Introduzione
In mondo di videogiochi spesso povero di originalità per fortuna, a volte, vengono proposti al pubblico giochi insoliti e “originali”. Alcuni riescono ad imporsi grazie ad uno stile di gioco particolare, all’ambientazione e vari fattori che rendono l’esperienza unica . The DioField Chronicle ambisce a raggiungere tale scopo e, in parte, ci riesce.
Il gioco è ambientato nell’isola di DioField: un luogo che sta per essere coinvolto in una guerra tra due fazioni. In questo contesto operano i Blue Fox; una squadra di mercenari attivamente coinvolta nel conflitto.
L’ambientazione fantasy del gioco è decisamente difficile da trovare in altri prodotti ludici; The DioField Chronicle è un videogioco di ruolo assimilabile al genere RTTB (Real Time Tactical Battle/ Battaglia Tattica in Tempo Reale) dove il giocatore impersona un gruppo di quattro personaggi ai quali sarà possibile assegnare quattro unità di supporto. Lo scopo del gruppo sarà quello di completare gli obiettivi primari e secondari di ogni capitolo di gioco
GAMEPLAY
Il gioco si divide in due macro sezioni: una fase gestionale delle unità e la fase di combattimento. La prima vedrà i giocatori esplorare la base dei Blue Fox impersonando Andrias Rhondarson, uno dei quattro membri fondatori del team, mentre nei combattimenti si possono utilizzare personaggi precedentemente selezionati.
Durante la preparazione di uno scontro, il giocatore avrà la possibilità di eseguire varie azioni. Ad esempio sarà possibile acquistare armi, oggetti di supporto, interagire con gli alleati e migliorare le abilità passive ed attive di ogni combattente. Tale fase si amplia nel tempo e permetterà al giocatore di potenziare ulteriormente le proprie unità fino alla fine del gioco. E’ superfluo affermare che il denaro per i potenziamenti non è infinito ed è una risorsa preziosa ed ogni acquisto dovrà essere eseguito con estrema attenzione.
La seconda fase, invece, svolge il ruolo predominante con un buon gameplay proposto dal team di sviluppo. All’inizio del capitolo, missione principale o secondaria che sia, si potrà formare il proprio gruppo di eroi. Ciascun eroe apparterrà ad una delle quattro classi presenti nel gioco, ciascuna delle quali si divide in due tipologie. Ciascuna classe acquisirà abilità che le permetteranno di batterne un’altra, elemento che obbliga ad avere una gran varietà di team.
Una volta selezionata la squadra, si potrà iniziare la partite: ogni capitolo avrà una missione principale e due secondarie, oltre alle condizioni di vittoria e sconfitta. Generalmente, il giocatore perde se tutte le unità perdono tutti i loro punti salute, ma tali condizioni possono subire alcune variazioni.
Fin dall’inizio del gioco si noterà che le mappe proposte in The DioField Chronicle sono abbastanza ampie e, come in tutti i giochi di questa tipologia, ciascun combattente presente nell’area di gioco ha una gittata di attacco. Per attaccare gli avversari, i giocatori potranno selezionare uno o più personaggi per posizionarli in un’area a proprio piacimento. Se lo si desidera, sarà possibile richiedere che uno o più appartenenti al gruppo attacchi un determinato nemico oppure l’avversario più vicino.
Quando un personaggio sarà vicino ad un nemico, inizierà a danneggiarlo automaticamente. Questi danni però non sono la modalità principale con cui un nemico verrà eliminato. Per sconfiggere gli avversari, generalmente, si useranno abilità che richiederanno il consumo di EP. Tali mosse speciali sono condizionate dall’arma equipaggiata e dall’alleato di supporto selezionato. Alcuni attacchi rallentano i nemici, altri causando dei malus, altri ancora permettono al personaggio di muoversi ulteriormente nella mappa. Esistono persino attacchi che evocheranno alleati di supporto che causeranno effetti passivi durante tutto lo scontro. Queste mosse sono uno dei tanti elementi potenziabili durante la fase di preparazione.
TANTI ELEMENTI POSITIVI….
Un elemento estremamente positivo di The DioField Chronicle è la gestione delle meccaniche di gioco: spesso capita che i videogiochi di genere RTTB/RTS, quando vengono proposti su console, faticano a convincere il pubblico. Questo perchè le console, a differenza di un computer, non posseggono una tastiera di default e tante combinazioni di tasti possono essere molto complicate da ricordare rendendo il gioco poco immediato.
In The DioField Chronicle il giocatore hanno accesso ad un sistema di comandi semplice e chiaro, il quale risulta piuttosto intuitivo. Affrontare partite si rivela essere piacevole e soddisfacente.
Per quanto riguarda le meccaniche, il team di sviluppo Lancarse propone all’interno del gioco tanti elementi da tenere in considerazione che però verranno introdotti lentamente. In questo modo, i giocatori potranno assimilare con calma tutte le meccaniche disponibili e potranno comprendere appieno il funzionamento degli scontri e le fasi di preparazione. Il risultato finale è estremamente efficiente e apprezzabile
…E QUALCHE LATO NEGATIVO
Tralasciando l’assenza della lingua italiana, il primo elemento che non convince è la narrazione. La trama di The DioField Chronicle è potenzialmente interessante grazie alla presenza di un’ambientazione che unisce elementi fantasy con costumi ed armi collegabili alla prima metà del XX secolo. In aggiunta, la storia pensata dagli sviluppatori è matura e ricca di elementi interessanti. Purtroppo, la narrazione è qualitativamente costantemente e tende ad avere alti e bassi. Si avrà la sensazione che il team di sviluppo non sia stato capace di raggiungere l’obiettivo narrativo sperato.
Un altro elemento da tenere in considerazione sono le mappe. Sebbene siano abbastanza ampie, si avrà la percezione che tali aree siano strette o vuote, lugli dove non si potranno effettuare strategie interessanti. Il giocatore tenderà ad attaccare il nemico a testa bassa sena nessuna strategia particolare. Questa problematica nasce dal fatto che non solo il posizionamento dei personaggi non viene incentivato come ci si aspetterebbe, ma i combattenti giocabili sono pochi.
Mettere nel campo di battaglia ben quattro unità attive e quattro unità di supporto limita ulteriormente le strategie e le tattiche, con un risultato spesso insoddisfacente per quanto le meccaniche del gioco siano piacevoli e divertenti.
CONSIDERAZIONI FINALI
The DioField Chronicle è un videogioco che riesce a divertire, nonostante i difetti. Square Enix propone al pubblico un titolo piuttosto accattivante, con un artstyle ed un’ambientazione unici. Si aggiungono una buona gestione delle meccaniche ed un’ottima implementazione dei comandi su console. Questi elementi non sono però supportati da una narrazione all’altezza e la struttura delle mappe non esaltano il potenziale del gioco. In sostanza un gioco che può dare inizio ad una saga interessante e originale.