Il Napoli di Spalletti cala il poker sul tavolo della Serie A: quarta vittoria in quattro partite, e quattro gol rifilati all’Udinese nel “Monday Night” della Dacia Arena, al termine di una prestazione scintillante.
Non era facile, all’indomani dell’impegnativo match di Leicester, dominare a domicilio i friulani reduci da 7 punti in 3 partite, ma gli azzurri dopo la partenza sprint dei padroni di casa hanno preso il totale controllo del match, mostrando un calcio di altissimo livello e finendo in goleada.
Tutte di splendida fattura le reti dei partenopei, e soprattutto nei primi 3 gol si è vista la mano del tecnico: l’imbucata di Mario Rui per Insigne (autore del pallonetto ribadito in rete da Osimhen) alle spalle degli esterni è stata una giocata riproposta più volte durante la partita su entrambe le fasce, a dimostrazione che fosse stata lungamente studiata.
Anche il secondo ed il terzo gol, siglati dai due centrali di difesa sugli sviluppi di due schemi perfettamente riusciti su palla inattiva, premiano il lavoro svolto in allenamento.
La capacità di gestire i ritmi, alternando pressing feroce e possesso palla, i pochissimi tiri concessi agli avversari (il Napoli ha la miglior difesa del campionato con soli due gol subiti), e soprattutto la serenità e la consapevolezza mostrate nei momenti delicati di questo inizio stagione, sono un’ulteriore prova di quanto Spalletti abbia già inciso sulla squadra in pochi mesi, sia dal punto di vista tecnico-tattico che mentale.
Dopo lo show di mercoledì, è tanto difficile quanto necessario frenare gli entusiasmi, visto che il Napoli, capolista per 24 ore (l’Inter vittoriosa nell’anticipo di Firenze ha scavalcato gli azzurri), è chiamato subito a confermarsi stasera a Marassi (ore 18:30) contro la Sampdoria di mister D’Aversa.
I blucerchiati, reduci dal convincente successo di Empoli, hanno già fermato in casa sul 2-2 l’Inter Campione d’Italia, ma oltre al valore degli avversari a pesare sulla prestazione degli azzurri potrebbe essere la fatica, visto che quella di Genova sarà la terza trasferta in 8 giorni per Insigne e compagni.
Tra l’altro, Spalletti non recupera nessuno degli infortunati Demme, Lobotka, Mertens e Ghoulam, e dunque si profila un altro match con pochissimi cambi a centrocampo.
L’unica novità in mediana dovrebbe essere rappresentata dall’impiego di Zielinski, al posto del positivo Elmas ed a supporto dell’ottima coppia Fabiàn-Anguissa, con lo spagnolo letteralmente rivitalizzato a fianco del camerunense.
In difesa potrebbe ritrovare spazio Manolas, anche se l’ottimo Rrahmani di Udine meriterebbe la riconferma, mentre in attacco dovrebbe esserci la solita staffetta tra Politano e Lozano, con il messicano, tornato finalmente al gol (e che gol!) candidato a giocare dall’inizio.
Il Napoli è in vantaggio nel computo dei 54 precedenti disputati a Genova tra le due squadre in Serie A, con 21 successi a fronte di 16 vittorie blucerchiate e di 17 pareggi.
E’ proprio il segno “X” quello che manca da più tempo: il 1 Dicembre 2014 fu Duvan Zapata, doppio ex dell’incontro, ad agguantare in pieno recupero la Samp dopo il vantaggio di Eder.
L’ultima vittoria della Sampdoria, il 3-0 del 2 Settembre 2018 con doppietta di Defrel e splendido tacco del “solito” Quagliarella, fu anche la prima sconfitta del Napoli targato Ancelotti, mentre l’ultimo blitz azzurro fu siglato da Fabiàn ed Osimhen lo scorso 11 Aprile.
Quella vittoria illuse gli azzurri, in grande rimonta, di poter agguantare la Champions, sfumata nella tragica serata di Napoli-Verona.
Un successo stasera, in un match così delicato, potrebbe scacciare definitivamente quei fantasmi, e costituirebbe una grande prova di maturità, regalando a Spalletti ed ai suoi legittime ambizioni di un campionato di vertice.