ANTEFATTO
Pubblicato originariamente su PC e Nintendo Switch lo scorso agosto, Road 96 è il terzo titolo prodotto dello studio DigixArt, autori di Lost in Harmony del 2016 e 11-11: Memories Retold pubblicato due anni dopo. Il 14 aprile Road 96 è sbarcato infine sulle console Sony e Microsoft di nuova e vecchia generazione.
In tutte le sue precedenti produzioni DigixArt ha espresso in modo esplicito la propria visione politica della società in cui viviamo. Anche in Road 96 pur narrando eventi frutto di fantasia, lo studio prosegue con la sua linea in modo, forse, anche più esplicito. Il gioco è ambientato nel 1996 in uno stato fittizio chiamato Petria, un Paese molto simile agli Stati Uniti odierni. Petria è guidata dal presidente Tyrak, una controversa figura che detiene il controllo dell’intera struttura governativa.
A Tyrak si contrappongono le Brigate Nere, un gruppo terroristico che intende, con ogni mezzo possibile, destituire il presidente in carica. Il tutto si svolge poco prima le elezioni politiche che cadranno proprio in occasione del decimo anniversario di un tragico evento durante il quale le Brigate Nere furono incolpate dell’uccisione di decine di vittime innocenti.
GIOCABILITA’
All’interno di questo complesso scenario il giocatore vestirà i panni di un ragazzo che ha preso la difficile decisione di abbandonare la sua casa e la sua famiglia per cercare di fuggire dalla tirannia di Tyrak.
Lo scopo del giocatore sarà quello di scappare dal Paese e raggiungere l’agognata libertà. Il gioco si sviluppa in un numero variabile di episodi della durata di un’ora ciascuno in scenari generati proceduralmente (casualmente n.d.r.), quindi ogni viaggio sarà differente e ogni protagonista vivrà la propria storia.
All’inizio dell’avventura il protagonista avrà con se solo pochi spiccioli, bisognerà cercare di sopravvivere quello che si riuscirà a trovare. Il viaggio non sarà semplice: le difficoltà non saranno poche e bisognerà amministrare con saggezza le poche risorse a disposizione. Molto importante l’ indicatore di energia; si svuoterà o riempirà compiendo svariate azioni come mangiare, riposare o percorrere lunghe distanze a piedi: ogni gesto dovrà essere ponderato con attenzione, perché una decisione sbagliata potrebbe compromettere l’avventura anche in maniera definitiva.
E’ bene specificare però che Road 96 t non è un gioco survival, non bisognerà accumulare risorse e non bisognerà affrontare animali feroci: il problemi verranno dalle persone che incontrerà il protagonista e dai pericoli della strada. Il fulcro dell’esperienza sarà comunque l’interazione con i personaggi secondari. In Road 96 ci saranno 8 personaggi secondari che vivranno delle storie interconnesse tra loro che avranno come punto di contatto i tragici eventi del 1986.
Dialoghi e interazioni saranno l’aspetto fondamentale del gameplay: gli 8 comprimari saranno mossi da ideali e scopi ben precisi che si scopriranno man mano; il giocatore mediante delle risposte a scelta multipla otterrà dei bivi narrativi che faranno evolvere la storia in modo diverso. Stringere rapporti con questi personaggi poterà inoltre dei vantaggi concreti come dei potenziamenti che si potranno sfruttare per procedere più agilmente nell’avventura: si potrà imparare, per esempio, a scassinare le serrature e hackerare dispositivi elettronici per accedere ad aree precedentemente precluse, ma anche sbloccare nuove tipologie di interazioni durante i dialoghi.
Nonostante la frammentazione generata dalla struttura ad episodi, la trama del gioco procede in modo fluido; i personaggi principali sono ben caratterizzati ed approfonditi, anche se si cade molto spesso in stereotipi già visti in tante altre produzioni. Il sistema dei dialoghi a scelta multipla, inoltre, a volte sembra piuttosto “guidato” e tendenzialmente inutile. L’esperienza rimane comunque godibile, il giocatore avrà la costante preoccupazione di aver fatto delle scelte negative che influenzeranno l’avventura in modo nefasto.
TECNICAMENTE PARLANDO
Il comparto tecnico di Road 96 non fa certo gridare al miracolo: il team di sviluppo non dispone certo delle risorse economiche dei grandi colossi dell’industria videoludica, e si vede: il gioco muove decisamente pochi poligoni, vengono ripetuti diversi modelli e le animazioni sono a volte legnose. Lo stile grafico propone un tratto stilizzato che ben si sposa ai modelli piuttosto grezzi dei personaggi e delle ambientazioni.
La generazione procedurale degli scenari consentirà al giocatore di visitare decine e decine di luoghi differenti e sebbene non si incontreranno mai grandi città o insediamenti particolarmente complessi o popolosi, le ambientazioni riusciranno a regalare diversi scorci mozzafiato.
Anche il versante sonoro non eccelle; i brani presenti all’interno del gioco non sono molti e alcuni di essi tenderanno a ripetersi . Tuttavia, i brani utilizzati spiccatamente anni ’90 di alcune musicassette che si potranno ritrovare nelle varie location fanno il loro dovere.
La versione PlayStation 5
Le versione Playstation 4 e PlayStation 5 sono piuttosto simili: d’altro canto con una produzione così tecnicamente economica e con un motore grafico così leggero non era difficile immaginare risultati diversi. Ci si aspettava però una maggiore cura nell’implementazione del DualSense dellaPlayStation 5, le cui peculiari funzionalità saranno usate solo durante l’uso della sparachiodi, unica “arma da fuoco” presente nel gioco che fa uso dei grilletti adattivi del gamepad. Sarebbe stata decisamente più gradevole una maggiore implementazione del feedback aptico che ben si sarebbe sposato con i terreni rocciosi ed irregolari che si incontreranno durante tutto il gioco. Un vero peccato!
CONCLUDENDO
Non è difficile dare un giudizio su Road 96: si tratta di un gioco che fa della trama e della suspance i suoi punti di forza con una trama ed una serie di personaggi piuttosto interessante, malgrado diversi clichè. Alcune volte sembra che le nostre scelte siano inutile e parlare del comparto tecnico è superfulo dato che si metterebbe troppo il dito nella piaga. Un gioco consigliato a chi cerca in un gioco una trama interessante, dei personaggi ben caratterizzati e che non dia peso all’aspetto tecnico dell’esperienza.