PRESENTAZIONE
L’italianissima Milestone ci riporta sui tracciati del motomondiale con meccaniche più simulative e con qualche importante novità. Tra cui l’interessante modalità narrativa NINE Season 2009, una novità finalmente capace di caratterizzare il franchise nella sua cadenza annuale.
Quest’anno oltre il solito aggiornamento di scuderie, piloti e piste viene accompagnato dall’introduzione di un modello di guida più simulativo, che perde in accessibilità e richiede più impegno facendo guadagnare al titolo un certo spessore. A livello di contenuti il titolo si presenta tradizionale, riproponendo la Carriera Manageriale e le modalità di contorno a cui si aggiunge anche un multiplayer in locale via split-screen.
CONTENUTI
I contenuti da una parte ripropongono l’offerta vista nei capitoli più recenti, con l’ interessante carriera manageriale e singoli gran premi, campionati, time attack e tutorial avanzati. C’è però una grande novità: la modalità NINE Season 2009 realizzata in collaborazione con il documentarista e regista britannico Mark Neale.
Si tratta di uno story mode narrativo diviso ben trentanove scenari, divisi in diciassette capitoli e introdotti da sequenze in stile documentario, che raccontano l’impresa di Valentino Rossi nel campionato MotoGP 2009.
Non ci troveremo però a vestire sempre i panni del pilota urbinate, ma dovremo alternarci anche al comando degli altri protagonisti di quella incredibile stagione, come Pedrosa, Stoner, e Lorenzo, cercando di volta in volta di completare specifici obiettivi al fine di ripercorrere in maniera fedele quanto accaduto in quel campionato.
Il mix d’introduzione narrata, spezzoni d’interviste e sequenze filmate funziona molto bene, donando enfasi all’azione e generando una grande sensazione di coinvolgimento rispetto agli eventi, che peraltro vengono proposti con una durata ragionevolmente breve. In definitiva, un piacevole e interessante omaggio all’incredibile carriera di Valentino Rossi.
GAMEPLAY
Come precedentemente scritto MotoGP 22 spinge l’acceleratore sulla simulazione proponendo un modello di guida piuttosto intransigente il che aumenta la difficoltà generale del gioco.
Sarà abbastanza facile andare lunghi ad ogni curva anche in presenza dei numerosi aiuti disponibili. La chiave sta nella pratica: il tutorial e la MotoGP Academy si riveleranno fondamentali per comprendere il funzionamento delle meccaniche del gioco.
Alla pari di qualsiasi simulazione il titolo Milestone richiede lunghe e intense sessioni al fine di memorizzare il tutto, sperimentare eventuali modifiche all’assetto e trovare l’approccio migliore. Non si tratta di un’impresa banale, anche se le tante opzioni aiuteranno a rendere l’esperienza appagante.
Purtroppo alcuni aspetti del gioco necessitano ancora di limature: il sistema di intelligenza artificiale A.N.N.A. risulta spesso troppo aggressivo, con tagli e impatti intenzionali da parte dei piloti gestiti dalla CPU. Per fortuna le collisioni non determinano la caduta sicura come accadeva in passato, da questo punto di vista il team ha ancora del lavoro da fare e la funzione rewind non può essere sempre la risposta a tutto.
TECNICAMENTE PARLANDO
MotoGP 22 vanta una buona realizzazione grafica ma ancora una volta, e in particolare sulle piattaforme next-gen, la distanza rispetto ai giochi più blasonati risulta evidente. In particolare, i miglioramenti apportati al comparto visivo del gioco rispetto alle precedenti edizioni appaiono marginali e c’è ancora un po’ di pop-up su alcuni tracciati.
Su PS5 il gioco gira stabilmente a 60 fps e supporta i trigger analogici, il che rende bene i controlli reali della moto.
Il sonoro può contare su effetti molto realistici e la narrazione della modalità NINE Season 2009 è coinvolgente. Anche questa volta però la telecronaca di Guido Meda si limita all’ introduzione e ai commenti a fine gara , senza alcun commento durante la gara.
CONCLUDENDO
MotoGP 22 introduce l’ottima modalità NINE Season 2009, uno story mode con una forte componente narrativa in grado di caratterizzare il gioco e che si spera di ritrovare, sotto altre forme, anche nelle prossime edizioni. Al di là degli aggiornamenti che includono anche la modalità multiplayer in split-screen, un gameplay ancora più simulativo caratterizza la produzione targata Milestone, questa votata a un realismo che implica un certo impegno da parte del giocatore. Come detto la grafica è da migliorare e la IA da rivedere.