insegna del buonumore. La formula magica dei suoi spettacoli pare risiedere proprio nel suo stesso divertimento: un “ragazzo della porta accanto” capace di sorprendere con una battuta fulminante. A differenza di molti, Lastrico sembra aver conservato intatta quella spontaneità che lo contraddistingue, che calcando il palco di Zelig o il set di Don Matteo, traspare sempre nella sua fisicità e nella sua ironia. Un equilibrio perfetto tra istinto e tecnica recitativa che, quando incontra la sua poetica erudita, trasporta lo spettatore in un’atmosfera quasi medievale, dove un moderno cantastorie rapisce la platea con risate sincere e liberatorie.
L’artista ligure ha sfoggiato tutta la sua esperienza, spaziando dai cavalli di battaglia visti a Zelig a esilaranti improvvisazioni in dialetto napoletano, un sentito omaggio alla città ospitante che ha dimostrato una profonda conoscenza e cultura, senza mai cadere nel prevedibile. In questa mite notte di aprile, Lastrico si è rivelato l’evasione perfetta dai pensieri quotidiani, regalando due ore di risate che lasciano un piacevole ricordo.
Noto per la sua abilità di fondere una solida formazione teatrale con un’energia cabarettistica contagiosa, Lastrico ha ancora una volta incantato con il suo marchio di fabbrica: le celebri rime dantesche. Un mix unico di ironia e riflessioni sulla vita, con le sue gioie e le sue sfide, in cui il pubblico si riconosce grazie alla sua capacità di trasformare l’ordinario in straordinaria comicità.
In “Sul Lastrico”, Maurizio esplora la sua vita e la sua carriera con la consueta maestria nell’uso creativo delle rime che lo hanno reso celebre. Ma non solo: l’interazione costante con il pubblico ha reso la performance di ieri sera unica e imprevedibile, confermando la sua naturalezza sul palco. La passione per il suo lavoro emerge in ogni sua parola, trasmettendo un’energia che conquista fin dal primo istante. Il suo è un teatro vivo, che guarda al presente con la capacità di rinnovarsi costantemente.
Al termine dello spettacolo, un Maurizio Lastrico visibilmente provato dalla generosità della sua performance, ma con ancora negli occhi la scintilla della narrazione, ha salutato e ringraziato un pubblico caloroso, desideroso di continuare a sorridere ancora un po’ “sul lastrico” della sua irresistibile comicità.