Il quartiere deve il suo nome al fatto che in origine fosse una zona paludosa sovrastata dalla collina dove attualmente c’è il cimitero e dove il re si recava per effettuare battute di caccia.. Da “poggio reale” è quindi derivato il nome del quartiere che è diventato Poggioreale
Il quartiere di Poggioreale ospita ilTribunale cittadino, la Procura della Repubblica, la sede del Consiglio regionale della Campania, il Distretto militare, la sede INAIL, da alcuni mesi la sede del principale quotidiano cittadino, il mattino, il Cimitero Monumentale, il cimitero centrale della città nonché il noto penitenziario da cui prende il nome: Carcere di Poggioreale
Il quartiere mostra anche luoghi dismessi e decentrati, (come ad esempio il vecchio mercato ortofrutticolo, l’ex macello comunale, la vecchia centrale del Latte),
Nel quartiere convivono difficili situazioni di disagio sociale, con altre che invece hanno rilevanti potenzialità di sviluppo.
Il carcere di Poggioreale, che è stato intitolato al vicedirettore Giuseppe Salvia assassinato dalla camorra, fu costruito nel 1914. Il progetto del carcere Giudiziario, ebbe inizio nel 1905 per far fronte al sovraffollamento delle carceri in funzione all’epoca: Vicaria (Castel Capuano), Carcere del Carmine, il Forte di Vigliena. La prigione di Poggioreale è stata sempre accostata a rappresentazioni negative. Scuola del crimine, inferno, sovraffollamento, fino alla cella zero di cui si è parlato fino a qualche anno fa. Se facciamo una ricerca su google, Wikipedia lo definisce «il carcere peggiore d’Italia, sia per i diritti umani che per il degrado».