Nessuna celebrazione triste o malinconica per ricordare Annalisa Durante, vittima innocente di camorra, uccisa quindici anni fa, il 27 marzo 2004, in uno scontro a fuoco tra esponenti di clan rivali.
L’associazione Annalisa Durante la ricorderà oggi, alle 18:30, nella biblioteca che porta il suo nome, fortemente voluta dal papà Giannino, allestita all’interno dello spazio comunale Piazza Forcella. E lo farà nel solco dell’impegno quotidiano di promozione della lettura, ospitando la presentazione di un libro divertente: “Otto e un quarto”, scritto da Paquito Catanzaro per Homo scrivens edizioni. Interverranno l’assessore alla Cultura Nino Daniele, lo scrittore Pino Imperatore, la giornalista Emanuela Sorrentino, l’editore Aldo Putignano e i rappresentanti del Sindacato unitario giornalisti della Campania, che proprio recentemente ha sottoscritto un protocollo di intesa con l’associazione per promuovere insieme i diritti civili e i valori della legalità.
In questi quindici anni l’associazione ha voluto sempre più «cavare il miele dalla morte», come ha sottolineato Roberto Benigni, per quel cambiamento di Forcella sognato da Annalisa, che, nelle ultime pagine del suo diario, scriveva: «Non mi piace vivere qui, anche se poi litigo sempre con i miei amici di scuola quando mi sfottono e dicono che Forcella è un posto brutto e che sono meglio i Tribunali. Io mi arrabbio e rispondo che Forcella è bella, bellissima. Dico una bugia: però non gli voglio dare soddisfazione».
Ecco, quindi, incontri di promozione della lettura, laboratori teatrali con le donne di Forcella e gli immigrati, attività di gioco e di educazione musicale per bambini (Baby song), supporto psicologico e nutrizionale, iniziative di sviluppo del turismo sostenibile (progetto Ntl – Napoli turismo & legalità). E «prossimamente sarà siglato un “Patto locale per la lettura”, sotto l’egida del Cepell, il Centro per il libro e la lettura del Mibac» precisa Giuseppe Perna, presidente dell’associazione Durante.
Sono tutte iniziative promosse con i sempre più attivi soggetti del terzo settore, del commercio e delle istituzioni presenti a Forcella, tutti determinati a “fare sistema”: tra questi, parrocchie, scuole, teatro Trianon Viviani, Sindacato unitario giornalisti della Campania, fondazioni di comunità, Consulta della seconda Municipalità, Agora, Assogioca, Avventura di latta, Femminile Plurale, Fiab Cicloverdi, Legambiente – parco letterario Vesuvio, Manallart, 180° Meridiano, Meti, Muricena teatro, Parte Napoli, i Ragazzi di Scampia, Rinascita Forcella, Soma&Psiche, Teatri di Seta, i Teatrini e Zonta.
«Abbiamo ricevuto la visita istituzionale del capo del Governo Giuseppe Conte e di sottosegretarî, di amministratori regionali e comunali, con alcuni dei quali operiamo in sinergia, di prefetto e questore – puntualizza Perna –: però le istituzioni, alle quali consegnammo una proposta che aspetta ancora di essere attuata, dimostrano complessivamente di non avere la capacità e la volontà di redigere un programma interistituzionale per Forcella». «Per questo dobbiamo agire noi, con la Rete del Terzo settore e in sinergia con le istituzioni che ci vogliono stare – conclude Perna – e, in tal senso, nel salutare con attenzione e interesse anche il progetto della “Casa di vetro” dell’associazione l’Altra Napoli, annunciato in questi giorni sulla stampa, rinnoviamo l’appello per cambiare Forcella: tutti insieme!».