Rodney Cameron è stato uno degli assassini più prolifici dell’ Australia. Il suo modus operandi era particolarmente meticoloso: stuprava, strangolava e inseriva nella gola della vittima un fazzoletto o un indumento; quest’ ultima fase diventerà la sua macabra firma.
Verrà soprannominato “Il serial killer dei cuori solitari” per via del mondo in cui ha conosciuto la sua vittima preferita. Rispettoso del classico identikit del serial killer con adolescenza complicata e tratti psicotici e antisociali, peculiare interesse verso l’occulto quasi a rasentare l’ossessione, definitosi poi in carcere satanista e servitore della morte.
CHI ERA RODNEY CAMERON ?
Rodney Cameron è stato un serial killer australiano ora attualmente recluso nel carcere di Lithgow, in attività dal 1974 al 1990.
Definire la sua infanzia traumatica è un eufemismo: perde il padre poco dopo la nascita e assiste alla morte della madre all’ età di sette anni a causa di un improvviso arresto cardiaco. Manifesta precoce sociopatia, addirittura cerca di far deragliare un treno a soli dieci anni. I genitori adottivi sperano in un miglioramento con la reclusione in riformatorio ma quest’ ultimo non fa altro che peggiorare la sua mente alimentando psicosi e avvicinandolo ad una rassicurante oscurità che si alimenta nelle ombre della vita quotidiana.
Si sposa due volte, forse alla ricerca di un apparente equilibrio, una lotta tra bene e male, ma il bisogno di potere e la sete di nuovi stimoli riescono ad essere appagati solo dalle vittime soffocanti nelle sue mani.
GLI OMICIDI
Siamo nel 1974 la sua prima vittima è Florence Edith Jackson, una suora infermiera di 49 anni, ritrovata morta nel letto di casa stuprata, strangolata e con un’ asciugamano infilato in gola. Cameron viene subito identificato e cerca di fuggire; in viaggio verso Melbourne uccide un autostoppista: Francesco Ciliberto, stordito con una roccia e strangolato con una calza da tennis. Ciliberto è stato la sua unica vittima di sesso maschile probabilmente ancora accecato dalla folle adrenalina del primo omicidio.
Successivamente si risposa con una donna con cui aveva avuto corrispondenza durante la sua prima reclusione per l’ omicidio di Florence, nonostante ciò, nel 1990 partecipa ad un programma radiofonico per cuori soli, il suo obiettivo è chiaro: non è di certo trovare una compagna o un’ amante ma cercare la sua prossima vittima. Si presenta come “ un biologo marino che non fuma e non beve, in cerca di qualcuno con cui condividere un po’ di felicità”.
Casca all’ annuncio la quarantaquattrenne Maria Goellnerr, i due si incontrano poco dopo in un Motel che hanno affittato per più giorni; qui Cameron si lascia trasportare tra i desideri più scuri: dopo ripetuti rapporti sessuali, picchia selvaggiamente la donna per poi colpirla più volte con oggetti contundenti lasciando infine la sua immancabile firma: un fazzoletto in fondo alla gola a seguito dello strangolamento. Questa volta però si dedica anche ad un tocco elegante: un mazzo di garofani adagiato sul petto della donna. Un probabile omaggio per essere stata la vittima che più ha stimolato la classica predazione da serial killer.
LA CATTURA
Cameron viene arrestato due volte prima in seguito all’ omicidio di Florence e successivamente dopo la morte di Maria Goellner. Nel periodo di carcerazione vengono però portati alla luce più omicidi come il caso di Sara McKenzie, un’ anziana vedova di guerra uccisa nel 1974 con uno strangolamento a seguito di un colpo alla testa infertole con un attrezzo da giardino. Le vittime accertate sono otto. Ad oggi settantottenne vive ancora recluso nel carcere di Litghow dove passerà il resto dei suoi giorni.
IL PROFILO
Rodney Cameron come già riportato rispecchia il classico identikit da serial killer con infanzia difficile, traumi infantili, abuso di alcool e droghe, tratti psicotici e antisociali con tendenze manipolative, un irrefrenabile fame di potere fino a voler decidere vita o morte di un altro essere umano.
Ma sulla base di quale caratteristiche ha scelto le sue vittime? E perché si è dimostrato così fan dello strangolamento? Le sue vittime, ad eccezione di Ciliberto ucciso in preda ad un accecante e pregressa adrenalina, sono tutte donne. Donne sole, suore, vedove senza figli, donne senza un compagno in cerca di avventure sessuali.
Perché? Il trauma infantile a seguito della morte della madre ha alimentato inconsciamente negli anni un rancore nei confronti della figura femminile che l’ha abbandonata ingiustamente lasciandogli un vuoto incolmabile, privandolo dell’ affetto materno necessario ecco perché si scatena contro donne che non si comportano in linea alla sua figura di donna madre, donne che scelgono di non avere figli, che non hanno l’obiettivo di diventare madri e di accudire amorevolmente il loro pargolo come avrebbe voluto lui.
Donne da punire. Perché punirle con lo strangolamento? Cameron non usa pistole o coltelli per infliggere il colpo finale ma utilizza le proprie mani guardando la vittima negli occhi fino all’ ultimo respiro, non c’è mossa più megalomane e appagante di ciò. Il colpo di pennello finale per il macabro quadro dell’ orrore.