La notizia apre una questione etica di particolare interesse, per la gioia dei complottisti un volontario si è fatto impiantare nel corpo, su un palco del Mobile World Congress di Barcellona, un chip contenente tutte le credenziali necessarie per aprire la porta di casa. Il volontario ha poi dichiarato:
“E’ molto utile per me perché ho una casa automatizzata. E se volessi rimuovere il chip basterebbe un taglietto per espellerlo”
l chip ha dimensioni particolarmente ridotte: è poco più grande di un granello di sabbia ed è ricoperto di un materiale biocompatibile che lo protegge dal deterioramento a cui andrebbe incontro rimanendo sottopelle. E’ salita sul palco anche una persona a cui è già stato impiantato un chip per i pagamenti: ne ha effettuato uno semplicemente posizionando lo smartphone sul punto della pelle dove è stato impiantato il chip.
Questo di tipo di interventi rientrano nella disciplina del Biohacking che interviene sulla biologia del corpo per migliorare la performance e/o il benessere e lo stato di salute.
Fonte: Ansa