La Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Forcella è un piccolo gioiello troppo spesso escluso dai principali itinerari turistici.
La chiesa, però non è più accessibile da via Forcella, perché in seguito al risanamento dell’ottocento, l’ingresso della chiesa fu “spostato” a Corso Umberto I,
Questa chiesa ebbe origini da una piccola chiesetta del Trecento in seguito ampliata per ospitare le prostitute pentite, e dedicata a Santa Maria Egiziaca perché la Santa aveva vissuto a lungo da eremita in Egitto dopo una vita fatta di elemosina e prostituzione.
In città c’è un altra chiesa “egiziaca”, quella a “Pizzofalcone”, divisione dovuta alla scissione tra le suore devote a santa Maria.
Ma chi era Santa Maria Egiziaca, e qual è la sua storia?
E’ la Legenda aurea a darci notizia di Maria Egiziaca. Egiziana di origine, visse diversi anni ad Alessandria come prostituta, dopo essere fuggita da casa a dodici anni. Verso i trent’anni, in cerca di nuove avventure, si unì a una carovana di pellegrini diretti a Gerusalemme. Ma accaddero fatti prodigiosi, ed ella ebbe l’ispirazione di ritirarsi nel deserto per condurre una vita da penitente ed espiare così i suoi peccati. Si procurò tre pani, con i quali si nutrì miracolosamente per molti anni, e si inoltrò nel deserto, dove visse per 47 anni. Quando il solo vestito che aveva le si consumò addosso, rimase coperta dai soli lunghi capelli, che la ricoprivano tutta.
Il palestinese Zosimo, ieromonaco , le portava la comunione presso il fiume Giordano, dove era stato battezzato il Signore, e qui un giorno Zosimo, trovandola morta, la seppellì con l’aiuto di un leone. Era l’anno 522. Nelle Chiese bizantine Maria Egiziaca è ricordata come la penitente per eccellenza.