Di cosa si tratta?
Void Trrlm(); // (Void Terrarium) è una produzione interessante e discretamente innovativa. Da un lato troviamo una narrazione delicata, malinconica e intrigante, dall’altra troviamo una struttura ludica che si ispira alle meccaniche roguelike. Il risultato finale è di buona fattura anche se ci troveremo inanzi ad un prodotto non esente da difetti; con una scarsa varietà di ambientazioni e una scarsità di idee originali che penalizzando l’ultima creazione di di NIS America. Il tutto ha inizio in un mondo post-apocalittico: un fungo ha fatto sparire la vita sul pianeta, ma ci sarà una ragazza da salvare e tanti nemici da affrontare; un titolo “dark” che ha anche i suoi momenti rilassanti e tranquilli.
Tutto ha inizio…da un topo!
Dopo aver avviato il giocatore si ritroverà a utilizzare un topo che troverà un robot spento, il roditore rimarrà folgorato durante l’attivazione di quella che si rivelerà essere una IA. Da quel momento si prenderà il controllo del vero protagonista di questo gioco: un robot risvegliatosi dopo anni di inattività. Si inizierà così ad esplorare l’area circostante ritrovandosi davanti a una “bolla” rotta.
Una volta dentro si noterà una ragazza distesa su dei funghi priva di vita, continuando l’esplorazione ci si imbatterà in un grande schermo posto sul terreno. Attivato il computer bisognerà far rinvenire la ragazza. Successivamente ne verrà assegnato uno ben più grande: bisognerà tenere in vita Toriko, la ragazza colpita da una terribile malattia e rimasta sola in questo mondo giunto al termine del suo ciclo.
Dungeon Crawler e Tamagochi?
Il gioco propone dei dungeon creati proceduralmente (casualmente n.d.r.) zeppi di nemici da distruggere e oggetti da raccogliere. Ogni volta che si entrerà in un dungeon si partirà dal livello 1; a ogni aumentare di livello si potrà scegliere tra due skill o abilità passive da sbloccare. Ci si muoverà tramite un classico sistema a turni: ad ogni passo del giocatore la cpu “muoverà” tutti i nemici presenti nel piano.
La difficoltà risulta subito ostica, soprattutto con l’avanzare dei piani. Per aiutare il giocatore durante l’esplorazione si avrà a disposizione una mini mappa simile a quella vista nei titoli della serie Pokémon Mystery Dungeon, saga da cui questo gioco “attinge” a piene mani. Esplorare i dungeon servirà ad ottenere gli oggetti e gli elementi utili per la creazione di medicine, cibo, decorazioni e quant’altro da utilizzare nel “Terrario”, il mondo che andremo ad esplorare.
Tutto semplice? Sfortunatamente no: a complicare il tutto gli sviluppatori hanno introdotto una meccanica che rende i dungeon molto più difficili da esplorare. Dopo aver svolto diversi compiti verrà sbloccato il Pet Nanny, un sistema che entra in funzione una volta fuori dal Terrario o non appena ci si allontanerà troppo da Toriko. Come detto questa meccanica aumenta, non di poco, la difficoltà dell’intero gioco. Il giocatore dovrà fare rientro se Toriko rimarrà senza cibo e se si ammalerà, bisognerà andare subito alla ricerca delle cure. La ricerca e la creazione delle cure per Toriko alla lunga, possono risultare noioso e tedioso, sarà indispensabile controllare sempre il Pet Nanny per evitare spiacevoli conseguenze. Bisognerà anche tenere pulito il Terrario, questo perchè Toriko è letteralmente una “creatura” da Tamagochi ; si potrà coccolare e bisognerà prendersene cura anche se la ragazza non avrà mai nessuna interazione con il giocatore.
Artisticamente e tecnicamente parlando
Il titolo presenta tre personaggi con cui empatizzere: Toriko, factoryAI e Robby, il robot che userà il giocatore. Il titolo non brilla per quanto riguarda il lato artistico, risultando poco ispirato e a tratti scialbo. I nemici sono tutti simili fra loro e risulteranno tutti anonimi. I dungeon spesso sono poco stimolanti in termini di level design e molto simili fra loro. Un vero peccato perchè Nippon Ichi Software poteva osare di più viste l’ingegnosa meccanica del gameplay. Dal punto di vista tecnico non c’è molto da dire: è un titolo molto “leggero” che gira senza nessuna incertezza.
Concludendo
Void tRrLM();//Void Terrarium è un Dungeon Crawler nudo e crudo dalla buona giocabilità con un’ottima idea di base che non riesce tuttavia a decollare per quanto riguarda l’originalità e la profondità. Il gioco è consigliato a tutti gli amanti del genere, visto che la formula da Dungeon Crawler con delle componenti GDR funziona bene, il gioco si lascia giocare, soprattutto se siete amanti del genere, peccato che il team di sviluppo non ha voluto osare quanto dovuto.
PRO
- Ottima caratterizzazione dei protagonisti
- Gameplay solido
- Storia molto delicata
CONTRO
- Nemici poco caratterizzati
- Alla lunga estremamente ripetitivo
- Level design poco ispirato