Napoli Basket – Virtus Segafredo Bologna 93-88 (20-20; 44-44; 69-66)
Il colpo che non ti aspetti: guidato, finalmente, da Pullen e Zubcic, autori di 25 punti a testa, il Napoli Basket batte la Virtus Bologna e torna a sperare nella permanenza in Serie A.
Valli schiera in quintetto Pangos insieme a Pullen, Zubcic, Woldetensae e Totè, mentre coach Ivanovic risponde con Pajola, Belinelli, Cordinier, Diouf e Akele.
E’ Pajola ad aprire le danze dalla distanza, ma Pullen e Zubcic firmano il primo vantaggio napoletano (5-3); il n. 0 partenopeo segna ancora da 3, imitato da Pangos, ma Bologna resta avanti con 3 canestri di Zizic (11-13).
Napoli trova ancora il canestro da lontano con Woldetensae, e prova a sfruttare l’antisportivo fischiato al…fischiatissimo Belinelli, allungando sul 20-14 grazie al canestro di Zubcic e ai liberi di Pullen.
La Virtus resta a contatto grazie ai liberi di Shengelia, e il primo quarto si chiude in perfetta parità a quota 20.
Egbunu si iscrive alla partita, ma altri 3 liberi, stavolta di Morgan, consentono alle V nere di tornare avanti; gli ospiti caricano Napoli di falli e, pur senza segnare dal campo, allungano 22-25.
Gli azzurri si inceppano in attacco, e sul contropiede finalizzato da Zizic Valli chiama il secondo timeout in pochi minuti; Zubcic rompe il digiuno con 5 punti in fila, ma gli arbitri, fin troppo fiscali con i padroni di casa, si ergono a protagonisti sorvolando su una clamorosa protesta di Shengelia.
Napoli reagisce di nervi, trovando con un’altra tripla di Zubcic e la bimane di Totè il nuovo vantaggio (32-31), che fa esplodere il pubblico e induce Ivanovic al timeout.
Pangos realizza da casa sua, Pullen segna col fallo, ma Polonara e Shengelia spengono gli entusiasmi e tengono la Virtus a contatto (38-37).
Cordinier risponde a Zubcic, De Nicolao è freddo dalla lunetta, ma Bologna sfrutta la zona cui Napoli è costretta dalla situazione falli, e un incredibile canestro di Belinelli a fil di sirena manda le due squadre all’intervallo lungo ancora in perfetta parità a quota 44.
Diouf segna a inizio ripresa, ma Pullen risponde con una tripla da centrocampo e Zubcic lo imita subito dopo, costringendo Ivanovic a una sospensione immediata; Morgan e Tucker replicano da lontano, ma Pullen tiene Napoli avanti dalla lunetta (55-52).
Woldetensae recupera e segna, Totè schiaccia a una mano sull’assist di Pullen, e sul massimo vantaggio azzurro (61-54) Ivanovic è costretto a un nuovo timeout.
Zubcic risponde da 3 a Belinelli, dopo un fischio più che dubbio a suo favore, ma Hackett e Cordinier firmano il 7-0 che riporta subito Bologna in parità (64-64).
Pangos realizza dall’angolo, Egbunu risponde a Zizic, e i padroni di casa arrivano all’ultimo intervallo avanti 69-66.
Zubcic gonfia ancora la retina dalla distanza all’inizio del quarto decisivo, Egbunu completa il gioco da 3 punti, e la tripla del lungo croato vale la doppia cifra di vantaggio per Napoli (78-68).
Pullen risponde al “solito” Belinelli, che però tra falli e tecnici lucra altri punti dalla lunetta; la partita, già tesa, si infiamma con uno scontro tra Woldetensae e Shengelia, che porta al tecnico per l’azzurro e all’espulsione per il georgiano, già graziato nel primo tempo.
Bologna resta concentrata e accorcia ulteriormente con i liberi di Akele (81-79), mentre Napoli sembra aver smarrito lucidità in attacco; Pangos trova una tripla e 2 liberi preziosissimi, ma Diouf e Cordinier rispondono colpo su colpo, e Tucker pareggia dall’angolo a quota 86.
Pajola subisce fallo da Totè e porta avanti i suoi, ma Pullen risponde con un’altra tripla; Pangos sbaglia una grande occasione, ma Pullen lucra un fallo in attacco e uno in difesa, realizzando dalla lunetta.
L’alley oop della guardia azzurra per Totè, a 15″ dalla fine fa quasi crollare il palazzo, e l’infrazione di passi di Tucker chiude i giochi: Napoli vince, con merito, 93-88 e resta in corsa per la salvezza.
Valli dopo il match predica calma: “la strada è ancora lunga, ma dovremo giocare sempre con questa determinazione e questa lucidità.”
Napoli è attesa dal delicatissimo derby di Scafati, ma con il cuore messo in campo stasera, tutto è ancora possibile.