Nella notte tra domenica e lunedì, al lungomare di Napoli, precisamente in via Generale Orsini, una traversa di via Nazario Sauro, si è verificato un fatto assai grave. Due venditori ambulanti, originari del Bangladesh e con regolare permesso di soggiorno, dopo la serata trascorsa con i loro banchetti a via Partenope, sulla strada del ritorno verso la loro casa nei Quartieri Spagnoli, sono stati aggrediti da una banda di giovanissimi. Uno dei due, di 39 anni, è stato praticamente preso a sassate in faccia, tanto da riportare fratture multiple al volto e un trauma cranico. Ora si trova, in prognosi riservata, al reparto di Neurochirurgia del Cardarelli, dove è stato trasportato d’urgenza, e il personale medico ha reso noto solo che saranno necessari ben due delicatissimi interventi chirurgici per tentare di ricostruirgli il viso. L’amico che era con lui al momento dell’aggressione, invece, nel tentativo di aiutarlo, ha riportato, fortunatamente, ferite meno gravi. A quanto pare, secondo la ricostruzione anche di una testimone affacciatasi al balcone per via delle urla, i balordi hanno inseguito i due poveri malcapitati e hanno sottratto loro della merce, quali cover e supporti per i cellulari; alla richiesta di restituzione o di pagamento dei beni, essi hanno iniziato l’escalation di violenza, colpendo l’uomo con delle grosse pietre, per poi dileguarsi verso Piazza del Plebiscito. Erano in dieci, dieci contro due; dieci piccoli e miseri vigliacchi che, in branco, hanno assalito chi era semplicemente andato a guadagnarsi qualcosina per vivere, senza nuocere a nessuno. Ora si spera che gli organi inquirenti riescano a risalire presto all’identità dei delinquenti, magari sfruttando pure i vari sistemi di videosorveglianza apposti lungo la strada.
Ancora una volta, dunque, ci troviamo dinanzi al fenomeno delle cosiddette baby–gang, come siamo soliti definirlo oggi, ovvero di quei gruppi di ragazzini, criminali a tutti gli effetti, che girano e infestano, come parassiti, la città, cagionando spavento e sofferenza a persone innocenti. Si tratta di minori senza nessuna educazione e senza nessuna struttura morale ed in ciò, purtroppo, la dispersione scolastica gioca un ruolo importante. Non sappiamo se in questo episodio, poi, vi sia da aggiungere anche la componente razzista. L’uomo che ha riportato ferite più lievi, probabilmente anche per via di una non perfetta padronanza della nostra lingua, non è riuscito a ripetere alla polizia gli insulti e le offese ricevute. Sta di certo che nel Paese, in generale, si respira sempre di più un’aria di avversità verso gli stranieri, le minoranze e le persone più umili; e se pure i vertici politici, per beceri tornaconti elettorali, stanno sdoganando un linguaggio d’odio come possiamo pretendere che i nostri giovani non trascendano i limiti della civiltà?
“Non si può affermare con certezza che si sia trattato di un fenomeno di razzismo, ma sicuramente si è trattato di un grave atto di bullismo che si configura sempre come l’aggressione a chi è apertamente piu debole o è stigmatizzato come tale. Ultimamente la propaganda di una certa politica ci consegna i migranti come le figure più marginali della nostra società. Gli saremo vicino in questi giorni anche avvalendoci del supporto dei mediatori linguistici culturali». Queste le parole, rilasciata alla stampa, del sindaco de Magistris.
“Mala tempora currunt, corrono brutti tempi”, dicevano i latini. A noi il compito di opporci.