Oltre ai preconcetti di genere: la nuova revisione linguistica del dizionario d’inglese il Ragazzini continua il suo lavoro di eliminazione degli stereotipi
Dall’eliminazione del maschile sovraesteso diffuso agli esempi positivi, per superare i ruoli “classici” e descrivere un mondo più fedele al reale.
“Ogni vocabolario descrive un mondo e per questo deve mostrare i cambiamenti che vediamo”: è così che John Johnson, redattore lessicografico di Zanichelli, racconta il lavoro di revisione in atto nel nuovo dizionario Inglese-Italiano Italiano-Inglese il Ragazzini (quarta edizione aggiornata) che sarà disponibile dal 9 maggio 2024. Un processo in corso da anni, iniziato proprio dalla casa editrice bolognese, per rendere il dizionario sempre più inclusivo, andando oltre il superamento degli stereotipi di genere.
I termini neutri presenti nell’inglese, le diverse costruzioni linguistiche tra italiano e inglese e gli esempi per descrivere situazioni o ambientazioni – potenzialmente insidiosi nel momento della traduzione – sono quindi al centro della revisione sistematica che è stata applicata anche alla quarta edizione e già iniziata negli anni precedenti: finora oltre 10.000 termini sono stati rivisti in funzione di una scelta linguistica che sia sempre più specchio fedele di quel che avviene nel mondo. È così che gli esempi “al femminile” non vengono più relegati esclusivamente ad ambiti come la maternità, ma applicati a situazioni potenzialmente neutre o positive, eliminando l’applicazione a priori del maschile sovraesteso.
Parole come intellect vengono illustrate con frasi quali She is one of the outstanding intellects of our age (è una delle più belle menti della nostra età) e su parole che in inglese non riportano una distinzione lessicale tra generi, come translator, ora il Ragazzini riporta sistematicamente entrambi generi (traduttore/traduttrice; interprete).
Una nuova edizione che procede nella costruzione di una visione del mondo più completa ed equilibrata, attenta al presente e ai cambiamenti della società e della cultura, perché anche le scelte linguistiche esprimono valori e idee.