NAPOLI – Fresco vincitore del Premio Ubu 2018 come “Miglior Spettacolo dell’Anno”, Overload della compagnia Sotterraneo arriva a Napoli, per la prima volta e in esclusiva cittadina, al Teatro Area Nord di via Nuova Dietro la Vigna 20 (zona Piscinola). Lo spettacolo andrà in scena sabato 2 febbraio alle ore 20,30 e domenica alle ore 18 per la stagione 2018-19 “Confini aperti”.
Per il secondo anno consecutivo, è un teatro di periferia, il Teatro Area Nord, a portare a Napoli lo “Spettacolo dell’Anno” dei Premi Ubu, scelto per il proprio cartellone prima dell’assegnazione del riconoscimento. Lo scorso anno, infatti, presentò al Politeama Macbettu di Alessandro Serra (premio 2017).
«La presenza di questi spettacoli – affermano i direttori artistici Lello Serao e Hilenia De Falco – dà forza al nostro cartellone, che al di là di premi e riconoscimenti, ospita artisti e compagnie che si attestano come eccellenze nella scena contemporanea. A noi il compito di monitorarle e portarle all’attenzione del pubblico della nostra città».
Overload, già vincitore del premio Best of BE Festival tour 2016 a Birmingham, è ideato e diretto da Sotterraneo ed è interpretato da Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati e Giulio Santolini. Il suo concept è di assoluta attualità: una riflessione del vivere in relazione con la multimedialità e la connettività perenne, realizzata in una messinscena dinamica e interattiva. Si legge nella presentazione: «Fra distrazioni di massa e mutazioni digitali, ci muoviamo immersi in un ambiente aumentato dai media. Sovrastimolati dalle informazioni, viviamo in uno stato di allerta continua che gli antichi conoscevano solo in battaglia. Il rumore di fondo cresce in tutto il pianeta. Non dovremmo forse fare più silenzio e prestare più attenzione?». «Overload – prosegue – mette in scena lo scrittore americano David Foster Wallace nell’atto di pronunciare un discorso, che assume presto la struttura di un ipertesto dove link improvvisi innescano possibili azioni e immagini, creando una rincorsa continua a contenuti extra che solo il pubblico decide se attivare o meno. Il discorso di Wallace rischia di non compiersi mai, frantumato da un sistema di salti superficiali e interruzioni molto simile alla nostra esperienza quotidiana: è possibile usare questo stato confusionale per una riflessione sull’ecologia dell’attenzione?».