SCUOLA: I RISULTATI DELL’OSSERVATORIO MYEDU SULLA DIDATTICA E LA RICERCA JUNIOR BVA DOXA
I COMPITI A CASA PROMOSSI PERSINO DAGLI STUDENTI, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE UNA RISORSA DA SFRUTTARE PER GLI ADOLESCENTI
E IL MODELLO SCOLASTICO ITALIANO PERCEPITO DALLE FAMIGLIE
TRA I PIÙ INCLUSIVI
Tra le ulteriori evidenze dell’indagine MyEdu, rivolta alle famiglie, emerge la sensazione da parte di 7 su 10 genitori del senso di ansia a causa dello studio che spesso provano i propri figli
A pochi giorni dalla fine della scuola è positivo il bilancio sull’utilità dei compiti e sul carico di studio dell’anno scolastico appena concluso sia da parte dei genitori ma – sorprendentemente – anche da parte dei ragazzi dai 14 ai 16 anni di età. È quanto emerge dall’Osservatorio sulla didattica digitale di MyEdu, piattaforma didattica digitale fondata nel 2013 a Milano, partner del Ministero dell’Istruzione attraverso il protocollo d’intesa “per la realizzazione di azioni a supporto dell’innovazione tecnologica nella Scuola Italiana”.
Nonostante il tema dei compiti a casa sia sempre oggetto di dibattito con opinioni spesso contrastanti tra genitori, alunni e insegnanti, i risultati del sondaggio di quest’anno trovano d’accordo sia le famiglie sia, inaspettatamente, anche i ragazzi. Non solo la quasi totalità dei genitori – circa il 90% su un campione di 2.741 famiglie coinvolto da MyEdu – considera i compiti a casa utili, ma persino il 69% degli adolescenti, rispondenti all’indagine BVA Doxa “Junior 2024” per MyEdu, considera equilibrato il carico di studio a casa, il 5% lo ritiene addirittura scarso e solo il 24% eccessivo.
Un risultato che stupisce a confronto con i desideri dei ragazzi espressi nell’indagine dello scorso anno sempre a cura dell’Osservatorio MyEdu e BVA Doxa dove gli studenti sognavano una scuola senza compiti. Come spiegare questo cambiamento radicale? Sicuramente l’Osservatorio MyEdu del prossimo anno scolastico 2024/2025 punterà ad indagare un’eventuale connessione tra i compiti e il supporto dell’intelligenza artificiale. Si sa che Chat GPT o simili promettono un aiuto infallibile anche nei compiti.
Ciò che si evidenzia è che il target di ragazzi di 14-16 anni intervistati da BVA Doxa considera l’intelligenza artificiale una risorsa da sfruttare, mentre da parte delle famiglie dei bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado coinvolte da MyEdu le idee non sono ancora così chiare: quasi il 60% dei genitori non sa o la ritiene un rischio.
Un altro punto a favore della scuola, oltre al riconoscimento del ruolo dei compiti, sempre secondo l’indagine BVA Doxa, è la percezione da parte dei ragazzi dai 14 a 16 anni di un modello scolastico, quello italiano, tra i più inclusivi: il 13% dichiara sia molto inclusivo, il 38% abbastanza, il 32% si posiziona a metà della scala, mentre solo il 13% e il 4% lo considerano poco e per niente inclusivo. Atteggiamenti del tutto simili anche tra i genitori dei bambini dai 5-13 anni che esprimono il loro consenso in merito.
Si mantiene costante in questi ultimi anni di monitoraggio a cura dell’Osservatorio MyEdu il trend sulle discipline per cui gli alunni necessitano un maggior aiuto: al primo posto la matematica (24%), al secondo posto l’inglese (22%) e al terzo posto l’italiano (17%), seguono la seconda lingua straniera e arte e immagine.
Lo studio ed eventuali difficoltà connesse, secondo i genitori, possono far provare ansia ai propri figli: per il 56% questo avviene a volte, mentre per il 13% spesso e per il 3% sempre. In totale più di 7 genitori su 10 ammettono di convivere con il tema dell’ansia scolastica.
Giochi didattici per allenarsi anche nel tempo libero, mappe concettuali digitali personalizzabili ed esercizi e verifiche interattive sono gli strumenti che i genitori vorrebbero fossero a disposizione per studiare in modo più efficace.
“L’attività del nostro Osservatorio permette di monitorare la percezione delle famiglie e dei ragazzi nei confronti dell’ambiente scolastico e fornisce al contempo preziosi insight sull’evoluzione delle esigenze e delle nuove fragilità degli studenti – spiega Laura Fumagalli, presidente di MyEdu – Il nostro obiettivo è proprio quello di fornire un supporto il più concreto ed efficace possibile di pari passo con le necessità, mettendo a disposizione delle famiglie e degli studenti risorse, contenuti e strumenti che agevolino lo studio e i compiti a casa con particolare attenzione anche a chi ha disturbi specifici dell’apprendimento o bisogni educativi speciali”.
“Il dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale in ambito scolastico lascia aperti spunti di riflessione e si presume richiederà, come in tanti ambiti un cambio di prospettiva – commenta Cristina Liverani, Unit Manager BVA Doxa Kids – Come i ragazzi più grandi ci raccontano dovrà essere vista da tutti, insegnanti inclusi, come ‘una risorsa da poter sfruttare’ piuttosto che una minaccia”.
Nota metodologica – Questi dati emergono da due ricerche condotte in parallelo da MyEdu e da BVA Doxa. I dati dell’Osservatorio nazionale sulla didattica digitale sono stati raccolti su un campione rappresentativo di 2.741 famiglie italiane nell’anno scolastico 2023/2024 con figli nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado. L’indagine BVA Doxa Junior 2024, cui MyEdu aderisce, prevede 810 interviste a genitori di ragazzi tra i 5 e i 13 anni e 203 interviste a ragazzi tra i 14 e 16 anni, rappresentative dell’universo di riferimento a livello nazionale, realizzate presso il domicilio degli intervistati nel periodo tra marzo e aprile 2024.
MyEdu
Formare i docenti della scuola e sostenere le famiglie nel percorso di apprendimento dei propri figli in età scolare. MyEdu, la piattaforma di formazione digitale fondata nel 2013 a Milano, propone risorse e contenuti interattivi: lezioni, video-lezioni, attività per il ripasso e l’autovalutazione dell’apprendimento. Un pacchetto di strumenti di ausilio all’apprendimento scolastico rivolti alle scuole pubbliche e private, agli insegnanti e soprattutto alle famiglie. All’attivo conta un team interno di 35 professionisti, tra redattori, tutor, creativi, grafici e sviluppatori, oltre a una rete di consulenza esterna di formatori, professori e autori di contenuti. Numerose le collaborazioni della casa editrice che di recente ha rinnovato la partnership con il Ministero dell’Istruzione attraverso il protocollo d’intesa “per la realizzazione di azioni a supporto dell’innovazione didattica e digitale nella Scuola Italiana”. MyEdu collabora con realtà di primo piano in campo educativo come la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, il Festival della Comunicazione di Camogli, il progetto Scuola in Ospedale, il MUBA – Museo dei Bambini Milano, l’Acquario di Genova, il parco Pinocchio di Collodi e fornisce contenuti interattivi e divulgativi per le principali reti televisive per bambini tra cui Rai Scuola e Rai Gulp.