Torna la Serie A, dopo la sosta durante la quale molti giocatori del Napoli sono stati protagonisti con le rispettive Nazionali, compresa l’Italia di Spalletti, eliminata dalla Germania nei quarti di Nations League.
Raspadori, Buongiorno, Di Lorenzo e Politano hanno ben figurato in un doppio confronto in cui comunque, al di là del risultato, sono emersi tutti i limiti della nostra selezione, compresi quelli di un tecnico di cui, come spesso capitato in passato ad allenatori, giocatori e fenomenali DS, la piazza di Napoli ha saputo esaltare le qualità e nascondere i difetti, valorizzandone percorso e carriera anche oltre i propri meriti.
Al di là delle prestazioni confortanti dei vari Gilmour, McTominay e Lukaku, autore di una splendida doppietta valsa al Belgio la qualificazione in semifinale di Nations League ai danni dell’Ucraina, la migliore notizia per Conte è che, fatta eccezione per Anguissa, i Nazionali sono rientrati alla base senza grossi problemi fisici.
Il tecnico salentino avrà quindi molte alternative a disposizione per l’importantissima sfida in programma stasera (ore 20:45) Al “Maradona” contro il Milan di Conceicao, reduce da due vittorie in rimonta contro Lecce e Como ma ancora in palese difficoltà dal punto di vista del gioco e delle prestazioni.
Con il rientro di Neres, Conte ritrova l’elemento di maggiore imprevedibilità, ma è costretto, come detto, a rinunciare ad Aguissa ed anche a Spinazzola, che non sarà della partita per problemi muscolari.
Se in difesa e a centrocampo sembrano esserci pochi dubbi, con Olivera titolare anche se reduce da una lunga trasferta transoceanica, il rebus resta l’attacco.
Bisognerà infatti capire se verrà confermato Raspadori, l’uomo più in forma del momento, e con lui il 3-5-2 visto nell’ultimo mese e mezzo, o verrà riproposto l’ex esterno del Benfica, con conseguente ritorno al 4-3-3.
Sembrano escluse altre varianti tattiche, compreso quel 4-3-2-1 che avrebbe consentito l’utilizzo di entrambi, concedendo un turno di riposo a un Politano apparso stanco, e il cui utilizzo a partita in corso avrebbe potuto risultare particolarmente efficace.
Il Napoli è in vantaggio nel computo dei 76 scontri diretti giocati in casa in Serie A, con 29 vittorie a fronte di 24 sconfitte, ma non batte il Milan a Fuorigrotta addirittura dal 25 Agosto 2018, quando una doppietta di Zielinski e un gol di Mertens consentirono alla squadra allora guidata da Ancelotti di rimontare dal doppio svantaggio e imporsi sui rossoneri di Gattuso.
Anche nella scorsa stagione gli azzurri di Garcia recuperarono da uno 0-2, firmato Giroud, ma il gol di Politano e la splendida punizione di Raspadori valsero “soltanto” il pareggio: era il 29 Ottobre 2023.
L’ultima vittoria del Milan risale a pochi mesi prima, ed è una di quelle difficili da dimenticare: il 2 Aprile 2023 il Napoli di Spalletti, che si apprestava a concludere la sua trionfale cavalcata scudetto, fu travolto dagli allora Campioni in carica con un eloquente 0-4 firmato da Brahim Diaz, Saelemakers e da una doppietta di Leao.
Difficile pensare che quella disfatta non abbia inciso sulla doppia sfida di Champions League che si sarebbe giocata poche settimane dopo, e che vide infatti i rossoneri passare il turno e negare ai partenopei l’accesso a una storica semifinale.
La sfida contro i rossoneri rappresenta uno snodo cruciale in quella che si preannuncia come una difficile, ma possibile, rincorsa all’Inter, capolista e logica candidata al bis scudetto: il Napoli infatti ha il diritto e il dovere di provare a sognare ancora, ma per farlo deve tornare a vincere, a partire da stasera.