Il teatro Palapartenope di Napoli offre sempre degli spettacoli interessanti.
Sabato 16 febbraio 2019 nella loro struttura ho assistito allo spettacolo Il gufo e la gattina con una frizzante Rita Forte.
Rita Forte, volto notissimo dei nostri schermi casalinghi, siamo abituati a sentirla intonare canzoni, ma ora si cimenta nelle vesti inedite di attrice e non delude, si affida ad un attore navigato come Pietro Longhi. Il tutto sotto l’esperta regia di Silvio Giordani.
Il risultato è sorprendente, 2 ore di pure divertimento. I due, in scena quasi per tutto il tempo non si risparmiano, tra gag, battute e scaramucce sentimentali tra chi si piace e non lo vuole ammettere né a se stesso né all’altra persona. La gattina fa le fusa ed il gufo resta imperterrito, almeno all’inizio.
La trama è pressoché identica al film omonimo (con Barbra Streisand e George Segal) da cui è tratto:
“Felix e Doris appartengono a due mondi diametralmente opposti, che si incontrano e inevitabilmente si scontrano. Felix, uno scrittore, ma per sopravvivere fa il commesso in un negozio di libri, lei cantante di piano bar e attricetta squillo con poco talento e scarsa cultura. Buttata fuori dal suo appartamento di notte dal proprietario, grazie alla denuncia di Felix, suo vicino che aveva notato uno strano movimento nella casa, Doris si presenta alla sua porta e gli piomba nell’ appartamento con la valigia…” (fonte teatrionline)
Il gufo e la gattina, apparentemente incompatibili per caratteri e vite (uno scrittore ombroso ed una squillo sembrano ai poli opposti) si accorgeranno invece di avere tanto in comune. Ma la vita non ci insegna che gli opposti si attraggono?
La commedia nasconde un retrogusto amaro è tratta temi trasversali come la solitudine e la necessità di appartenere sentimentalmente a qualcuno.
Chi non vuole “essere necessario” nella vita di chi ci piace?