Iniziamo!
Iniziamo col dire che il roster di WWE 2K20 è impressionante: al momento sono disponibili circa 240 atleti e arriveranno altri personaggi, grazie a DLC a pagamento . In più, grazie all’editor, potremo costruire il wrestler dei propri sogni, anche se diverse personalizzazioni saranno sbloccabili dopo diverso tempo. Se avrete fretta potrete comprare (con soldi reali) dei bonus che vi faranno risparmiare tempo. Per quanto riguarda le modalità di gioco la trama della modalità Carriera è molto interessante: il giocatore vestirà i panni di una giovane e talentuoso wrestler che sarà il protagonista di una storia incentrata sull’amicizia, il tutto in una storia che si sviluppa attraverso i flashback dei due protagonisti, durante la loro introduzione nella Hall of Fame della WWE. Dopo un inizio abbastanza lento, la storia decolla grazie ad alcuni dialoghi brillano per scrittura e riescono a strappare qualche risata. Pur tra alti e bassi, è una modalità che si lascia giocare con piacere.
Le altre modalità
La modalità WWE Universe permetterà di disputare una stagione con tutti gli eventi ufficiali della federazione. La programmazione WWE è replicato alla perfezione, c’è davvero tutto: alleanze, promo, incontri settimanali, PPV e rivalità: il risultato complessivo è positivo. Questa modalità ha una longevità praticamente infinita, anche se è afflitta da crash improvvisi e bug. Poi c’è la sezione 2K Central che offre le modalità Showcase e Torri. La modalità Showcase è dedicata a Becky Lynch, Bayley, Charlotte Flair e Sasha Banks “la rivoluzione femminile” del mondo del wrestling professionistico statunitense. In questa modalità si disputano una quindicina incontri con tanto di match clou: per concluderli è necessario completare determinati obiettivi. Perdere un match ed essere costretti a ripartire da capo solo perché non si è riusciti a fare una presa è decisamente scomodo, anche perchè non si potrà salvare la partita in qualsiasi momento. In Showcase sono disponibili quattro contenuti aggiuntivi a pagamento che includeranno nuove arene, lottatori e ambientazioni a tema. Il primo a essere disponibile è Bump in the Night, un DLC che immerge la WWE nel mondo di Halloween con scenari paranormali e sfide inedite, con ring piazzati in mezzo a una palude, un cimitero o una casa stregata con spaventose urla e wrestler riproposti a tema horror. La modalità Torri 2K è composto da 16 incontri da combattere contro alcune stelle della WWE. Sono state aggiunte delle varianti interessanti e nuove tipologie di incontri tra cui Tag Team, Triple Threat, Fatal 4-Way , per una modalità piacevole da giocare.
Gameplay
Il gameplay, quando funziona, non è affatto male. Gli sviluppatori di Visual Concepts hanno provato a rimappare il sistema di controllo e hanno cercato di svecchiare il motore fisico del gioco, in previsione della nuova generazione di console. Molti wrestler appaiono proporzionati nelle dimensioni rispetto alle precedenti edizioni, ma gli abituali problemi di aggancio/collisione con gli avversari sul ring non sono mutati. Certe mosse sono difficili da realizzare, semplicemente perché il nostro lottatore/lottatrice non riuscirà a muoversi nella direzione voluta. Il team di sviluppo ha cercato di semplificare alcune meccaniche di gioco modificando le funzioni e la disposizione di alcuni tasti, introducendo nuove combo, prese e mosse finali. Nonostante le buone intenzioni, il team di sviluppo è riuscito paradossalmente a peggiorare la situazione: l’esecuzione delle combo lascia perplessi , così come osservare il proprio wrestler mancare inspiegabilmente un colpo o una presa. La precisione e reattività nella gestione dei comandi vanno migliorati, così come i contatti; insomma sono stati scontentati sia appassionati e neofiti. Infine l’intelligenza artificiale di WWE 2K20 è altalenante, a volte i protagonisti si comportano in modo coerente, altre volte decisamente no.
Tecnicamente parlando
A demolire definitivamente WWE 2K20 è il comparto grafico. Si ha quasi la sensazione che, in alcuni frangenti, i programmatori abbiano abbassato intenzionalmente la qualità di texture e dei modelli poligonali per non comprometterne il frame-rate sul ring. Molte superstar sono riprodotte in modo discreto, altre sembrano uscite direttamente da un vecchio episodio della serie. Il gioco graficamente è inferiore a WWE 2K19 e anche il comparto audio non sembra essere esente da difetti, la sincronizzazione infatti non è buona ma rispetto al resto non è un difetto rilevante.
Ma cosa diavolo è successo?
E’ inutile nascondere la verità, il lancio di WWE2k20 è stato uno dei più complicati della storia dei videogiochi, a molti ha ricordato il”tragico” lancio di Assassin’s Creed Unity o la versione Windows di Batman Arkham Knight. I problemi del gioco sono così evidenti che Sony ha deciso di offrire un rimborso agli utenti che lo hanno acquistato in versione PS4. La causa principale è stato probabilmente l’ abbandono del team giapponese Yuke’s che si è sempre occupato del franchise e che ha lasciato nelle mani di Visual Concepts un codice di gioco ancora acerbo e pieno di bug. Il campionario degli orrori è molto ampio: volti che svaniscono, atleti che iniziano a roteare come posseduti, arbitri che scompaiono nel nulla , texture che si deformano, insomma sembra il gioco ufficiale di Halloween, non della Wwe. I glitches sono così e numerosi che l’hashtag #FixWWE2K20 è diventato uno più “popolari” di Twitter e la rete è piena di video che criticano il prodotto. Ma i problemi non finiscono qui, molti utenti sula rete fanno presente che la grafica sembra provenire dalla scorsa generazione, e la cosa sorprende quasi più dei crash improvvisi, dei rallentamenti, del downgrade grafico che avviene durante alcune fasi del gioco. E’ evidente che WWE 2K20 ha pagato a caro prezzo la separazione tra il team originale e 2K Sports.
Concludendo
Negli ultimi anni 2K ha attirato più volte le ire dei giocatori per la questione “microtransazioni”,ma non per aver pubblicato un gioco condizioni imbarazzanti. Visual Concepts ha lavorato a fianco di Yuke’s negli ultimi cinque episodi della serie, ma il passaggio di consegna evidentemente necessitava altro tempo. Se si dovesse giudicare WWE 2K20 senza alcuna patch, ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli . Troppi bug, troppi glitches e, più in generale, troppe cose che non funzionano, oltre a un sistema di controllo semplificato solo sulla carta che richiede tempo per essere padroneggiato. Era da tempo che non capitava di vedere un titolo peggiorare così tanto nel giro di un anno, anche se c’è da dire che al netto dei bug/glitch/crash che ne hanno compromesso l’uscita, WWE 2K20 non è affatto un cattivo gioco. Visual Concepts ha promesso che pubblicherà una serie patches che dovrebbero trasformare radicalmente il gioco. Al momento siamo alla patch 1.02 che ha risolto una parte dei problemi.
PRO
- Si respira l’aria della WWE
- Roster molto ricco
- Alcune modalità sono molto divertenti
CONTRO
- Terrificante numero di bug e glitches
- Graficamente rozzo
- Audio mal sincronizzato