Sarà una Domenica speciale, quella del 2 Giugno, al Teatro Cilea, dove la scuola di Danza “In punta di piedi” presenterà le sue allieve nel classico saggio di fine anno, e sarà anche l’occasione per festeggiare i 50 anni di attività. L’Associazione “In punta di piedi”, presieduta da Valeria De Mata e diretta da Beatrice Guerriero, può vantare di essere la più antica scuola di danza porticese e da mezzo secolo, svolge e offre un’importante ruolo nella formazione culturale della zona, divulgando e promuovendo l’arte coreutica, insegnando con professionalità e passione l’insegnamento della Danza Classica, Repertorio, Pas de deux, Storia della Donza, Modern-Contemporary, Hip Hop, Yoga e Shinkido. Rimanendo sempre ben ancorati a quello che è il patrimonio artistico, culturale e folkloristico della città di Napoli.
Per celebrare questo momento così importante di una realtà che con energia e abnegazione ha reso possibile il mezzo secolo di vita, abbiamo chiesto alle protagoniste di raccontarci la loro storia legata alla scuola di danza.
“Correva l’ anno ……correva un anno ( la data è un elemento irrisorio ) dunque in quell’ anno io ero una delle tante allieve della scuola di danza del Real Teatro di San Carlo di Napoli
e questo mi diede l’ opportunità di insegnare danza classica presso la scuola privata delle Signorine Esposito .” esordisce con un sorriso, perdendosi nei ricordi Valeria De Mata, preside ed effettiva creatrice di questa realtà. “E grazie a loro ebbi modo di farmi notare da Zietta Liu’ ( chi “correva” l’ anno insieme a me , sicuramente la ricordera’ ) con la quale feci una serie di manifestazioni, impegnandomi io con le coreografie e lei con la recitazione . Ecco ,questo è stato il mio esordio come insegnante . Poi , sempre in una data che non mi sembra il caso di menzionare , diventata insegnante stabile della scuola di prima infanzia , aprii la mia scuola di danza a Villa Bideri in Portici . Ed oggi ne sono l’ attuale direttrice . Mia figlia , Beatrice ha preso il mio posto come insegnante e la scuola ha un nome che la rappresenta in tutti i sensi. Ecco , la mia storia , la mia esperienza , una buona parte della mia vita . E ne sono orgogliosa perché è frutto lel mio lavoro e del mio amore per la Danza !”
Claudia Schiano, prima diplomata e poi assistente e maestra presso la struttura, ricorda così l’inizio della sua avventura “Cinquant’anni della scuola di danza, cinquant’anni della mia vita. Ero una bambina quando sono entrata per la prima volta in una sala di danza e la maestra di allora è e sarà sempre la mia maestra Valeria. Il suo amore per la danza mi ha fatto capire la bellezza di quest’arte e ha fatto crescere in me la passione e la voglia di imparare, dando inizio ad una lunga storia che ha attraversato mezzo secolo e che, giorno dopo giorno, saggio dopo saggio, ci ha portato fino ad oggi. Da allieva ad assistente della maestra, per poi diventare io stessa maestra per le tante piccole ballerine che negli anni ho incontrato nella sala di Villa Bideri. Insieme alla tecnica, al rigore delle lezioni e alle infinite coreografie, ho provato a insegnare loro tutti quei valori che la mia maestra aveva trasmesso a me attraverso la danza: tenacia, impegno, sacrificio, forza di volontà e determinazione nell’inseguire e raggiungere i propri sogni. Negli anni ho gioito per i successi della scuola e per i traguardi raggiunti da ogni singola allieva, custodendo gelosamente ogni loro sguardo e ogni loro parola d’affetto ed oggi sono ancora qui vicino alla maestra Beatrice, la mia piccola Beba, che da anni insegna con la stessa passione, competenza e amore della sua mamma. Quella sala in cui sono entrata quasi per caso più di cinquant’anni fa è stata per me una seconda casa e le persone che negli anni ho avuto la fortuna di incontrare, Valeria Mimmo, Laura, Margherita, Beatrice saranno per sempre parte della mia famiglia.”
“Avevo circa 25 anni ed ero fidanzata con Fulvio , un collega , danzatore del Real Teatro di San Carlo . Lui era il partner della licenzianda di turno della Scuola di Danza diretta da Valeria De Mata .” racconta invce Margherita Veneruso, solista del Teatro San Carlo”Valeria chiese a Fulvio se era disposto ad aiutarla nel creare le coreografie del Saggio e lui invece propose me , perché diceva che ero più portata e più fantasiosa di lui . E dopo la prima prova io e Valeria non ci siamo lasciate più .Le mie coreografie hanno aperto le danze ad un’ amicizia profonda condita da una stima reciproca e da un affetto meraviglioso che resiste indissolubile nel tempo . La scuola In Punta di Piedi, oggi guidata da Beatrice Guerriero , figlia di Valeria , è diventata una seconda casa e le sue allieve motivo di obiettivi di crescita sia artistica ,ma soprattutto umana . E’ una accademia di vita , di amore per la Danza , di scambi e confronti che hanno formato nel tempo un cast di insegnanti che si compensano e trovano il giusto equilibrio tra tecnica ed espressione . Tutte come figlie acquisite, le allieve studiano , progettano , aspirano al diploma , si confidano e condividono la pausa pranzo che diventa un momento di meravigliosa fusione tra il ripasso orale degli esercizi e di : cosa mangi oggi ? Ecco , io vorrei descrivere questi 50 anni di lavoro , di sbarre e coreografie , di sorrisi ed arrabbiature , di suggerimenti dalle quinte teatrali , di cambiamenti prima delle andate in scena , della mia testaggiaggine e delle puntate di piedi di Valeria e delle divergenze caratteriali con Beba , ma sono prevalentemente 50 anni di amore , amore per due persone che mi sono vicine nei momenti “NO ” , che mi supportano da sempre nella mia carriera e che nonostante la mia cocciuta follia , mi fanno sentire a casa . E questa è una cosa semplicemente stupendamente fantastica . Grazie ! Vi voglio troppo bene !”
“Sono passati 50 anni, sembra incredibile , io ancora non esistevo.” Anche Beatrice Guerriero , che ha nel suo Dna la passione per la danza della madre e ne ha raccolto l’eredità artistica, si perde nei ricordi raccontando il suo legame con la scuola di danza. “È nata prima di me, grazie allo spirito intraprendente di mio padre e la professionalità di mia madre ed è sempre lì : Corso Garibaldi 187 villa Bideri . 485663 È stato il primo numero di telefono che abbia imparato, rimasto invariato fino ad oggi. Dai 4 ai 9 anni praticamente ho vissuto dentro la scuola incantandomi e innamorandomi giorno dopo giorno e muovendo i primi passi nel mondo della danza. Poi ho percorso la mia strada da allieva e fino ai 20 anni quel luogo tanto amato da me considerato “casa” l’ho lasciato in disparte per fare spazio alla mia crescita artistica personale. Quando sono tornata con il desiderio di insegnare ho dovuto fare la gavetta ,e che gavetta!!!Certo ho avuto esempi straordinari per professionalità, competenza , umanità che mi hanno insegnato tanto oltre alla danza e da cui negli anni ho “rubato ” il più possibile ,da Claudia il perfetto equilibrio tra severità e dolcezza che riesce ad instaurare con le bambine, l’occhio critico e matematico dei disegni coreografici e la pulizia dei movimenti, da Margherita l’estro artistico ,anche se quello c’è o non c’è, la professionalità , la costruzione di una coreografia e la capacità di immaginare uno spettacolo in ogni sua parte dalle luci, ai movimenti ,alle scenografie. Finalmente riuscivo a capire e giustificare le assenze e i sacrifici di Mamma e il perché ci tenesse così tanto per la scuola e per i suoi allievi. Grazie infinite siete parte della mia famiglia!! Ricordo ancora la prima volta che salivo sul palco da insegnante, un’emozione indescrivibile. Da allora ho trascorso anni meravigliosi, pieni di aneddoti divertenti, pizze ,quando si tratta di mangiare nulla ci può fermare, imitazioni ,spettacoli, trasferte ,teatri, concorsi ,anni di vittorie, sconfitte ,di limiti superati, di delusioni ,di consapevolezza , di arricchimento d’animo ,di cultura ,di formazione. Ringrazio di cuore tutte le allieve passate ,presenti e si spera future che mi aiutano ancora oggi a crescere, migliorare e a farmi sempre sentire “giovane”…Ognuna di voi mi ha lasciato qualcosa ,rendendo il mio cuore più grande , pronto ad accogliere e donare altro amore. Per ogni vostro traguardo mi sento fiera perché ho la presunzione di essere stata anche in minima parte artefice delle vostre vittorie, gioisco per voi e soffro per i momenti duri e difficili che la vita può riservare ,esserci sempre ,per alcune da sempre, è un onore immenso.Grazie alla mia mamma e al mio papà che con coraggio ,impegno e amore mi hanno permesso di fare il lavoro più bello del mondo.”
Quattro protagoniste unite che hanno voluto testimoniare l’amore di un sogno che è diventato realtà, resistendo ai cambiamenti del tempo e aggiornandosi sempre. Cinquanta anni fatti di speranze e difficoltà, di arte e passione, un esempio non solo di estremo amore per l’arte ma anche di forza nel superare gli ostacoli verso un traguardo che suona come meritato premio. Il 2 Giugno sarà una candelina da spegnere sulla torta per un traguardo raggiunto, ma anche l’augurio che questo sogno, iniziato mezzo secolo fa, possa continuare a crescere e vivere ancora, sfornando con serietà e professionalità, arte e cultura.