Si ARTE, perchè Federica non è solo una bravissima cosplayer, ma una vera e propria artista. Ho avuto il piacere di conoscere Federica la scorsa edizione del Comicon di Napoli, era una delle cosplayer che aveva partecipato alla riunione del gruppo di Cosplay Universe – Italia –, portava lo splendido cosplay di Mistress Death proveniente dall’universo Marvel, mi ha colpito lo splendido trucco e il cosplay davvero perfetto. In questa lunga intervista Federica ci racconta dei suoi lavori, delle sue insicurezze, dei suoi successi e del desiderio di mollare tutto….

Ciao Federica, Parlaci un pò di te!
Ciao a tutti i lettori di Senzalinea! Sono Federica in arte Evenstar Cosplay, una ragazza di quasi ventinove anni. Sono di Napoli ed ho una grande passione per il cosplay, adoro realizzarli, amo cucire, scrivere, leggere e “nerdare” senza alcun ritegno fra anime, serie tv e giochi di ruolo. A parte le mie passioni dopo anni di studi sono una dei tanti disoccupati del Sud Italia.

Come hai scelto il tuo nickname?
Allora sul mio Nick c’è una storiella un po complicata: nel mondo cosplay ero conosciuta con il mio nome e cognome senza alcun problema. Sul mio profilo pubblico di Facebook ho sempre condiviso ogni cosa: dal costume realizzato alle fiere a cui partecipavo. Poi mi è stato fatto notare che spesso i datori di lavoro guardano anche le pagine social, e che alla “veneranda” età di (quasi) 29 anni era il caso di creare un secondo Facebook da dedicare al cosplay, dato che il mio settore di studi mi porterà (speriamo presto!) a trovare un lavoro alquanto serioso.Ho quindi deciso di scindere le due cose: passione per il cosplay e “Federica” In quel periodo stavo sistemando il cosplay di Arwen da “Il Signore degli Anelli”, di cui sono un’ adoratrice indiscussa, Il ciondolo di Arwen è chiamato “stella del vespro” ovvero “Evenstar” e da quel momento ho usato quel nome che incarna perfettamente una delle passioni.

Da quanto tempo fai cosplay ?
Ho cominciato a realizzare qualche original (di cui non ho neanche delle foto) circa otto anni fa, ma sono cinque anni che realizzo cosplay con regolarità. I primi anni “assemblavo” i vari pezzi e mi occupavo di modificare solo piccoli dettagli come ricami, negli ultimi tre anni invece provvedo io stessa a cucire tutto a mano dato che non ho macchina da cucire e non ho ancora imparato… sad story!

Quali hai realizzato fino ad ora?
Ho iniziato con piccole cose, realizzando il cosplay di una studentessa Corvonero da Harry Potter, poi mi sono dedicata a realizzare una versione “original” di Shadowhunter, cioè la fusione di due personaggi del libro/film all’epoca. In seguito ho realizzato Sansa Stark dal Games Of Thrones, versione “dark” (per chi conosce i libri versione “Alayne Stone”), che è stato uno dei cosplay che mi hanno maggiormente soddisfatto anche perchè fu il primo realizzato interamente da me. Successivamente mi sono dedicata alla prima versione della mia adorata Arwen da “Il Signore degli Anelli”, poi ho portato Isabelle Lightwood da Shadowhunter (versione telefilm) , la mia seconda versione di Arwen ed infine a maggio Mistress Death da Deadpool.
A quale lavoro hai realizzato sei più legata?
Sono legata emotivamente alla mia Sansa Stark. Ricordo ancora tutta la fatica fatta per quel vestito, il tempo perso per realizzare le strisce interamente create con pezzi di piuma attaccati uno per uno , ricordo le bruciature sulle mie mani, la mia camera irriconoscibile e la grande emozione nel ritrovarmi alla gara Cosplay Challenge Pro del Napoli Comicon del 2015, erano le selezioni per l’Eurocosplay e l’emozione per me era enorme, quel vestito resta legato a tutto questo.
Al Comicon hai portato una stupenda Mistress Death della Marvel, come lo hai realizzato?
Eh! Mistress Death è stata una bella sfida sopratutto per il trucco, anche le lentine sono state un bel problema dato che erano total white reticolate, rendevano la vista sfocata e pensare che le ho indossate fino alle 20 di sera! L’abito l’ho realizzato in due parti, basandomi sulla Mistress Death del videogioco di Deadpool ( ci sono molte versioni della Morte nell’universo Marvel). La parte inferiore l’ho realizzata con un semplice tessuto elasticizzato che doveva fungere da base per tutta la parte rigida realizzata in ecopelle come il corpetto e il mantello, ho usato del fil di ferro per le code dei tentacoli che spuntano dalla gonna del personaggio per dare l’ effetto del movimento, erano fissate al corpetto mediante delle placchette in foam rivestite di carta specchiata. Per il trucco mi sono affidata, come al solito, ai prodotti Kryolan , in particolare ai loro acquacolor, sfumando il bianco in un grigio chiaro con del pigmento nero tamponato e sfumato. Tutto il reticolato del trucco l’ho realizzato con acquacolor nero e eyeliner nero per i dettagli più sottili. Dopo aver usato il fissante sono stata molto soddisfatta del risultato. Per realizzarlo ci ho messo tre ore e mezzo, ma i prodotti erano ottimi, ed il trucco ha resistito senza alcun problema fino a sera, anzi alla fine ci ho messo un pò di tempo per rimuoverlo del tutto!
E’ stato il tuo “dream cosplay”, o deve ancora arrivare?
Credo che debba ancora arrivare, ho qualcosa in mente, o meglio ne ho un paio in mente ma sono progetti che realizzerò quando avrò un fisico più asciutto.
Con Mistress Death hai partecipato al contest cosplay del Comicon, com’è andata?
Purtroppo non bene, ci ho messo (come tutti) molto impegno, i cosplayer in gara erano tanti e diversi piuttosto bravi e c’era un pò di ansia dato che erano presenti anche i partecipanti della gara “PRO”. Non ambivo a vincere uno dei premi “principali” , ma il mio sogno era quello di vincere il premio make up. La ricerca era stata tanta, l’impegno altrettanto, e ammetto di aver avuto una forte delusione.

Come giudichi la tua esperienza alla gara ?
Essendo consapevole di non rispecchiare dei canoni estetici ben precisi, attualmente penso che non sia il caso che io partecipi ad altre competizioni.
Non condivido la tua scelta, sei una cosplayer bravissima, e anche se non rispetti i canoni estetici che vanno per la maggiore sarebbe un peccato non ammirare più i tuoi lavori.
Ti ringrazio, ma al momento la penso così.

Sei comunque una cosplayer conosciuta nell’ambiente ed hai avuto diversi riscontri, come la pubblicazione, lo scorso giugno, sulla pagina di : The Art Of Cosplay, puoi raccontarci cosa hai provato?
È stato qualcosa di assolutamente inaspettato! Avevo visto che erano stati pubblicati alcuni amicizi e conoscenti dalla grandissima bravura e bellezza, e ho inviato, un pò per gioco una mia foto, ma non avrei mai potuto immaginare che sarebbe stata accettata, è stata pura adrenalina! Non esagero se vi dico che per la prima volta mi sono sentita davvero apprezzata, in un momento dove non avevo tanta fiducia nelle mie capacità mi ha dato una grande forza! Anche in quel caso un paio di idioti hanno fatto commenti stupidi, ma llo staff della pagina di The Art of Cosplay ha rimosso velocemente i commenti offensivi, il loro atteggiamento mi ha dato fiducia, facendomi credere che possa essere ancora apprezzata come cosplayer.

So anche che hai pensato di abbandonare il mondo del cosplay, puoi spiegarcene i motivi?
Il mondo del cosplay ha dei canoni ben precisi, negarlo sarebbe un’ ipocrisia . Purtroppo non ho quello che si definirebbe un “fisic du rol” e poco più di un anno fa era anche peggio Per anni sono sta offesa e mi hanno apostrofata nei modi peggiori, anche se non ho mai indossato cosplay eccessivamente scoperti che potessero mostrare la mia fisicità , diciamo cosi, non perfetta. Nel mondo cosplay, tanto competitivo, è impossibile poter essere valutata unicamente per il lavoro di sartoria, prop e make up; si deve avere anche un determinato aspetto. Quest’anno dopo aver perso venti chili, ho notato che diversi “colleghi” mi consideravano in modo differente rispetto al passato. Dopo anni di impegno e passione, tante offese e disprezzo ti segnano, ora sto cercando di riordinare le idee e sto provando a trovare nuovi stimoli, ma sono sincera, non so se durerà.

In base alla tua esperienza, quale è l’impressione che ti sei fatta sul mondo cosplay?
Ci sono persona fantastiche, piene di passione e ingegno, così come persone piene di se ed arroganti, credo di aver conosciuto entrambe le tipologie e tutte le loro sfumature. Se non si è sicuri di se stessi e della propria “fisicità” consiglio di non addentrarsi nel mondo competitivo, ma di viverlo come una bellissima passione. E’ una contraddizione su quello che è stato il mio percorso, ma ricordo un aneddoto che mi dette tanta forza.

Puoi raccontarci questo aneddoto?
Stavo partecipando alla Challenge Pro del Napoli Comicon, ero”nel meglio” dei miei bei venti chili in più con tanta insicurezza e timore, in quell’occasione conobbi Gianluca Falletta, che è un pò il papà di tutti noi cosplayer. Ero dietro le quinte Gianluca sentì un commento molto offensivo nei miei confronti: si girò, mi guardò e disse “l’ unica cosa che conta è che tu salga li su e che ti diverta, di tutto il resto non preoccuparti”, ed ora lo ripeto a chi sta leggendo quest’articolo; se siete abbastanza forti da superare ogni critica, senza fermarvi a preconcetti e giudizi, allora fatelo e divertitevi, fintanto che vi divertite non importa nulla. Il mio problema è che forse non mi diverto più.
Hai partecipato ad altri eventi cosplay? Quale ti è piaciuta di più?
Ho partecipato praticamente ad ogni edizione del Lucca Comics del Romics , a tutte le edizioni del Comicon di Napoli, al Fantaexpo di Salerno e ad altre piccole fiere in Campania quando possibile, la mia fiera preferita rimane il Lucca Comics seguito a ruota dal Napoli Comicon.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ora come ora non ne ho, o meglio, avevo intenzione di realizzare la mia versione di Mulan, ma per ora sto temporeggiando , cercando di capire se voglio proseguire e cosa voglio fare, probabilmente sarò in abiti “civili” al Lucca Comics anche quest’anno.

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