Band romana che si forma a Roma nel 2012, i Disco Zodiac, inizialmente nasce come cover band degli Artic Monkeys, ma che in breve tempo comincia a lavorare ad inediti. Nel 2014, infatti, viene fuori il loro primo singolo Astratte Deduzioni, che rimane in vetta alle classifiche della musica indie per più di quattro settimane, consentendogli di partecipare al Postepay Rock in Roma Factory aggiudicandosi il premio della giuria e consentendogli l’anno successivo di partecipare al Rock in Roma. Dopo numerosi concerti, viene pubblicato un nuovo singolo: Della Città, che diventa un vero e proprio successo. Il 4 ottobre 2019 esce Vino, il loro ultimo singolo e che fa da preludio alla prossima uscita di un album completo, che vedrà la luce nel 2020.
La loro musica viene definita “retro-pop”, ma è la nuova espressione della musica indie-pop, con tecnica e musicalità che li distinguono e li rendono unici nel loro genere. La band è composta da: Alessio Modica (voce e chitarra), Lorenzo Lambusta (chitarra), Marco Pula (batteria), Jacopo Pisu (basso), Michele Tortora (tastiere).
I Disco Zodiac ci hanno concesso quattro chiacchiere:
Il 4 ottobre è uscito il vostro nuovo singolo “Vino”. Di cosa parla? A chi è rivolto?
“Vino” è una canzone che parla di due persone in fuga, spinti da una serata a base di vino, dando sfogo ai loro rimorsi non dichiarati… È per tutte le persone che hanno ancora voglia di ascoltare musica suonata e che magari cercano qualcosa, non di nuovo, ma di diverso. Suona come un brano del 1980, ma in chiave moderna, era esattamente quello che volevamo ottenere e grazie alla produzione di Marta Venturini siamo riusciti a tirarlo fuori.
Il vostro genere viene definito “retro-pop”, cioè un richiamo alle sonorità che spaziano dagli anni ‘60 ai ’90. Si potrebbe invece definire il nuovo genere degli anni 2000?
Ci divertiamo a mischiare le cose che ci piacciono per dare forma e senso a qualcosa di nuovo. Certo ci sono molti richiami alla musica passata in questo brano, ma cerchiamo di spaziare in ogni brano. Non crediamo possa essere un nuovo genere di tendenza, sicuramente è qualcosa di diverso rispetto a quello che si trova nelle playlist di oggi.
Una produzione con Marta Venturini che ha già lavorato con Calcutta, Viito… Che rapporto avete?
La chiamiamo Maestra Marta, come fossimo a scuola. Lei ha capito da subito la particolarità delle nostre canzoni e ci ha illuminato sulle scelte da prendere, è sempre molto divertente e stimolante passare le giornate in studio tutti insieme.
A breve partirà un tour? Ci fornite un po’ di date?
Attualmente siamo molto concentrati sulla release dei nostri singoli e sulla chiusura dell’album che uscirà il prossimo anno, quindi per ora non abbiamo date sicure in programma, ma basta seguire le nostre pagine social per ogni aggiornamento.
Attendiamo con impazienza l’uscita dell’album!