Come ormai sappiamo tutti, nelle scorse ore, è giunta la straordinaria notizia che È stata la mano di Dio, il film di Paolo Sorrentino, è entrato nella cinquina del “best international feature film”, ovvero nella sezione per aggiudicarsi il titolo di miglior film straniero nella notte degli Oscar, la quale si terrà domenica 27 marzo a Los Angeles. L’ultima volta, come possiamo ricordare, che l’Italia era riuscita nell’impresa era il 2014 ed era accaduto con La grande bellezza, proprio dello stesso regista napoletano che, poi, si aggiudicò la vittoria. Ambientata nella Napoli degli anni Ottanta dell’adolescenza di Sorrentino, la pellicola è un viaggio a ritroso nei ricordi, nei sentimenti, nei dolori e nelle emozioni di un ragazzo di 16 anni, Fabietto Schisa (alter ego del regista, interpretato da Filippo Scotti), che si trova ad affrontare il dramma della morte di entrambi i genitori, cercando di capire la propria strada. Tutto ciò mentre Diego Armando Maradona si accinge a regalare alla città la mitica vittoria dello scudetto. Si tratta, con evidenza, di un’opera autobiografica e tra le ambientazioni nelle quali è stato girato il capolavoro si riconoscono, per l’appunto, i simboli del capoluogo campano, da piazza Plebiscito al Lungomare, al Vomero; e poi ci sono gli scorci della penisola Sorrentina e Capri, luoghi cari al cineasta che così ha voluto omaggiare la sua terra.
“Sono felicissimo di questa nomination. Per me è già una grande vittoria. E un motivo di commozione, perché è un riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo: l’ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre. Per arrivare fin qui, c’è stato bisogno di un enorme lavoro di squadra. Dunque, devo ringraziare Netflix, Fremantle, The Apartment, gli attori straordinari e una troupe indimenticabile. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano nel più bello dei modi: senza mai prendermi sul serio”. Queste le parole di Sorrentino rilasciate all’Ansa.
L’annuncio, ovviamente, è stato accolto con estremo entusiasmo da tutti, a partire dalle principali rappresentanze istituzionali. Oltre al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è naturalmente intervenuto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il quale, a tal proposito, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi per la nomination agli Oscar come miglior film straniero per È stata la mano di Dio. Congratulazioni a Paolo Sorrentino e a tutto lo straordinario cast. È una vittoria anche per Napoli”.
Insomma, non ci resta che aspettare il 27 marzo e incrociare le dita, sperando che il maestro Paolo Sorrentino, e con lui Napoli, possa di nuovo salire sul tetto del mondo.