Non suona la nona sinfonia il Napoli di Spalletti, ma lo 0-0 dell’Olimpico contro la Roma non ridimensiona gli azzurri, autori di una prova autorevole contro un avversario tosto in un ambiente infuocato.
Del resto era prevedibile una reazione d’orgoglio dei giallorossi, reduci dal tennistico 6-1 subito in Norvegia contro il Bodoe Glimt: il Napoli ha però saputo assorbire la partenza veemente della Roma, prendendo progressivamente il controllo del gioco e sfiorando il gol più di una volta.
L’occasione più ghiotta l’ha avuta Osimhen a metà ripresa, su assist di Politano imbeccato a sua volta da una perla di Fabiàn: clamoroso il salvataggio sul palo di Ibanez e Mancini, che si sono schiantati sul montante pur di impedire il gol.
Da apprezzare anche la voglia degli azzurri di cercare la vittoria fino alla fine, anche a costo di perdere la partita, come dimostrano le occasioni concesse a Pellegrini e Mancini su due rarissime incertezze di Koluilbaly.
La solidità difensiva resta però una delle note più liete nella stagione del Napoli: quello di Roma è il sesto “clean sheet” stagionale, e la retroguardia azzurra è nettamente la migliore con solo tre reti al passivo.
Il pareggio dell’Olimpico ha consentito al Milan, vittorioso a Bologna in 11 contro 9, di raggiungere i partenopei in vetta alla graduatoria.
I rossoneri nell’anticipo del turno infrasettimanale di campionato hanno battuto anche il Torino, e i ragazzi di Spalletti sono dunque costretti a vincere stasera (ore 20:45) contro i Felsinei di Sinisa Mihajlovic per ritrovare la testa della classifica.
I tanti impegni ravvicinati potrebbero indurre il tecnico di Certaldo ad apportare dei cambi rispetto all’undici di Roma: difficilmente però vedremo facce nuove in difesa, dove le alternative scarseggiano, visto che Malcuit e Manolas sono infortunati e Ghoulam sta recuperando la forma migliore dopo il lungo infortunio.
Più probabile che ci sia qualche novità a centrocampo, dove Elmas potrebbe partire dall’inizio visto il cattivo periodo di forma di Zielinski, e Demme si candida a dare un po’ di respiro ad uno tra Fabiàn ed Anguissa.
In avanti è difficile che Spalletti si privi di Osimhen ed Insigne, mentre è quasi certo l’impiego di Lozano al posto di Politano.
Il bilancio delle 62 sfide interne tra Napoli e Bologna in Serie A sorride agli azzurri, vittoriosi in 29 occasioni e sconfitti 10 volte con 23 pareggi.
L’ultimo precedente vide la squadra allora “allenata” da Gattuso imporsi 3-1 lo scorso 7 Marzo, con la doppietta di Insigne ed il gol di Osimhen: il centravanti nigeriano non segnava dalla gara di andata, e con quella rete si sbloccò dando il via ad un finale di stagione in crescendo.
L’anno prima fu invece il Bologna ad imporsi a sorpresa, in rimonta, contro il Napoli di Ancelotti: il 1 Dicembre 2019 Skov Olsen e Sansone resero inutile il vantaggio firmato da Llorente.
Sono invece passati quasi 10 anni dall’ultimo pareggio: il 16 Gennaio 2012 fu Cavani, su rigore, ad evitare la sconfitta dopo il vantaggio rossoblu firmato da Acquafresca.
Spalletti, che domani non sarà presente in panchina dopo l’assurda espulsione del post partita di Roma, ha giustamente sottolineato che il tentativo di tornare in testa è uno stimolo, da vivere senza particolari pressioni.
Vincere però sarebbe importantissimo, sia per riagganciare i rossoneri che per tenere a distanza le altre pretendenti ai posti Champions.
Gli uomini di Mihajlovic hanno mostrato carattere e qualità contro il Milan: serviranno la solidità dell’Olimpico e la concretezza delle sfide contro Sampdoria e Udinese per portare a casa altri tre importantissimi punti.