Stiamo diventando tutti ciechi e rinco****niti
Negli ultimi 10 anni, le abitudini di vita sono cambiate in modo radicale. Ormai si fa qualsiasi cosa con l’ausilio di un qualche dispositivo munito di schermo: si lavora, si studia, si catturano momenti, si fa amicizia, si fa ses… va beh, son scelte, personalmente preferisco la vecchia maniera, ma… chi sono io per giudicare i gusti altrui?!?!
Ma vi siete mai chiesti se l’abuso di questi apparecchi non abbia effetti negativi sulla salute fisica e mentale oltre che sulla vita sociale?
Effettivamente, numerosi studi affermano che l’uso smodato di certi dispositivi causi dei problemi non indifferenti.
Effetti fisici
Occhi secchi
Alcuni dei primissimi sintomi causati dalla troppa esposizione agli schermi, sono la secchezza e il prurito oculare: il sentire come se si avesse della “sabbia” negli occhi, non è un’improvvisa voglia di Maldive, ma il segno che siamo stati troppo con gli occhi fissi sul monitor. Una sana abitudine può essere lo sbattere spesso le palpebre per idratare gli occhi, dato che quando si è davanti a un monitor, si tende a “fissarsi”. Non per niente, già anni fa, i nostri genitori e nonni raccomandavano di non stare troppo vicini alla tv perché “fa male agli occhi”.
Calo della vista
L’affaticamento digitale dell’occhio, termine scientifico per definire il fatto che stiamo diventando tutti cecati, ha assunto negli ultimi anni la forma di un vero allarme. Si accompagna a visione offuscata, bruciore e mal di testa. Oltre a un vero e proprio abbassamento della vista, tanto da costringere molte persone, che fino a poco tempo fa potevano vantare una vista da falco e ricorrere agli occhiali.
Gobba
La maggior parte dei giovani di oggi potrebbe partecipare ai casting per “Il Gobbo di Notre Dame” senza bisogno del costume imbottito sulla schiena. Lo stare per ore chini sul pc o camminare sempre con la testa bassa per guardare lo smartphone, sta causando una curvatura della spina dorsale, con conseguente postura errata e dolori, oltre al rischio di andare a sbattere contro i pali per strada o farsi stirare dalle macchine nel caso di “incantamento da cellulare”.
Doppio mento
Questo problema interessa soprattutto le fanciulle: lo stare sempre con la testa piegata in avanti per trastullare lo smartphone, fa spuntare la tanto odiata pappagorgia che rovina i tanto amati selfie. Se non si cambiano certi comportamenti, la prossima generazione sarà formata da simil pellicani e non potrete lamentarvi se per scattarvi le foto non basterà prendervi dall’alto, ma dovrete attaccare la fotocamera al soffitto per mascherare il mento flaccido.
Effetti psichici
Aggressività
Vi siete mai accorti che quan
do state troppo davanti a uno schermo, poi mordete letteralmente le persone che cercano di rivolgervi parola? Questo accade con qualsiasi tipo di dispositivo dal pc alle console: ci sono un sacco di studi che attestano che i bambini che stanno troppo attaccati ai videogiochi, sono più nervosi, rispondono male e dormono peggio. Per gli adulti vale la stessa cosa: l’esposizione prolungata a qualsivoglia apparecchio dotato di schermo e lucine intermittenti rende aggressivi.
Disturbi del sonno
A proposito di sonno, l’essere esposti continuamente a schermi che emanano le cosiddette “luci blu” causa problemi non indifferenti al nostro organismo, impedendo la produzione di melatonina, ormone responsabile alla regolazione del ritmo sonno-veglia. In poche parole, se prima di dormire avete l’abitudine di guardarvi tutte le insta-stories dei vostri centimigliaia followers e/o followings, non stupitevi se non prendete sonno e la mattina sembrate dei cadaveri. Buona regola sarebbe, oltre a mettere il filtro luce blu, presente in tutti i moderni apparecchi, evitare di usare il cellulare almeno mezz’ora prima di addormentarsi, preferendo magari un buon libro.
Effetti sociali
Per concludere in bruttezza, negli ultimi anni si sta diffondendo, anche in Italia, il fenomeno del ritiro sociale. Ereditato dal Giappone, dove si parla di Hikikomori, si tratta di giovani adolescenti, per lo più maschi, che scelgono di rinchiudersi in casa e rifugiarsi in internet, dove sperano di trovare un ambiente meno ostile di quello reale, dove non devono fare i conti con la propria idea di inadeguatezza, causata da un corpo non perfetto, poca popolarità a scuola o episodi di bullismo. Nel mondo virtuale possono trasformarsi in chi vogliono ed essere così apprezzati, amati, rispettati. È un fenomeno da non sottovalutare assolutamente, perché sta assumendo dimensioni preoccupanti, con circa 120mila adolescenti ritirati solo nel nostro paese.
Siamo davvero sicuri che non possiamo fare a meno, almeno un po’, di tutti questi dispositivi?