Nebbia e alberi sotto, primavera distrutta…. E’ così che comincia l’avventura dei RadioMuzak, band campana composta da Luca Martino (chitarra e voce), Raffaele Terlizzi (batteria) e Luciano Pizzella (basso e sinth): un viaggio che loro stessi definiscono “Meta-Musicale”, poichè va oltre la musica, trapassandola.
Nonostante il presente sia ancora un “Foglio bianco con poche parole”, la band ha all’attivo un Album omonimo del 2019. Dopo vari tentativi trovano la loro stabile ed esplosiva formazione con l’ingresso nella band di Luciano Pizzella, produttore di musica elettronica, bassista e polistrumentista.
ognuno: Nun parlammo chiù, Maria, Cammenavo co sole, Paura, Nun t’avvilì, Raggio ‘e sole, Motosega e purtun, Num me trovo, Afor chiove, Nun te fermà.
Prodotto da S.A.K.O. Project Studio, con la Direzione Artistica di Francesco Borrelli, RadioMuzak è il disco d’esordio della band.
Ho voluto confrontarmi con il gruppo per conoscerli meglio.
Un rock che “sfonda”: quanto vi rispecchia questo genere musicale?
Luca (Chitarra e Voce): La risposta è poco se si intende potenza misurata di decibel. La nostra intenzione è sfondare il muro delle convenzioni sociali come il lavoro, la famiglia, l’amicizia… Questo è l’intento.
– Luciano (Basso):
Gli sforzi vanno sempre in un’unica direzione: fare una musica che non scende a compromessi e arrivi ad una platea il più vasta possibile. Ovvio che successo e popolarità è nei desideri di chiunque, è innegabile, ma non è sicuramente una nostra ossessione.
– Raffaele (Batteria):
Ognuno di noi ha approcciato nella sua esperienza individuale tantissimi generi, e personalmente non riesco a sceglierne uno in particolare a cui dedicare tutto, penso piuttosto che scegliere un genere di riferimento equivalga a scegliere un modo di dire le cose, un linguaggio…
Per me il Rock è il linguaggio che più di tutti è libero da fronzoli e “infiocchettature” varie, quello che ci permette di raccontare le nostre storie con maggiore efficacia e schiettezza…
Diciamo che da un certo punto di vista è la stessa scelta che abbiamo fatto con i testi in napoletano, quella di cercare il modo di dire le cose nella maniera più viscerale possibile.
Credo che con RadioMuzak sia venuto fuori un disco Rock soprattutto per un motivo: non riusciamo ad ascoltare e “vivere” del buon vecchio Rock da un bel po’ e penso che a tutti noi, in fondo in fondo, mancasse l’adrenalina che un concerto Rock riesce a mettere in circolo!
Ve lo devo dire mi siete piaciuti veramente molto… Avete uno stile originale ma che allo stesso tempo non è sopra le righe. A quali artisti vi ispirate?
– Luca:
Fortunatamente, anche se è partito da poco il nostro tour, stiamo avendo delle ottime risposte, c’è ne accorgiamo dal calore dei nostri concerti. Le ispirazioni sono varie, partono dagli anni ’70, Jimi Hendrix, cream, Led Zeppelin in primis per arrivare a tempi più moderni e quindi Jack White soprattutto.
– Luciano:
I riferimenti musicali sono pressoché infiniti e mutevoli. Ognuno di noi ha un precedente percorso musicale diverso anche se c’è una radice musicale comune che affonda negli anni d’oro del rock, come diceva Luca. Questo sicuramente ci accomuna e fa da collante per una straordinaria intesa sia in studio che live ed è il baricentro per le nostre divagazioni individuali.
– Raffaele:
Abbiamo cercato di ottenere uno stile che fosse denso di significato ma asciutto e diretto nella forma, Hendrix continua ad essere un punto di riferimento soprattutto emotivo, aldilà dei discorsi tecnici che sono in continua evoluzione.
Trovo la formazione in trio affascinante ed indubbiamente ha molto a che fare con il sound che ne risulta, ogni strumento ha parecchio “spazio” sonoro per esprimersi, ma allo stesso tempo ognuno è un pilastro su cui bisogna poter contare..
Nella ricerca del nostro sound non possiamo non citare Francesco Borrelli, che ci ha aiutato a definirlo attraverso la sua direzione artistica e il suo sound-engineering, partecipando con noi agli arrangiamenti e alla realizzazione di tutto questo progetto.
“RadioMuzak” è il vostro primo album?
– Luca:
Nonostante varie altre esperienze individuali, ed altri lavori, questo è il nostro primo album in studio, frutto di tre anni di lavoro.
– Raffaele:
Si, RadioMuzak è il nostro primo Album, uscito lo scorso 20 Luglio su tutte le piattaforme digitali bit.ly/RadioMuzakSpotify – bit.ly/RadioMuzakAlbum – bit.ly/RadioMuzakTube, ha avuto una lunga gestazione ed è stato presentato dal Video di “Cammenavo c’ ‘o Sole” ( Guarda qui: bit.ly/RadioMuzakSingolo ).
Tra qualche giorno abbiamo le riprese del video del secondo Singolo “Maria”, intanto alcune nuove idee già ci frullano per la testa e non è escluso che qualche anteprima la sentirete già nei prossimi concerti…
Dateci un pò di date delle vostre prossime esibizioni. Dove è possibile acquistare il vostro album?
– Raffaele:
Il tour sta andando molto bene, ed è stata una bellissima sorpresa per noi, dato che come RadioMuzak siamo appena decollati…
Abbiamo tenuto i primi concerti al “Black House Blues” di Avellino e al “Mamamù” di Napoli, dove abbiamo anche presentato il disco nella sua forma fisica…
Le prossime date cominciano oggi:
Venerdì 8 Novembre – Periferica Konnection – Fisciano (Sa)
Venerdì 15 Novembre – Vabuò Bistrot – Arienzo San Felice (Ce)
Sabato 23 Novembre – First Floor Club – Pomigliano D’Arco (Na)
Sabato 7 Dicembre – Double Bro – Avellino
Venerdì 20 Dicembre – Bar delle Rose – Sarno (Sa)
Venerdì 10 Gennaio – ArcheoBar – Napoli
Sabato 25 Gennaio – Circolo Culturale Happy Days – Napoli
Arriveranno a breve ulteriori appuntamenti…
E’ possibile Acquistare il disco “RadioMuzak” in tutti i nostri concerti, o scrivendo direttamente a radiomuzakband@gmail.com (se siete nostalgici del supporto fisico)
in alternativa lo trovate on-line a questo link: bit.ly/RadioMuzakAlbum
Il loro rock, pungente ed “energetico” ci trasporta in un’altra dimensione, appassionando, empatizzando e facendoci sentire piena parte di quel tutto.